Una
sensibilità diversa e una visione dell’arte e del mondo più responsabili.
Quattro artisti molisani sfidano la società dell’usa e getta.
Mostra collettiva ‘Riciclo’
Una sensibilità diversa e una
visione dell’arte e del mondo più responsabili sono ancora possibili. Lo
affermano ad alta voce quattro artisti molisani, tre donne e un uomo,
protagonisti di una mostra collettiva dal titolo ‘Riciclo’, al via sabato 17
marzo nella Sala AxA della Palladino Company a Campobasso. Justine Casertano,
Simona D’Alessandro, Antonio Della Porta e Donatella Di Lallo dimostrano come
possa essere interessante coniugare la passione per l’arte e l’artigianato con
il desiderio di sentirsi utili, anche in piccola parte, e magicamente calati
nella filosofia del concreto e sostenibile.Orecchini, piatti e collane realizzati
con il vetro o le bottigliette in pvc, borse e svuotatasche modellati
servendosi della carta dei quotidiani e delle riviste che sfogliamo ogni giorno
per aggiornarci. E ancora gioielli e vasi che vengono fuori da una tecnica a
freddo che aiuta a plasmare la ceramica usata, anche quella di sanitari
dismessi, e il vetro. Infine l’idea straordinaria di realizzare con la
cartapesta splendide sedie e altri oggetti colorati, perfettamente fruibili.
‘Riciclo’ è tutto questo. Una nuova sensibilità artistica che ruota intorno al
concetto di riutilizzo di materiale povero in un’ottica che non prevede una
realizzazione fine alla sola percezione visiva o mentale dell’arte, ma che
sfocia nella realtà di oggetti che cambiano destinazione d’uso attraverso
l’intuizione degli artisti.La mostra sarà inaugurata sabato 17 marzo alle 19 alla
Palladino Company. Ci saranno gli artisti, un vasto campionario della loro
produzione e due relatori che svilupperanno attorno all’evento i temi del
riciclo, del riutilizzo e dello smaltimento dei materiali. Con i responsabili
regionali di Legambiente interverrà anche l’architetto Mauro Minervini che, in
passato, si è occupato di iniziative simili, promuovendo cioè idee nelle quali
il senso dell’arte incrocia la tangibilità della vita di tutti i giorni.
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