La collettiva di quattro artisti molisani aperta tutti i giorni fino al 27 marzo.
Grande pubblico e interesse per l’inaugurazione di "Riciclo "
Inaugurazione partecipata e suggestiva
sabato sera alla Palladino Company. La provocazione della mostra collettiva patrocinata
dalla Provincia di Campobasso, dal titolo ‘Riciclo’, con protagonisti quattro
artisti molisani, che riutilizzando i materiali poveri combattono alcuni degli eccessi
della società consumistica, è stata raccolta da oltre duecento persone, anime
sensibili al tema trattato, ma anche appassionati d’arte o semplici curiosi,
attirati dall’idea di vedere opere realizzate riciclando vecchi sanitari
dismessi, bottiglie in pvc, ma anche sedie e ciotole in cartapesta o borse e
altri oggetti venuti fuori dalla carta di quotidiani e riviste.
Justine
Casertano, Simona D’Alessandro, Antonio Della Porta e Donatella Di Lallo sono
stati gli interpreti principali di una serata che ha acceso l’attenzione di
tutti i presenti alla sala AxA della Palladino Company. Il convincente
allestimento della mostra, con i vari oggetti perfettamente compatibili tra
loro e dislocati con cura nell’open space, ha catturato l’occhio del
visitatore. Sullo sfondo il dibattito curato dagli organizzatori, che non ha
lasciato spazio alla retorica, puntando sulla concretezza di due giovani
relatori, l’operatore culturale Mauro Minervini e il Presidente del Comitato
Scientifico di Legambiente Molise Fabiana Berardo. Presentati dalla moderatrice
Caterina Gianfrancesco, i due intervenuti hanno raccontato le rispettive
esperienze nel campo della cultura locale – Minervini organizzò negli anni
Novanta il primo evento artistico sul riciclo – e della tutela del territorio –
preoccupanti alcuni dati sull’inquinamento ambientale, evidenziati da Fabiana
Berardo.Conclusi gli interventi la
serata è proseguita con l’esibizione di tre musicisti di Macchia Valfortore.
Mariella Brindisi, Mario Mancini (moglie e marito) e il giovane Antonmario
Pasquale all’organetto, hanno proposto alcuni brani della tradizione orale
della Valle del Fortore. L’esibizione musicale ha rappresentato un comodo
tappeto sonoro, perfetto per la simbolica passerella degli artisti. Ma a dare
ancora più spessore all’evento è stata la convinta risposta del pubblico, molto
interessato agli oggetti e alla storia che dietro di essi si sviluppa. Presenti
tra gli altri diversi critici d’arte e un gran numero di artisti molisani, a
dimostrazione che una cultura condivisa, solidale e territorialmente estesa –
gli autori delle opere sono di Campobasso, Gambatesa e San Giacomo degli
Schiavoni - è forse sostenibile anche nel piccolo Molise.
Nessun commento:
Posta un commento