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mercoledì 18 dicembre 2024

PREFETTURA di CAMPOBASSO: CONSEGNA ONORIFICENZE

 Campobasso, 18 dicembre 2024

Consegna delle Onorificenze dell'Ordine "al merito della Repubblica Italiana"

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Presso i Saloni di Rappresentanza del Palazzo del Governo, si è svolta oggi 18 dicembre 2024 la cerimonia di consegna delle onorificenze dell’Ordine “Al Merito della Repubblica Italiana” di cui alla legge 3 marzo n. 178 del 1951.
Sono stati insigniti dei prestigiosi titoli onorifici:

Dott. Antonio Lanza - Ufficiale;
Dott. Attilio Urso - Ufficiale;
Dott. Vincenzo Bianco – Cavaliere;
Dott. Severo de Felice - Cavaliere;
Dott. Roberto De Meo – Cavaliere;

Dott. Antonio Di Tommaso – Cavaliere;
Sig. Donato Di Vincenzo – Cavaliere;
Dott. Simone Gemma – Cavaliere;
Dott. Vittorio Grimani – Cavaliere;
Dott. Cristiano Inno – Cavaliere;
Dott.ssa Stefania Luisi – Cavaliere;
Sig. Luigi Montagano – Cavaliere;
Ing. Fabio Panella – Cavaliere;
Sig. Giuseppe Pesce – Cavaliere.

E’ stato conferito, inoltre, l’Attestato di Pubblica Benemerenza al Merito Civile alla memoria del Sig. Domenico De Maria.

Nell’occasione, sono stati consegnati consegnati anche i Diplomi dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro, autorizzati con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, a:

Prof. Avv. Giuseppe Reale – Commendatore con Placca;
Sig. Carmine De Camillis – Cavaliere di Gran Croce;
Sig. Ettore Fabrizio – Cavaliere.

sabato 7 dicembre 2024

CONVIVIALE NATALE 2024

 Campobasso, 5 dicembre 2024

Incontro Natalizio dei Maestri del Lavoro del Molise a Termoli


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I Maestri del Lavoro, del Consolato del Molise, in occasione del Santo Natale hanno organizzato un incontro a Termoli per trascorrere una giornata insieme.
Partenza da Campobasso alle 9:30, i Maestri in bus, messo a disposizione dall'Associazione, hanno raggiunto Termoli, dove li aspettavano gli altri associati della località balneare.
Prima tappa la chiesa di San Francisco, Il nuovo convento dei Cappuccini in Termoli è stato voluto espressamente dal vescovo diocesano, mons. Pietro Santoro, estimatore dei Cappuccini. Il 1 maggio 1978 è stata posta la prima pietra. Il 14 aprile 1984 la Chiesa Parrocchia S. Francesco fu benedetta dal vescovo di Termoli-Larino mons. Francesco Ruppi. Alle ore 11:00 i Maestri hanno partecipato ad un'apposita funzione religiosa.
A seguire dal porto di Termoli, salendo una caratteristica scala a chiocciola hanno raggiunto il centro storico per visitare il sito della Termoli Sotterranea, Visita breve ma piacevole. i vari reperti ultra millenari dalle antiche mura ai più piccoli frammenti archeologici, è stato spiegato con passione e chiarezza, rendendo facile comprendere l'evoluzione storica di Termoli. Il tour è stato molto più di una semplice visita: è stato un vero e proprio viaggio nel tempo.
L'incontro è proseguito con il pranzo in noto ristorante, dove i partecipanti si sono intrattenuti e scambiati gli auguri per le prossime Festività. Pur con le condizioni meteorologiche non proprio favorevoli, l'escursione è stata comunque una bellissima occasione di convivialità e di socialità. Un ringraziamento a tutti i partecipanti da parte della Console Regionale Pina Petta, che formula gli Auguri di un Sereno Natale e di Buon Anno 2025 a tutti i Maestri del Lavoro, anche a coloro che, per motivi vari, non sono stati presenti all'incontro termolese.

venerdì 11 ottobre 2024

L’ARCIVESCOVO COLAIANNI RICEVE IL PALLIO DAL NUNZIO APOSTOLICO S. ECC. REV. MONS. PETAR RAJIČ

 Campobasso , 10 ottobre 2024


Solenne Celebrazione Eucaristica di imposizione del Pallio con la presenza di S. Ecc. Rev. Mons. Petar Rajič, Nunzio Apostolico in Italia

Introduzione alla Celebrazione di Imposizione del Pallio

 Eccellenza Rev.ma Mons. Biagio Colaianni,Arcivescovo Metropolita di Campobasso-Bojano,Confratelli Arcivescovi emeriti e Vescovi suffraganei,fratelli sacerdoti e diaconi,Consacrati, seminaristi,Fratelli e sorelle in Cristo,

Vi saluto cordialmente anche a nome del Santo Padre Francesco, che ho l’onore di rappresentare in questa nobile Nazione e che mi ha incaricato di imporre, durante questa solenne Eucaristia, il Pallio al nuovo Arcivescovo, S.E. Mons. Biagio Colaianni.
Mi permetto di ricordare a ciascuno di voi l’importanza e la bellezza di tale segno che oggi imporrò sulle spalle del vostro Pastore.
Si tratta di una banda di lana bianca adornata da croci nere, di 6 centimetri di larghezza e di forma circolare. La lana con la quale il Pallio è confezionato proviene dagli agnelli di pochi mesi, benedetti dal Papa il giorno di Sant’Agnese, il 21 gennaio di ogni anno. Gli agnelli sono allevati dai Monaci Trappisti nel monastero delle Tre Fontane, a Roma, luogo dove è stato martirizzato San Paolo Apostolo, e poi consegnati alle Monache di Santa Cecilia per la tessitura. Si tratta di un segno antichissimo che i Vescovi di Roma, cioè i Papi, indossano dal IV secolo e simbolizza il giogo che Cristo carica sulle Sue spalle.
Secondo un’antica tradizione della Chiesa, tale Pallio, benedetto nella cappella della Confessione (luogo del martirio) di San Pietro, era imposto durante la stessa celebrazione liturgica in Roma. Ora, il Santo Padre Francesco ha disposto che i nuovi Arcivescovi Metropoliti ricevano il Pallio dalle mani del Papa, ma che il medesimo sia imposto al Metropolita dal Nunzio Apostolico nella sede dell’Arcidiocesi e con la partecipazione del popolo e dei Vescovi suffraganei. Questa è, pertanto, anche un’opportunità per ricordare e riflettere sulla missione dell’Arcivescovo Metropolita, che presiede una provincia ecclesiastica, la quale è composta da altre Diocesi dette “suffraganee”.
Con questo gesto solenne il Santo Padre desidera esaltare il vincolo di intima comunione che esiste tra il Papa, Successore di Pietro, ed i Vescovi, successori degli Apostoli, nonché di quest’ultimi con il clero, le consacrate e l’intera comunità dei fedeli. La consegna del Pallio è quindi una celebrazione visibile e festosa di questi vincoli di comunione e di unità che fanno parte dell’essenza della Chiesa.
La lana del dell’agnello del Pallio rappresenta infatti la pecora perduta, malata o debole, che il Pastore porta sulle sue spalle per condurla alle acque della vita. La parabola della pecora perduta, che il Pastore cerca nel deserto, era per i Padri della Chiesa il mistero di Cristo e della Sua Chiesa. Tutti noi siamo quella pecora perduta nel deserto che non è più in grado di trovare il sentiero.
È Cristo per primo che ci porta sulle Sue spalle per ricondurci alla comunione con gli altri e pertanto il Pallio, che ora impongo al Vostro Arcivescovo, si converte così nel simbolo della missione principale e per eccellenza del Pastore, per il quale noi offriamo le nostre preghiere oggi in questa Santa Messa.

