SLC - CGIL MOLISE. NOTA del Segretario Regionale Luigi RUSSO.
Come
anticipato dalla SLC CGIL MOLISE a sostegno della propria iniziativa di sciopero regionale del 4 giugno scorso, le Poste Italiane si apprestano al ridimensionamento della loro
presenza sul territorio molisano a partire dai prossimi mesi.
Quanto
da noi paventato nella dichiarazione a sostegno della giornata di lotta sul
rischio di soppressione di diversi uffici postali e la conseguente
volatizzazione di ulteriori posti di
lavoro rischia di diventare, purtroppo, realtà.
E'
di ieri la notizia che l'AGCOM ha approvato il Piano di Interventi per il 2012
presentato dalla Società Poste Italiane e relativo alle
chiusure/razionalizzazione degli uffici postali nell'intero territorio
nazionale.
La
rete degli Uffici Postali del Molise sarà pesantemente ridimensionata essendo interessata
dalla soppressione di 7 Uffici oggi aperti al pubblico e la conseguente razionalizzazione
di altri 37 che interesseranno altrettanti comuni del nostro territorio.
Le
razionalizzazioni riguarderanno l'orario al pubblico mediante l'apertura a giorni
alterni secondo i criteri del decreto
ministeriale del 7 ottobre 2008 (Decreto Scajola).
La
logica aziendale che sta alla base delle chiusure/razionalizzazioni è racchiusa
nella ubicazione dell'ufficio in un territorio a basso potenziale e che presenterebbe
caratteristiche di bassa operatività e che non giustifica gli attuali giorni di
apertura.
A
poco è servito l'aver interessato il livello istituzionale e politico
regionale fatto dalle altre sigle
sindacali di categoria mentre SLC CGIL produceva la sua fase di lotta mediante
l'azione di sciopero per sensibilizzare sul tema i lavoratori, le istituzioni,
i cittadini.
Il
risultato è la chiusura e la conseguente riduzione delle aperture al pubblico
di moltissimi uffici postali con pesantissime ricadute sociali nei centri più
piccoli della nostra già penalizzata realtà regionale. Le conseguenze sono già
visibili nelle dimensioni delle code
agli sportelli in questi giorni di scadenza
IMU.
Restiamo
sempre in attesa di avere il riscontro
promesso per l'apertura del tavolo di
confronto con la giunta regionale, votato all'unanimità dal consiglio regionale
ma che potrebbe giungere, ormai, fuori tempo massimo.
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