Il consigliere regionale Lucio De Bernardo ritiene che “occorre
promuovere e, al tempo stesso, implementare la scuola infermieristica che,
dalla fine degli anni novanta, ad Isernia, ha formato centinaia di giovani
infermieri”.
Negli anni la
scuola professionale ha visto incrementare il numero degli iscritti. Oggi,
divenuto corso di laurea triennale della Facoltà di Medicina e Chirurgia della
Sapienza di Roma, il percorso formativo ha all’attivo circa trecento allievi.
Dai primi anni
del duemila, visti i risultati positivi del corso di infermieristica, l’Università
Sapienza ha ampliato l’offerta formativa ad Isernia, attivando il corso di
igiene dentale che oggi è frequentato da una quarantina di ragazzi.
Complessivamente, la scuola di formazione, dislocata nei locali dell’Asrem di
Isernia e nel vecchio ospedale di Venafro, conta circa trecentocinquanta
studenti che rappresentano una risorsa per tutto il territorio. Molti di loro,
infatti, sono fuori sede e, per frequentare quotidianamente i corsi, spesso
prendono in affitto case nel centro storico di Isernia, creando un indotto che
ha ricadute benefiche anche sulle poche attività commerciali sopravvissute
all’esodo di residenti e negozi verso la parte alta della città.
Pure vantaggiosa
per la popolazione risulta l’attività di tirocinio che gli studenti svolgono
lungo le corsie dell’ospedale ‘Veneziale’ a supporto del personale sanitario.
Insomma, la scuola infermieri di Isernia è una autentica ricchezza e va
sostenuta, anche nella prospettiva di una imminente riconsiderazione del ruolo
dell’infermiere come figura chiave nell’assistenza primaria del cittadino.
Da quando però
c’è stato un incremento del numero di iscritti, si sono determinati non pochi
problemi di logistica. Il primo anno del corso di infermieristica conta
attualmente circa novanta alunni e le sedi impiegate per l’attività didattica
risultano inadeguate a contenere un numero cospicuo di studenti.
“Sarebbe opportuno – ha dichiarato De
Bernardo –, in una prospettiva di sviluppo,
anche prevedendo un implementazione dell’offerta formativa con l’approdo ad
Isernia di nuovi percorsi di studio dalla Sapienza di Roma, prendere in
considerazione soluzioni logistiche che meglio rispondano alle nuove esigenze.
Sono diversi gli edifici comunali o regionali dislocati nel cuore della città
di Isernia che potrebbero ben adattarsi ad ospitare aule e laboratori, ma
occorre a sostegno di tale possibilità una decisa volontà politica. è auspicabile – ha concluso il
presidente della IV Commissione Consiliare Permanente – l’impegno di tutti gli attori politici presenti sul territorio,
affinché la comunità isernina non sprechi questa grande opportunità di sviluppo”.
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