Formula di imposizione del Pallio:

A gloria di Dio onnipotente e a lode della beata sempre Vergine Maria e dei beati Apostoli Pietro e Paolo,nel nome del Romano Pontefice, il Papa Francesco e della santa Romana Chiesa, a onore della sede a te affidata, in segno della potestà di Metropolita,
ti consegniamo il Pallio preso dalla Confessione del beato Pietro, 
perché ne usi entro i confini della tua provincia ecclesiastica.
Questo Pallio sia per te simbolo di unità e segno di comunione con la Sede Apostolica; 
sia vincolo di carità e stimolo di fortezza, affinché nel giorno della venuta e della rivelazione del grande Dio e del principe dei pastori Gesù Cristo,  possa ottenere, con il gregge a te affidato, la veste dell'immortalità e della gloria. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
Amen.


Celebrazione per l’imposizione del Pallio

a S.E. Mons. Biagio Colaianni,

Arcivescovo Metropolita di Campobasso-Bojano 

Cattedrale di Campobasso, giovedì 10 ottobre 2024

Gal 3,1-5; Lc 11,5-13 

OMELIA


Eccellenza Rev.ma Mons. Biagio Colaianni, Arcivescovo Metropolita di Campobasso-Bojano,Eccellenza Rev.ma Mons. Giancarlo Maria Bregantini, Arcivescovo emerito,
Eccellenza Rev.ma Mons. Armando Dini, Arcivescovo emerito,
Confratelli Vescovi suffraganei e delle Diocesi vicine,Reverendi sacerdoti, diaconi, consacrate e consacrati, seminaristi,
Illustri Autorità civili, militari e di pubblica sicurezza,
Carissime sorelle e fratelli in Cristo,

Ringrazio il Signore nostro Dio, che oggi mi ha concesso la possibilità di celebrare con Voi questa Santa Eucaristia, riuniti intorno alla mensa della Parola e del Pane in questa Cattedrale dedicata alla Santissima Trinità. A tutti Voi rivolgo anzitutto il saluto a nome del Santo Padre, che ho l’onore e il privilegio di rappresentare come Nunzio Apostolico in Italia. Il Papa Francesco invia la sua Benedizione Apostolica a tutti Voi, quale segno della sua paterna sollecitudine per il Popolo di Dio che vive in questa cara Arcidiocesi della bellissima regione Molise.
Proprio a nome del Santo Padre, all’inizio della celebrazione, ho imposto sulle spalle del Vostro Arcivescovo il sacro Pallio. Oltre al suggestivo rito e ai gesti che l’hanno accompagnato e illuminato, il momento più importante è stata la professione di fede di Mons. Colaianni. Rinnovando davanti a Voi, suo Popolo, i motivi e gli impegni del suo credere, il Vostro Arcivescovo ha ribadito che la fede della Chiesa è la base della sua vita e del suo ministero di Pastore. Ogni Vescovo svolge il proprio ministero in comunione con il successore di Pietro e con i confratelli Vescovi della Chiesa universale, successori degli Apostoli, dai quali abbiamo ricevuto la fede. Generazioni di santi pastori, martiri, confessori e una moltitudine di cristiani, non solo in questa terra del Molise, ma in tutto il mondo, hanno tramandato la fede fino ad oggi. Uno di questi testimoni fu l’Arcivescovo Secondo Bologna, il quale in questa data, ottantun anni fa, offrì, come un buon pastore, la sua vita per il suo gregge. Guardando con ammirazione il loro esempio e la loro testimonianza, tocca ora a noi, uomini e donne del ventunesimo secolo, assumerci questa significativa missione, affinché anche il mondo odierno possa credere in Gesù Cristo e nel Vangelo dell’amore.
Le letture per l’odierna santa eucaristia ci parlano della necessità della fede per la nostra salvezza, basata sulla preghiera che cerca la volontà di Dio e le forze per realizzarla nella vita. Nella lettera ai Galati, l’Apostolo San Paolo fa riferimento a un grave errore in cui sono caduti gli abitanti di quel luogo, che pensavano di ottenere la salvezza aderendo e compiendo le esigenze della legge di Mosè. San Paolo insegna invece che il vero fondamento della salvezza è la nostra fede in Dio e non le nostre opere, pur essendo buone e meritorie. Ciò che è necessario è di ottenere il dono dello Spirito Santo attraverso una preghiera devota e costante. In effetti, il Signore Gesù ci insegna: “Il Padre vostro celeste darà lo Spirito Santo a coloro che glielo chiedono” (Lc 11,13).
È fuori dubbio che le buone opere restano sempre necessarie, ma come conseguenza ovvero frutto della nostra fiduciosa preghiera al Signore. Santa Teresa di Calcutta, grande missionaria dei nostri tempi recenti, illustra questa affermazione con il seguente pensiero: “il frutto del silenzio è la preghiera, il frutto della preghiera è la fede, il frutto della fede è l’amore, il frutto dell’amore è il servizio, e il frutto del servizio è la pace”. È solo nella fede che sentiamo di essere capaci di fare opere divine, non certo con le nostre forze, ma con la grazia ricevuta da Dio. Quindi, nella nostra preghiera dobbiamo chiedere la grazia di capire che tutto ci viene da Dio e che il nostro fondamentale atteggiamento deve aprirci a ricevere il dono di Dio, che è lo Spirito Santo. È proprio il dono dello Spirito Santo che chiediamo per il nostro nuovo Arcivescovo Metropolita Mons. Colaianni nella sua missione di Pastore in questa Chiesa particolare di Campobasso-Bojano.
Nel Vangelo di oggi, il Signore Gesù ci parla dell’esempio di un padre che dà al figlio da mangiare cose buone. Nell’ultima frase, Gesù parla dello Spirito Santo come dono di Dio che è condizione di ogni richiesta: “quanto più il Padre vostro celeste darà lo Spirito Santo a coloro che glielo chiedono!”. Lo stesso Spirito di Dio fa crescere il desiderio di Dio nei nostri cuori e ci aiuta a pregare. È una lezione sulla necessità dell’intensità nella preghiera. Infatti, la sincerità dei nostri desideri davanti a Dio si vede dalla passione con cui preghiamo. Allo stesso tempo, non stiamo strappando doni da un Dio riluttante, ma andando da uno che conosce i nostri bisogni meglio di noi. Il cuore di Dio verso di noi è il cuore dell’amore generoso. Se non riceviamo ciò per cui preghiamo, non è perché Dio rifiuta a malincuore di darlo, ma perché ha qualcosa di meglio per noi. Non esiste quindi, una preghiera senza risposta. La risposta fornita potrebbe non essere la risposta che desideravamo o che ci aspettavamo, ma anche quando è un rifiuto, è la risposta dell’amore e della saggezza di Dio, che è eterno, e agisce da Padre sempre, per il nostro bene. Come cristiani crediamo alla rivelazione della paternità di Dio e la nostra preghiera è di sottomissione alla sua volontà, con fiducia filiale. Ci rivolgiamo quindi, al Signore Gesù, affinché ci ottenga dal Padre il dono dello Spirito Santo, per diventare uomini e donne guidati dallo Spirito del Signore e operosi nella carità fraterna.
In questo momento, mi piace ricordare alcune delle parole pronunciate dal Santo Padre nella sua omelia durante la Santa Messa in occasione della Solennità dei Santi Apostoli Pietro e Paolo dello scorso giugno, quando sono stati benedetti i palli dei nuovi arcivescovi metropoliti. Papa Francesco ha accennato fra altre cose: “In comunione con Pietro e sull’esempio di Cristo, porta delle pecore (cfr Gv 10,7), (gli Arcivescovi Metropoliti) sono chiamati ad essere pastori zelanti, che aprono le porte del Vangelo e che, con il loro ministero, contribuiscono a costruire una Chiesa e una società dalle porte aperte.”
La Chiesa si prepara per l’anno giubilare del 2025, durante il quale le porte delle quattro basiliche papali di Roma saranno aperte ai pellegrini di tutto il mondo. Con l’arrivo del nuovo Arcivescovo Mons. Colaianni e l’imposizione del pallio, vogliamo pregare per la sua missione episcopale, affinché sia sempre un pastore zelante ed esemplare, che avvicina tutti al Vangelo di Cristo. Facciamo anche noi la nostra parte nel collaborare tutti insieme, ognuno nel suo ambito di competenza, come una vera famiglia di fede, all’edificazione della Chiesa e della società locale di Campobasso, ad una comunità di fede, speranza e amore evangelico, al bene comune di tutti.
A nome del Santo Padre Francesco, desidero rivolgere ancora una volta i miei vivissimi auguri all’Arcivescovo Metropolita Mons. Biagio Colaianni per la sua nomina, e invoco la benedizione di Dio su di lui per il suo ministero in questa Arcidiocesi. E che Maria Santissima, Madre della Chiesa, accompagni l’Arcivescovo, il clero e tutti i fedeli con la sua materna intercessione presso il suo Figlio Gesù, affinché tutti siano “un cuor solo e un’anima sola” (Atti 4,32). Amen.

