Michele Petraroia |
Mi appello alla forze politiche e ai movimenti del centrosinistra
molisano perché facciano prevalere le ragioni dell’unità su quelle delle
divisioni. Si apra un cantiere con la società civile, i sindacati, le imprese,
i giovani, l’associazionismo ed il volontariato, per definire 5 punti
programmatici prioritari e ci si metta al lavoro con entusiasmo, spirito
costruttivo e responsabilità. Ci sono tutte le precondizioni politiche per
vincere le prossime elezioni nazionali, regionali e comunali, da Venafro a
Termoli, passando per Isernia, Bojano e Campobasso. Non cogliere questo momento
storico molto simile alla stagione del 1995 è un errore. C’è spazio per tutti,
basta solo sapersi confrontare, privilegiare il dialogo e aprirsi alle energie
e alle competenze del territorio in un Patto tra Progressisti e Moderati che
segni una discontinuità culturale, amministrativa, programmatica e di valori
con l’ultimo decennio. Ho preso atto con rammarico della spaccatura del
centrosinistra in Consiglio Regionale sulla legge di proroga degli organi di
governo degli enti sub-regionali, tesa ad evitarne la paralisi dal prossimo 1°
luglio. Sostenere in Aula che un Consiglio rimasto in carica solo per atti
straordinari ed urgente, avrebbe dovuto procedere alle nomine, è stato un
errore di metodo e di merito. Il centrosinistra ha sempre sostenuto la
necessità di sopprimere, cancellare, riformare e riordinare Istituti, Agenzie,
Consorzi Industriali ed Enti, in linea con le scelte nazionali per ridurre i
costi della politica. E non è stato bello presentare due documenti opposti
sullo Zuccherificio, quando sarebbe bastato rispettare la Delibera Consiliare
n. 18 del 4.02.2012, per confermare una posizione politica unitaria di tutto il
centrosinistra che parte dal 2006. Il PD in quella seduta del 4 febbraio si
limitò a confermare un orientamento antico dell’intera coalizione sul settore
saccarifero concordata coi sindacati e con i bieticoltori, e lo tradusse in un
deliberato su cui non si è avuto il coraggio di lavorare in questi mesi. E’ un
dovere di ogni amministratore segnalare alla Magistratura eventuali ipotesi di
reato ma spetta ad altri Organi dello Stato fare gli accertamenti e disporre le
sanzioni. La politica ha il compito di scegliere tra l’agro-alimentare e la
chimica, tra la filiera bieticola e un altro comparto, e all’interno delle
istituzioni ha l’obbligo di avanzare proposte concrete per la soluzione dei
problemi aperti, nella distinzione dei ruoli ma assumendosi le proprie
responsabilità. Ed è stato grazie al coraggio solitario del PD in
quell’occasione, se nella seduta consiliare di ieri, la politica ha fatto un
passo avanti, tornando a sostenere ciò che tutti i partiti del centrosinistra
hanno sempre affermato sullo Zuccherificio. Resta il rammarico che in questi
quattro mesi il centrosinistra avrebbe potuto sensibilizzare le Regioni in cui
è maggioranza del Centro-Sud, incoraggiare i sindacati ed i bieticoltori,
acquisire più informazioni e giungere alla seduta del 21 giugno con un ruolo
più marcato, autorevole e di governo.
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