L'ECONOMIA DEL MOLISE.
Nella seconda
parte del 2011 le forti tensioni sui mercati finanziari, in connessione con le
preoccupazioni circa la sostenibilità delle finanze pubbliche di alcuni Paesi
dell'area dell'euro, hanno interessato anche l'Italia riflettendosi sui corsi
dei titoli di Stato. Alla necessità di ripetute correzioni di finanza pubblica
si è associato un complessivo peggioramento del clima economico. Nel corso
dell'anno, il Molise ha risentito in misura progressivamente crescente del
deterioramento del quadro congiunturale; secondo le ultime stime di Prometeia
il prodotto interno lordo regionale ha ristagnato rispetto all'anno precedente.
L'industria, a
motivo della scarsa apertura verso l'estero e della debolezza della domanda
interna, ha sperimentato una moderata flessione degli ordini e della
produzione, più pronunciata nei tradizionali comparti di specializzazione dove
persistono difficoltà strutturali.
Sui mercati
esteri l'industria alimentare ha soltanto in parte compensato il netto
ridimensionamento dell'export della moda. Vi ha contribuito l'espansione delle
esportazioni dell'industria pastaria.
L'attività
delle costruzioni, rimasta su livelli contenuti nel confronto storico, ha
risentito della perdurante fase di debolezza dell'edilizia residenziale. Nel
mercato immobiliare le compravendite di abitazioni, nonostante una lieve
ripresa, permangono su livelli inferiori di circa un quinto a quelli raggiunti
nella prima fase della crisi finanziaria.
Nel settore
dei servizi i dati provvisori a disposizione suggerirebbero una flessione delle
vendite al dettaglio, molto pronunciata nel segmento dei beni durevoli.
Soltanto il settore turistico ha mostrato segnali di miglioramento.
Sul mercato
del lavoro, è proseguita la debolezza della domanda delle imprese. La flessione
occupazionale è stata più intensa nell'edilizia interessando soprattutto il
lavoro maschile e quello dipendente. Anche nel 2011 il ricorso agli
ammortizzatori sociali è aumentato. Vi ha contribuito l'elevato numero di ore
di Cassa integrazione guadagni straordinaria e in deroga.
La crisi ha
comportato una netta riduzione delle opportunità lavorative per i giovani, a
cui si è associato un aumento del numero di giovani che svolge mansioni non
adeguate al titolo di studio posseduto (overeducation).
Nel corso del
2011 i finanziamenti all'economia molisana hanno ristagnato per poi diminuire
nei primi mesi dell'anno in corso. Il credito alle famiglie è aumentato
moderatamente risentendo della minor richiesta di finanziamenti per l'acquisto
di abitazioni; su tale evoluzione ha inciso anche l'irrigidimento delle
condizioni di offerta che si è manifestato attraverso un aumento del costo del
finanziamento.
Nel 2011 i
finanziamenti bancari alle imprese sono diminuiti a un ritmo più intenso
rispetto a dodici mesi prima, in misura più accentuata per le aziende più
piccole. L'indebolimento dell'attività produttiva ha attenuato le richieste di
finanziamenti da parte delle imprese, per lo più originate da esigenze di
ristrutturazione del debito e di finanziamento del capitale circolante. La
dinamica ha, inoltre, risentito di fattori di offerta che si sono tradotti in
condizioni di costo più sfavorevoli e in un irrigidimento dei criteri
d'erogazione.
Sebbene sia
proseguito il calo degli ingressi in sofferenza per le famiglie e per le
imprese, nel corso dell'anno sono progressivamente aumentate le linee di
credito in temporanea difficoltà di rimborso, riflesso di un progressivo
peggioramento del quadro congiunturale.
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