IL SALUTO DI S. ECC. MONS. BIAGIO COLAIANNI

Arcivescovo Metropolita della Arcidiocesi di Campobasso – Bojano 

Solenne Celebrazione Eucaristica di imposizione del Pallio

con la presenza di S. Ecc. Rev. Mons. Petar Rajič, Nunzio Apostolico in Italia



Il mio saluto al termine della celebrazione è voler comunicare la mia gratitudine a Dio, a lei Mons. Petar Rajič, Nunzio Apostolico inviatoci dal Sommo Pontefice, ai confratelli Vescovi, ai Sacerdoti e ad ogni persona presente o che si è fatta vicina in altro modo e a voi Istituzioni Civili e Militari sempre partecipi come segno di condivisione nel realizzare il bene comune. Vi ringrazio per la vostra attenzione e condivisione per quanto la Santissima Trinità continua a donarmi nella Grazia con sovrabbondante fiducia nonostante quello che sono.
Ringrazio Papa Francesco per il legame particolare con il quale mi ha unito a sé, mi sproni questa consapevolezza ad imitarlo nel presiedere e guidare nella carità il gregge affidatomi ed a farmene carico con il mio Ministero e nel mio cuore, con dedizione e con il dono della mia vita. Tutti noi siamo in comunione con lui, la invitiamo Eccellenza a portarGli e riferirGli i nostri sentimenti filiali di fedeltà e vicinanza, la certezza della nostra preghiera nell'ascolto della sua angoscia e desiderio di pace per l'umanità in guerra, con lui siamo sofferenti.
In particolare grazie a voi confratelli nell’Episcopato Vescovi della Metropolia, della regione Molise, per avermi accolto fraternamente e sostenuto dagli inizi del mio Ministero Episcopale. Vi chiedo di continuare ad aiutarmi nel camminare insieme e suggerirmi, con la vostra sapienza ed esperienza, quanto necessario e corrispondente alla responsabilità oggi affidatami.
Grazie a voi sacerdoti e diaconi, pazienti e fraterni, che apprezzate ed esaltate quel ‘poco’ che riesco a donarvi, riconoscendo, credo, il ‘molto’ della passione di cuore che ho per voi.
A voi familiari amici e laici, presenti e lontani, il ringraziamento sentito, per l'impegno che spesso mi avete assicurato di pregare costantemente per me.
Il mio Ministero a volte costa fatica e mi sento incapace di far fronte alle necessità della nostra Chiesa Locale e di quelle future delle Chiese Molisane e al bene che esse desiderano. Il segno del Pallio, con le croci e le spille, mi sia di consolazione perché posto su spalle che il Signore con la sua Grazia provvederà a rendere forti per indossarlo e viverne il senso e l'impegno che chiede.
Pregate per me perché il giogo sia soave e il peso leggero e con umiltà io sia sempre alla scuola di Cristo per imparare a servirvi.
Mons. Secondo Bologna interceda perché io offra e doni la mia vita, spero sia sufficiente in modo incruento, per il gregge affidatomi.
Il mio cuore e la mia vita sono colmi di gioia profonda anche se a volte poco visibile perché sono certo di quanto il Signore mi dice: "Non temere … ti ho chiamato per nome: tu mi appartieni … Se dovrai attraversare le acque, sarò con te ... Se dovrai passare in mezzo al fuoco … Non ti scotterai ... Poiché Io sono il Signore, tuo Dio, il Santo di Israele, il tuo Salvatore ... Perché tu sei prezioso ai miei occhi, perché sei degno di stima e io ti amo." (cfr Is. 43,1-4).
La Madonna addolorata di Castelpetroso nostra patrona del Molise, san Bartolomeo patrono dell’Arcidiocesi, san Giorgio patrono della città ci proteggano e la S.S. Trinità ci benedica.

