‘Fondamentale preservare identità
locali ed eccellenze del Meridione’
Francesco Jovine |
In merito alle indicazioni nazionali assunte in
merito ai programmi di letteratura italiana e alla temuta minore considerazione
per autori importanti come il molisano Francesco Jovine, il Presidente del
Consiglio regionale del Molise, Mario Pietracupa, ha scritto una lettera, di
seguito riportata, al Ministro della Pubblica Istruzione Francesco Profumo.
Preg.mo signor
Ministro,
come è noto diversi
Consigli e Giunte regionali del Mezzogiorno hanno affrontato, con manifesta
preoccupazione, le indicazioni nazionali assunte in merito ai programmi di
letteratura italiana del quinto anno degli istituti superiori, afferenti al
periodo dell’ Ottocento e del Novecento.
Gli esperti
ministeriali hanno inserito Pascoli, D’Annunzio, Verga e Pirandello, autori
giustamente definiti “non eludibili”; hanno richiamato esplicitamente Ungaretti,
Saba e Montale per la poesia e per la narrativa e, infine, Gadda, Fenoglio,
Calvino, Primo Levi; non altrettanto significativo è stato il riferimento ad
autori come Quasimodo, Silone, Sciascia, Vittorini, Serao e il molisano Francesco
Jovine e ciò ha concorso ad allarmare numerosi amministratori del Sud, che non
hanno avallato nel complesso un’offerta editoriale che potrebbe determinare
tagli e omissioni importanti per la formazione culturale degli studenti
italiani.
In verità, nel segno
della libertà di insegnamento e dell’autonomia didattica, i docenti possono
certamente operare, pur nel rispetto dei programmi ministeriali, scelte
personali e mirate in fase di programmazione, ma è altrettanto certo che
sarebbe per loro importante poter contare sull’apporto di testi in adozione che
siano esaustivi e, dunque, corredati della presenza degli autori (sia a livello
di informazioni generali, sia a livello di passi antologici).
Sappiamo bene, del
resto, che nelle scuole superiori si tende a dare opportuna rilevanza anche
alla microstoria e alla cultura locale, al fine di fornire agli studenti giusti
input per la conoscenza della propria identità e della realtà territoriale in
cui risiedono, al fine di saper costruire un’autentica coscienza civile, tesa a
favorire il rispetto delle tradizioni e delle regole e la partecipazione alla
cittadinanza attiva, propositiva per agire entro orizzonti più ampi, nazionali,
europei e oltre.
Nella comune
consapevolezza, dunque, di non dover tralasciare il dato effettuale
rappresentato dall’autonomia scolastica, che ha attribuito massima
responsabilità agli organi decentrati, tanto più bisogna mettere in condizione
le scuole di svolgere la loro mission anche attraverso adeguati strumenti di
supporto, come possono senz’altro risultare anche i libri in adozione.
Ravvisando la
necessità di affrontare la questione in maniera coesa e coerente, nella
consapevolezza che un segnale di unità e condivisione appaia senza dubbio il
modo più consono per far sì che i punti negativi possano erodere per lasciar
rafforzare i segnali positivi e concreti, e confidando nella disponibilità e
nel sostegno della S.V. per una causa sicuramente giusta, nel segno di utile
propositività e prospettica lucidità, conto sul suo autorevole intervento
perché siano salvaguardate le identità locali che nella loro ‘diversità’
rappresentano l’eccellenza di questo Paese e l’unica strada percorribile per
tenerlo unito, come è fermamente nelle nostre intenzioni, soprattutto di
rappresentanti istituzionali regionali.
Tutto ciò premessa
la nostra ferma intenzione di non anteporre assolutamente al tema in dibattito
una questione meridionalista, tanto meno quel senso di vittimismo che troppo
spesso ha posto degli ostacoli alla crescita del Sud. Vorremmo invece dare un
contributo concreto e un elemento di coesione ai fini di una integrazione
fondata sulla piena consapevolezza dei nostri mezzi e della necessità di dare
ai nostri grandi autori meridionali una collocazione appropriata, nel rispetto
del patrimonio culturale nazionale e locale e della realtà storica
rappresentata dalla nostra Italia delle Regioni.
In attesa, La saluto
cordialmente.
Mario Pietracupa
(Presidente Consiglio regionale del Molise)
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