COMANDO PROVINCIALE
DELLA GUARDIA DI FINANZA DI CAMPOBASSO.
“PIANO DI CONTROLLO ECONOMICO DEL TERRITORIO”
-
Dopo il sequestro in Campobasso di circa 3500 articoli privi
del marchio ‘CE’ potenzialmente pericolosi per i consumatori e la denuncia di
un responsabile, le Fiamme Gialle hanno rilevato anche in Termoli altre
infrazioni nel comparto dell’abusivismo commerciale e della sicurezza sui
prodotti; sequestrati circa 7500 articoli elettrici ed elettronici immessi sul
mercato in violazione degli standard di sicurezza; una persona è stata
segnalata all’A.G. per le violazioni di cui agli articoli 474 e 517 del C.P.
(vendita di beni con segni falsi o mendaci); numerose anche le infrazioni
contestate in materia di lavoro nero ed irregolare -
L’operazione iniziata giovedi 1
marzo dai Finanzieri del Comando Provinciale di Campobasso è proseguita per
tutta la giornata del successivo venerdi, con mirati interventi di controllo
non solo nella città Capoluogo, ma anche nei maggiori centri della Provincia.
I servizi di polizia economica e
finanziaria sono continuati anche con una articolata serie di controlli a
tutela della normativa in materia di lavoro ed a ogni connessa attività
finalizzata ad impedire evasioni contributive e previdenziali.
Nel corso delle numerose ispezioni,
le Fiamme Gialle hanno individuato complessivamente 22 lavoratori in nero presso 5 diverse attività commerciali del Capoluogo operanti nel comparto
dell’intrattenimento e della ristorazione, nonché in un centro bassomolisano,
presso un’impresa impegnata nel settore tessile.
Per due delle citate imprese, è
stata anche avanzata apposita proposta di sospensione temporanea
dell’attività alla competente Direzione Provinciale del Lavoro, ai sensi dell’art. 14 del D. Lgs nr.
81/2008: la norma trova infatti applicazione allorquando la manodopera in
nero individuata all’atto dell’ispezione si inquadra come superiore al 20%
della forza lavoro complessivamente impegnata.
In materia di controlli strumentali,
i militari hanno eseguito complessivamente
oltre 180 accertamenti nei confronti
di esercizi commerciali e professionisti, rilevando 52 infrazioni connesse al regolare rilascio dello
scontrino e della ricevuta fiscale.
Tra i soggetti verbalizzati anche un
medico specialista che non aveva rilasciato alcun documento fiscale al cliente
dopo aver incassato la parcella.
In tale ambito, sono state inoltrate quattro proposte
di sospensione dell’attività ai competenti Uffici Finanziari, per
altrettanti esercenti operanti nel Basso Molise e nell’area frentana: più in
particolare, si tratta di operatori commerciali che nell’ultimo quinquennio sono
stati verbalizzati per quattro distinte violazioni connesse all’obbligo di
emissione di documenti fiscali.
Sia i soggetti controllati, che
coloro a cui sono state contestate irregolarità di varia natura, risultano
riconducibili alle molteplici categorie di esercenti che compongono il tessuto
economico-commerciale del territorio provinciale.
Le citate verbalizzazioni per
mancato rilascio della documentazione fiscale, si aggiungono alle ulteriori 124 analoghe infrazioni già individuate
e contestate nei primi mesi del corrente anno nell’intera Provincia.
A consuntivo dell’operazione, è
doveroso sottolineare che nel corso dei controlli, presso taluni esercizi,
all’atto dell’ispezione effettuata in prossimità dell’orario di chiusura
serale, i Finanzieri hanno avuto modo di rilevare un aumento del 200% degli scontrini fiscali emessi in quella data,
rispetto allo stesso giorno della precedente settimana.
La circostanza, al di là del mero dato
statistico, testimonia il valore preventivo degli interventi in esame, in
un’ottica finalizzata a tutelare circuiti economici sani alla stregua dei
concetti di legalità, trasparenza e concorrenza leale tra imprenditori.
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