+ don Biagio Colaianni, arcivescovo









lunedì 16 settembre 2024

GIORNATA MONDIALE DELLA SICUREZZA DEL PAZIENTE

 Campobasso, 16 settembre 2024


Sesta giornata della Sicurezza delle Cure e della Persona Assistita, l’impegno dell’ASReM 

"La Tua Diagnosi, La Nostra Priorità"

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Si celebrerà domani, 17 settembre, la 6^ Giornata Nazionale per la Sicurezza delle Cure e della Persona Assistita, evento che richiama l'attenzione su un tema cruciale per la salute pubblica: garantire cure sicure e qualità per tutti i cittadini. In particolare, il tema scelto dalla World Health Organization (WHO) è "Miglioramento dei Processi Diagnostici per Garantire la Sicurezza dei Pazienti".
Un contesto generale in cui la Direzione Strategica dell'Azienda Sanitaria Regionale del Molise (ASReM), con il supporto della UO Risk Management aziendale, intende testimoniare il proprio impegno nel promuovere costantemente la cultura della sicurezza in ambito sanitario attraverso l’iniziativa "La Tua Diagnosi, La Nostra Priorità", che continuerà a svilupparsi nell’arco temporale 2024-2025.
Una campagna dedicata ad operatori sanitari e pazienti sull’importanza della diagnosi accurata e tempestiva, riducendo al minimo gli errori e migliorando la qualità dell'assistenza. Aspetti di cui, questa mattina, si è parlato in un incontro a Campobasso, presso l’Azienda Sanitaria regionale del Molise.

“Sin dal nostro insediamento in ASReM e alla luce dei continui avvenimenti di violenza nei confronti di medici e sanitari, soprattutto nei Pronto Soccorso  – ha commentato il direttore generale Giovanni Di Santo – la sicurezza delle cure e della persona assistita è stata una priorità. Partendo, da presupposti di efficacia ed efficienza, di certezza e qualità delle cure si può garantire una valida offerta: vanno sensibilizzati gli operatori sanitari sui principali rischi associati alla fase diagnostica, promossa l'adozione delle migliori pratiche per la gestione del rischio nella diagnosi clinica e strumentale, informati i pazienti sulla sicurezza nella diagnosi, sui loro diritti e sul ruolo attivo di partecipazione, valorizzato l'impegno dell'azienda sanitaria nella sicurezza delle cure. Del resto le attività finalizzate alla gestione del rischio diagnostico sono essenziali per identificare, valutare e mitigare i potenziali errori che possono compromettere la qualità delle cure”.

Tenendo conto di tutto questo, l’ASReM, nell’immediato futuro, implementerà gli strumenti fondamentali utilizzati per migliorare la sicurezza e l'efficacia del processo diagnostico, volti ad incrementare i propri servizi attraverso attività di: webinar e workshop, audit multidisciplinari, simulazioni e corsi di formazione, feedback diretto ai medici

“È una giornata importante – ha rimarcato la risk manager dell’ASReM, dott.ssa Gabriella Ruzzi – che coinvolge tutte le regioni italiane. Noi abbiamo voluto dare il contributo del Molise attraverso l'impegno dell'ASReM predisponendo una serie di iniziative, trasformando la ‘giornata’ in un anno di impegni focalizzato sulla diagnosi sicura, momento cardine e cruciale su cui si fonda poi la sicurezza dell'intero percorso di presa in carico e gestione del paziente, fatto di processi neuro cognitivi, di esami, di sintesi, di collaborazione medico paziente, di comunicazione empatica, di relazione, di tecnologia all'avanguardia a disposizione. È, inoltre, un momento multidisciplinare per definire l’iter corretto del paziente. Gli strumenti per gestire la sicurezza della fase della diagnosi sono numerosi e noi abbiamo deciso di insistere, in particolare, sulla formazione obbligatoria incentrata sul tema della guida delle procedure, delle buone pratiche nella sicurezza del paziente, dando risalto all'empowerment del cittadino come parte attiva nel percorso della fase diagnostica proponendo una brochure che distribuiremo negli ambulatori ed in cui sono elencate una serie di azioni che si potranno mettere in campo per contribuire a migliorare la sicurezza delle cure”


mercoledì 31 luglio 2024

CITTÀ DI CAMPOBASSO - CONTINUA ED INCISIVA L’AZIONE DI PREVENZIONE SUL TERRITORIO PER UN’ESTATE PIÙ SICURA

 Campobasso, 31 luglio 2024

Prosegue con particolare intensità l’azione di prevenzione generale e di controllo del territorio nelle aree cittadine più sensibili del Capoluogo a partire dal centro storico.



Si intensifica l'attività che le forze dell’ordine stanno conducendo da diverse settimane nell’ambito della più ampia strategia tracciata dal Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica e che si prefigge di prestare la massima attenzione ad ogni fenomeno criminale e di disordine urbano diffuso, elevando ulteriormente il livello di risposta e la percezione di sicurezza da parte dei cittadini.
Tangibili sono i risultati ottenuti attraverso un sistema integrato disposto dal Questore di Campobasso e che ha portato ad un drastico calo dei fenomeni di illegalità, specie, ma non solo, di quelli connessi alla “malamovida”.
Da una parte l’ incremento degli ordinari servizi di controllo del territorio della Polizia di Stato e delle altre forze di polizia, anche con pattugliamenti straordinari che assicurano il presidio di zone non raggiungibili dalle volanti con unità appiedate ed il coinvolgimento operativo della polizia municipale, dall’altra il maggiore impulso ai provvedimenti a tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica, come sospensioni delle attività ai sensi dell’art.100 Tulps ed i Daspo Urbani - che inibiscono alle persone protagoniste di turbative e di reati la frequentazione di aree e luoghi cittadini – oltre agli avvisi orali, ed ai fogli di via.
Il quadro descritto è confortato dai dati dei reati commessi nel comune capoluogo degli ultimi tre mesi, che risultano in diminuzione di oltre il 30% rispetto allo stesso periodo del 2023.
Da menzionare, per il positivo contributo che forniscono al complesso meccanismo della sicurezza e che richiamano alla necessaria stretta collaborazione tra la società civile e le istituzioni, i Protocolli recentemente sottoscritti in Prefettura con Confcommercio Imprese e Confesercenti al fine di favorire un maggior livello di protezione grazie alla installazione di video allarmi collegati direttamente con le sale operative della Polizia di Stato e dell’Arma dei Carabinieri.
In tale ottica, continuo è lo stimolo al confronto con i cittadini, con l’invito ad una più ampia partecipazione per segnalare ai tutori dell’ordine le situazioni di illegalità o degrado che impattano negativamente e contribuiscono a dare una sensazione di precaria sicurezza.

lunedì 22 luglio 2024

IL ROTARY CLUB CONSEGNA DUE DISPOSITIVI ALL’ASREM

Campobasso, 22 luglio 2024 

Appuntamento 23 luglio 2024, ore 11.00, aula Golgi Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi del Molise (Campobasso). 


Due dispositivi indossabili di monitoraggio continuo dei parametri vitali del neonato saranno consegnati domani, martedì 23 luglio, all’UOC di Neonatologia del Presidio Ospedaliero “Cardarelli” di Campobasso. Le apparecchiature sono state donate all’ASReM dal Rotary Club del capoluogo. Sono state acquistate con il ricavato della serata di beneficenza che si è tenuta lo scorso 7 gennaio al Teatro Savoia di Campobasso quando si è esibito il gruppo ‘Scantinato 10’

lunedì 1 luglio 2024

SS 85 DUE FERITI IN MOTO

Campobasso, 01 luglio 2024

Moto con due persone a bordo perde il controllo e urta  contro la barriera stradale.





I
eri sera, 30 giugno 2024, una moto con due persone a bordo ha perso il controllo, per cause in corso di accertamento da parte di Polizia Stradale e Carabinieri, urtando contro la barriera stradale. Per illuminare l’area durante i soccorsi e per eliminare le parti divelte del guard rail si è reso necessario l’intervento dei Vigili del Fuoco della sede Centrale di Isernia.
Due le ambulanze che hanno soccorso i due motociclisti di cui uno grave.

venerdì 28 giugno 2024

L’ARCIVESCOVO DI CAMPOBASSO- BOJANO, MONS. BIAGIO COLAIANNI RICEVERÀ DAL PONTEFICE IL PALLIO.

 Campobasso, 28 giugno 2024

Domani, solennità dei Santi apostoli Pietro e Paolo, nella celebrazione eucaristica presieduta dal Santo Padre Francesco nella basilica di San Pietro, l’arcivescovo di Campobasso- Bojano, mons. Biagio Colaianni riceverà dal Pontefice il pallio, insegna liturgica dei vescovi metropoliti.



Il Pallio è il simbolo di un legame speciale con il Papa ed esprime inoltre la potestà che, in comunione con la Chiesa di Roma, l’Arcivescovo Metropolita acquista di diritto nella propria giurisdizione. Secondo il diritto canonico (CIC can. 437 § 1), un Metropolita deve chiedere il Pallio entro tre mesi dalla sua nomina ed è autorizzato ad indossarlo solo nel territorio della propria diocesi e nelle altre diocesi della sua provincia ecclesiastica. Il Pallio degli Arcivescovi Metropoliti, nella sua forma presente, è una stretta fascia di stoffa, di circa cinque centimetri, tessuta in lana bianca, incurvata al centro così da poterlo appoggiare alle spalle sopra la casula e con due lembi neri pendenti davanti e dietro, così che – vista sia davanti che dietro – il paramento ricordi la lettera “Y”. È decorato con sei croci nere di seta, una su ogni coda e quattro sull’incurvatura, ed è guarnito, davanti e dietro, con tre spille d’oro e gioielli (acicula). Il Pallio viene benedetto dal Santo Padre nel corso della concelebrazione Eucaristica da lui presieduta ogni anno nella Basilica Vaticana il 29 giugno, Festa dei Santi Apostoli Pietro e Paolo. A partire dall’anno 2015 sono state modificate le modalità di conferimento della sacra insegna. Essa, infatti, non viene più imposta direttamente dal Santo Padre ma solo ricevuta dalle Sue mani in forma privata al termine della concelebrazione ogni 29 giugno nella Basilica di San Pietro a Roma, nella quale sono benedetti i Palli. Il Santo Padre ha dato, infatti, mandato a tutti i Rappresentanti Pontifici di imporre il Pallio “nomine Summi Pontificis” ai singoli Metropoliti nelle loro rispettive arcidiocesi, per favorire la partecipazione nella cerimonia liturgica dei Vescovi suffraganei e del popolo di Dio, e così aiutare alla comprensione e valorizzazione della insegna.


mercoledì 26 giugno 2024

SANITÀ E PROTEZIONE SOCIALE INTEGRATE: L’IMPEGNO DELL’ASREM

Campobasso 26 giugno 2024

Incontro questa mattina a Castelpetroso, organizzato da CISL Abruzzo Molise, FNP CISL e CISL FP Abruzzo-Molise, ed al quale hanno preso parte anche ASReM, Regione Molise e Struttura Commissariale. 


Miglioramento tecnologico nelle realtà ospedaliere della regione, liste di attesa, mobilità sanitaria, commissariamento, rapporto tra sanità privata e pubblica, medicina territoriale, telemedicina, unità mobili di assistenza, formazione continua e contratti di lavoro, welfare aziendale e supporto psicologico: tutte tematiche al centro dell’incontro che si è tenuto questa mattina a Castelpetroso, organizzato da CISL Abruzzo Molise, FNP CISL e CISL FP Abruzzo-Molise, ed al quale hanno preso parte anche ASReM, Regione Molise e Struttura Commissariale.
Un confronto aperto e diretto, ma soprattutto una attenta analisi di questioni su cui l’Azienda Sanitaria regionale del Molise sta concentrando le sue forze da sempre.
Come spiegato dal direttore generale ASReM, Giovanni Di Santo, oggi è prioritario garantire una sanità ‘certa e sicura’ a tutte le comunità, in qualsiasi luogo del Molise esse si trovino.
Lo si sta facendo agendo su più fronti, in una ottica sia sanitaria che di protezione sociale integrata.
La Direzione Strategica dell’Azienda, infatti, sta continuando a lavorare allo smaltimento delle liste di attesa assicurando ai cittadini le prestazioni nei tempi prescritti. Sta puntando sulla assistenza territoriale implementando la telemedicina, ed è alla costante ricerca di medici, la cui carenza è atavica in tutta Italia, a partire dalla emergenza urgenza.
Diventa così doveroso rendere la sanità molisana attrattiva. Una strada che l’ASReM sta percorrendo mirando al passaggio dal convenzionato alle dipendenze del personale del 118, emanando quotidianamente bandi, ed assumendo, su tutto, figure apicali dall’elevata esperienza, primari che attirino altri professionisti e che, con le eccellenze già presenti, contribuiscano a scoraggiare la mobilità passiva, incrementando l’attiva.
“Numeri alla mano – ha rimarcato Di Santo - la riorganizzazione dell’intero sistema è doverosa, tutelando i pazienti e gli stessi lavoratori, collaborando, inoltre, con le altre Istituzioni. Non si dimentichi, poi, che la popolazione invecchia sempre più, mentre il tasso di natalità continua a scendere. Ed anche su questo si modellano le attività dell’ASReM, portate avanti in piena sinergia con la struttura Commissariale e la Direzione Salute della Regione Molise. Non a caso sono stati aumentati, tra pubblico e privato, i posti letto nell’ambito dell’assistenza socio-sanitaria, sono state attivate convenzioni per garantire sostegno a chi è affetto da autismo evitando viaggi della speranza, e si stanno definendo le case della comunità, le centrali operative territoriali e gli ospedali di comunità. Insomma, un impegno costante. Una sfida ed un unico obiettivo: il paziente al centro!”

martedì 25 giugno 2024

PROCLAMAZIONE DELLA NUOVA SINDACA DI CAMPOBASSO DOTT.SSA MARIA LUISA FORTE

 Campobasso, 25 giugno 2024


Proclamazione presso la Sala Consiliare di Palazzo San Giorgio della sua nuova sindaca.


Marialuisa Forte nell'aula consiliare di Palazzo San Giorgio ha ascoltato la sua proclamazione e poi ha indossato la fascia tricolore.

Quindi il passaggio di consegne con la sindaca uscente, Paola Felice, che le ha consegnato un mazzo di fiori e le chiavi della città.
“Da domani si entra nel vivo del lavoro, soprattutto quello di formare un Consiglio comunale che sia in grado di amministrare, di garantire il reperimento dei fondi del Pnrr e quindi perseguire la crescita e lo sviluppo del capoluogo di regione”.

lunedì 24 giugno 2024

CAMPOBASSO, RISULTATI DEFINITIVI DEL BALLOTTAGGIO: VINCE CON IL 51% MARIALUISA FORTE.

 Campobasso, 24 giugno 2024

Alle ore 15:00 si sono chiusi i seggi per il ballottaggio alle comunali di Campobasso. La nuova sindaca è Marialuisa Forte  ( 51% dei voti)  che supera Aldo De Benedittis, candidato del centrodestra (49%.). L’affluenza alle urne è stata del 49%.


Domenica e lunedì si sono recati alle urne i campobassani per scegliere il sindaco del capoluogo molisano.
I seggi si sono chiusi alle 15.00 è risultata eletta la nuova sindaca, candidata del centrosinistra Marialuisa Forte, che ottiene il 51% delle preferenze, superando il candidato di centrodestra Aldo De Benedittis, che raggiunge il 49%.
"Sono pronta a collaborare con chi ama Campobasso" ha dichiarato Marialuisa Forte, neo eletta sindaca del capoluogo molisano. Forte ha 61 anni al debutto in politica, dirigente dell’ufficio scolastico regionale per il Molise. Diventa la prima donna sindaca di Campobasso.

sabato 22 giugno 2024

CAMPOBASSO ESPIANTO DI ORGANI AL CARDARELLI

 Campobasso, 22 giugno 2024

Cardarelli di Campobasso, dopo decenni, è stato effettuato un espianto di organi.

      In collegamento telefonico le considerazioni
del direttore generale dell' ASReM Giovanni Di Santo.

Un evento eccezionale che nella sua drammaticità ha ridato la vita ad altre persone. L'ASReM è orgogliosa dei suoi professionisti, ed è grata agli stessi per la perfetta gestione della situazione e per il coordinamento di ciascuna procedura.

martedì 18 giugno 2024

INCIDENTE STRADALE STAMANI A MACCHIA DI ISERNIA


 Campobasso, 18 giugno 2024

Un mezzo pesante ed una punto si sono scontrati sulla strada statale 85.




Il conducente dell’utilitaria, gravemente ferito, è stato estratto dal mezzo dai Vigili del Fuoco e consegnato al personale del 118.
Nel primo pomeriggio il ferito è stato condotto dal personale del 118 al Comando dei Vigili del Fuoco di Isernia ove ad attenderlo vi era elicottero del 118 proveniente dall’Abruzzo per ilsuccessivo trasporto, urgente, ad ospedale specialistico di Napoli.



giovedì 13 giugno 2024

O P E R A Z I O N E « WH I T E CAT »


 Campobasso, 13 giugno 2024

Operazione condotta in Bojano (CB) e Napoli (NA), dai Carabinieri del Comando Provinciale di Campobasso.





Esecuzione di 6 misure cautelari di cui 5 in carcere e 1 agli arresti domiciliari, emesse dal GIP di Campobasso su richiesta della Procura della Repubblica di Campobasso, e di ulteriori 3 perquisizioni domiciliari.
Soggetti indagati: n. 7 di nazionalità italiana e nr. 2 di nazionalità nigeriana, resisi responsabili a vario titoli di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti o psicotrope (art.73 D.P.R.309/90).
Condotta dal Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del Comando Provinciale Carabinieri di Campobasso e coordinata dalla Procura della Repubblica di Campobasso, ha permesso di evidenziare una attività di spaccio di sostanze stupefacenti (maggiormente del tipo cocaina ed in quantitativi minori hashish e marijuana) attuata prevalentemente nel comune di Bojano ed in alcune aree del suo circondario.
Ha avuto inizio alla fine dell’estate del 2022 ed ha consentito di indirizzare le indagini nei confronti di alcuni soggetti particolarmente attivi nella compravendita di sostanze stupefacenti residenti nel centro Matesino, alcuni dei quali di nazionalità nigeriana.
Individuati inoltre altri soggetti di origini napoletane in grado di tessere rapporti illeciti con alcuni personaggi delle piazze di spaccio di Bojano e di accreditarsi come loro fornitori, capaci di garantire continuità di approvvigionamenti, prevalentemente del tipo cocaina.
È stata condotta con l’ausilio di attività tecniche, osservazioni, pedinamenti che hanno permesso di raccogliere a carico degli indagati gravi indizi di colpevolezza in ordine alle attività di spaccio, commercio e detenzione con finalità di spaccio di sostanze stupefacenti del tipo cocaina, hashish e marijuana destinata alla commercializzazione nel territorio della provincia di Campobasso.
È stato possibile documentare lo spaccio di circa 5 kg di stupefacente, per circa 3.000 episodi di cessione ed operare diversi riscontri delle attività d’indagine, anche con sequestri.


mercoledì 12 giugno 2024

TECNOLOGIA ALL’AVANGUARDIA E SICUREZZA NELLA PRESTAZIONE, INSTALLATA TAC DI ULTIMA GENERAZIONE AD AGNONE

 Campobasso, 12 giugno 2024

Nuova Tomografia Computerizzata (TC) installata all’Ospedale Caracciolo di Agnone.









Questa mattina l’inaugurazione della TAC GE Revolution Evo 128 strati, che dopo i dovuti collaudi è ora utilizzabile. La strumentazione, che appartiene all’ultima generazione di tomografi, è versatile, con funzioni ad ampio spettro. Consente di produrre immagini dettagliate di qualsiasi parte del corpo (ossa, muscoli, grasso, organi e vasi sanguigni) con dosi di radiazioni ridotte al minimo (tra il 50 e l’80% in meno rispetto ad altre apparecchiature) e con l’uso di tecnologie di ricostruzione 3D all’avanguardia nei diversi piani dello spazio: assiale, frontale e laterale.
Un’apertura più larga consente poi di esaminare pazienti in sovrappeso e ad una profondità ridotta che agevola le persone moderatamente claustrofobiche. Il tavolo porta-paziente ha una portata massima di 227 Kg e consente di ottimizzare lo studio di politraumatizzati, senza spostamenti o riposizionamenti corporei.
Il macchinario dispone di tutta una serie di funzionalità specifiche, tra cui:

-studio di organi e vasi con proiezioni 2D e tecniche di ricostruzione avanzate in 3D

-studio specifico del Colon e delle strutture circostanti per diagnosi e refertazioni veloci

-protocolli di screening polmonare ottimizzati per la diagnosi delle patologie polmonari

software che consentono l’eliminazione di interferenze visive dovute ai movimenti involontari, alla presenza dello scheletro e a corpi estranei quali ad es. protesi, placche, viti.
“Con TC GE Revolution EVO – come spiegato dal direttore generale ASReM, Giovanni Di Santo - è possibile ottenere più immagini ad alta risoluzione impiegando un livello di radiazione inferiori rispetto al passato. È fondamentale per gli esami diagnostici di pazienti pediatrici e grazie alle immagini più nitide, gli esami eseguiti avranno una risoluzione spaziale migliore. Sarà, infatti, possibile vedere anche i dettagli anatomici più piccoli, quindi le diagnosi saranno sicure e veloci, e, con l’innalzamento del limite di peso, anche chi soffre di obesità potrà usufruire di tale tecnologia. In caso di esami diagnostici come la Tac coronarica, con solamente una singola iniezione sarà possibile avere immagini qualitativamente migliori di aorta e coronarie. Inoltre – ha aggiunto Di Santo – viene garantito un livello di sicurezza incredibile data la notevole riduzione delle radiazioni e all’alto livello di chiarezza delle immagini”.
Nell’arco di pochissimo tempo, la funzionalità del macchinario sarà quotidiana. Tecnici radiologi specializzati supporteranno i colleghi già presenti nella sede ospedaliera alta molisana per consentire una operatività fruibile e sicura. Un grande supporto sarà poi dato dalla telemedicina che garantirà una immediata refertazione.
“Uno dei nostri obiettivi – ha aggiunto il Presidente della Regione Molise, Francesco Roberti – è garantire prestazioni sempre più valide ai nostri cittadini. Puntiamo poi ad essere attrattivi per le popolazioni confinanti al Molise, contribuendo, nel contempo allo smaltimento delle liste di attesa”.
Soddisfatto per l’implementazione dell’offerta al Caraccialo anche il sindaco di Agnone, Daniele Saia.

TAGLIO DEI COSTI ED OTTIMIZZAZIONE DEI SERVIZI: LA SANITÀ MOLISANA AL CENTRO DELLA CONFERENZA DEI SINDACI

 Campobasso, 12 giugno 2024

Una stretta collaborazione tra sindaci, Struttura Commissariale, Regione Molise ad ASReM per ridisegnare una sanità efficiente, che garantisca assistenza e sicurezza delle cure.

 
Questa la strada da percorrere per trovare soluzioni idonee e risolvere le principali criticità del settore, a partire dalla rimodulazione del 118. Un confronto costruttivo, quello di stamane alla sala della Costituzione della Provincia di Campobasso, in occasione della Conferenza dei Sindaci, presieduta da Daniele Saia.
Dunque, particolare attenzione rivolta alla riorganizzazione della emergenza-urgenza sul territorio.
Le criticità sono ormai note e sono le stesse che affliggono tutta Italia: c’è forte carenza di medici e nonostante i continui bandi dell’Azienda Sanitaria molisana c’è difficoltà nel reperirli.
Di conseguenza bisogna, almeno per il momento, ottimizzare le risorse umane disponibili, partendo da una dettagliata analisi del servizio in regione. A tal proposito, la Struttura Commissariale ha passato in rassegna una serie di dati. Una fotografia dello stato del 118 in Molise. Nelle parole del sub commissario, Ulisse Di Giacomo l’osservazione tecnica e statistica dell’attività del servizio di emergenza urgenza elaborata della Direzione Salute della Regione Molise e da cui sono emerse delle inefficienze in relazione al parametro dei tempi allarme-target troppi lunghi e sulla attribuzione dei codici che appaiono rispondenti alle reali criticità finali solo nel 30% dei casi, contribuendo ad un utilizzo a volte abnorme del servizio, impegnando mezzi di soccorso e personale per missioni non necessarie.Il benessere delle comunità, tuttavia, resta un obiettivo.
A rimarcalo, ancora una volta, è stato il direttore dell’ASReM, Giovanni Di Santo che nel suo intervento si è soffermato sulla necessità di avere dai dati fruibili e veritieri per porre in essere strategie che portino a dei risultati importanti. Motivo per cui la Direzione dell’Azienda Sanitaria, ha da subito lavorato sul controllo di gestione per definire un valido modello organizzato della sanità molisana. Di qui il riferimento al numero dei dirigenti medici dell’emergenza-urgenza attualmente operativi: 39, di cui uno assente per lunga malattia, su circa 96 previsti dalla pianta organica.
Professionisti che garantiscono la copertura di 9 postazioni (Campobasso, Bojano, Trivento, Sant’Elia a Pianisi, Termoli, Larino, Isernia, Venafro ed Agnone) grazie all’orario aggiuntivo. Le altre sono le c.d. India, con a disposizione infermiere esperto, soccorritore e autista. Questo, però non deve allarmare i cittadini. Ci sono sanitari che hanno una notevole esperienza e pari dignità a quella dei medici, seppur con competenze diverse. Gli stessi infermieri possono somministrare, in caso di urgenza, farmaci salvavita, concertandosi nel contempo con le centrali operative.
E proprio nella consapevolezza che ogni vita va salvata e tenuta in giusta considerazione sono diverse le strategie che ASReM, Struttura Commissariale e Direzione Salute della Regione Molise stanno cercando di attuare.
Intanto, si sta valutando di coinvolgere nella emergenza urgenza i medici di medicina generale e di continuità assistenziale, quanto meno per drenare i flussi di pazienti destinati al pronto soccorso, occupandosi dei codici bianchi e verdi. Si sta considerando il passaggio dei professionisti del 118 dal convenzionato alle dipendenze, immaginando di assegnare delle indennità per essere maggiormente attrattivi. In dirittura d’arrivo le procedure per l’avvio del corso di idoneità alla emergenza urgenza.
Poi la rivisitazione dei punti di primo intervento sui minori e la spinta verso la telemedicina.
Su tutto, il 118 dovrà essere funzionale.
Oggi la spesa è notevole ma il servizio non è adeguato.
Il presidente della Regione Molise, Francesco Roberti, sul punto è stato chiaro, tenendo conto sia dei dettami di Roma che, più in generale, di quella che dovrà essere la sanità in regione. Una sanità ingegneristica, seria, che non dovrà avere doppioni, che dovrà cominciare a ragionare su una mobilità attiva piuttosto che passiva contando su grandi eccellenze professionali. Inutile, quindi, rincorrere ipotetici modelli, la mentalità della sanità in Molise va cambiata, rassicurando i cittadini ed offrendo una qualità sempre maggiore delle prestazioni.
E perché questo accada, le Istituzioni coinvolte stanno facendo di tutto. L’ASReM ha avviato delle convenzioni con altre realtà ospedaliere per continuare a mantenere in vita la neonatologia e la pediatria del P.O. Cardarelli di Campobasso.
Si stanno poi integrando l’assistenza ed i servizi socio sanitari: i posti letto contrattualizzati sono passati da 237 del 2023 a 350 del 2024 con attivazione di nuovi 68 posti letto nel Distretto Sanitario di Campobasso di cui 40 in regime di RSA e 28 in regime di Residenza Sanitaria Protetta, che hanno consentito di riequilibrare il fabbisogno assistenziale territoriale attualmente carente.
Il potenziamento ha riguardato anche i Distretti di Termoli ed Isernia. Sono stati avviati più concorsi per direttore di U.O.C. In un solo mese e mezzo ne sono stati espletati 5. Tra questi quelli per la medicina interna, la chirurgia e la ginecologia a Termoli che garantiranno al territorio professionisti di spicco e che andranno ad aggiungersi alle altre eccellenze presenti in Molise. Perché di medici bravi ce ne sono. A testimoniarlo il commissario alla sanità Marco Bonamico, che da Roma si è sottoposto ad un delicato intervento a Campobasso. Insomma, la sanità d’eccellenza si sta costruendo. E di questo i sindaci presenti all’incontro, e che in più occasioni sono intervenuti, ne hanno preso coscienza, confidando in un continuo e proficuo dialogo con i vertici della sanità molisana. Del resto, il Molise, con l’integrazione tra pubblico e privato ed il supporto dell’Unimol, potrebbe davvero diventare un laboratorio di sanità. Per il presidente della Conferenza dei sindaci, Saia, “un modello per altre regioni”.


mercoledì 5 giugno 2024

CAMPOBASSO: CELEBRATO PRESSO LA SCUOLA ALLIEVI IL 210° ANNUALE DI FONDAZIONE DELL’ARMA DEI CARABINIERI.

Campobasso, 5 giugno 2024

L’Arma dei Carabinieri come ogni anno, il 5 giugno celebra la ricorrenza della propria fondazione.

A Campobasso la cerimonia del 210° Annuale si è tenuta, nella mattinata odierna, presso la Caserma E. Frate, sede della Scuola Allievi Carabinieri.
La celebrazione, curata dal Comando Provinciale Carabinieri di Campobasso, ha registrato una folta cornice di pubblico, nonché un’ampia partecipazione delle massime autorità civili e militari della provincia, il tutto reso possibile dagli accoglienti spazi messi a disposizione dal Comandante della Scuola Allievi Carabinieri, Colonnello Bruno Capece.
Prima della celebrazione dell’Annuale, presso il Monumento ai Caduti posizionato presso la Scuola Allievi, è stato deposto un omaggio floreale in ricordo delle vittime della Benemerita, alla presenza del Comandante Provinciale Colonnello Luigi Dellegrazie e del Comandante della Scuola Allievi, Colonnello Capece.
Alla celebrazione sono intervenute le principali Autorità provinciali, civili, militari e religiose come segno di vicinanza e di quotidiana collaborazione ai Carabinieri di
Campobasso. Presente anche una folta rappresentanza delle Associazioni Nazionali Carabinieri e Forestali.
Nello schieramento dei Reparti, oltre ai Comandanti di Stazione del Comando Provinciale di Campobasso, ad una rappresentanza dei Reparti Speciali e dei Carabinieri
Forestali, come lo scorso anno, vi è stata la presenza di una nutrita rappresentanza di Allievi Carabinieri del 143° corso 1° ciclo, del prestigioso istituto di formazione del capoluogo.
Dopo il significativo discorso pronunciato dal Comandante Provinciale di Campobasso, Colonnello Dellegrazie  sono stati premiati con importanti ricompense i seguenti militari distintisi in articolate e complesse operazioni di servizio: Ten. Col. Alfredo Zerella, Cap. Romeo Ruggiero, Lgt. Antonio Zerulo, Lgt . Andrea Guidone, Brig. Ca. Matteo Colapietra, Brig. Ca. Luigi Iacovelli, V. Brig. Guido Nicola Zarlenga, App. Sc. Q. S. Michele Bencivenga e App. Sc. Nunzio Renzi.
La cerimonia si è conclusa con l’emozionante lettura della Preghiera del Carabiniere, recitata anche dai giovani allievi inquadrati nello schieramento.
I Carabinieri sono presenti nel Molise dal gennaio del 1861 quando l’Arma, al compimento dell’Unità d’Italia, istituisce la Compagnia di Campobasso, inquadrata nella 7^ Legione di Napoli. Da allora, l’efficienza dell’Istituzione nel territorio regionale si è sempre espressa nei diversi settori d’intervento attraverso un modello operativo imperniato sulla
“prossimità” e fondato sul ruolo delle 44 Stazioni Carabinieri, che rappresentano sicuri e immediati punti di riferimento per la collettività, a tutela della libertà e della convivenza civile.