Campobasso,
LA CITTA ’
NEGATA…E ANCHE UN Pò SORDA..
Pierpaolo Nagni |
E’ stata una serata garbata e
molto interessante, quella organizzata dall’Associazione “Isole pedonali”, che
ha scoperto, senza urlare, i nervi deboli dell’Amministrazione Comunale di
Campobasso.
Una città che da un pò di tempo
fa come il gambero aspettandosi, forse,
che anche il futuro, invece di andare avanti, faccia dei passi indietro accompagnando,
consenziente, ora una categoria, ora un’altra. Per chi, come me, ha già
amministrato questa città prendendosi responsabilità di scelte forti, vedere
una società civile che, educata e vigile, fa sentire la sua voce esponendo la
sua opinione, intuendo che il senso civico non è solo quello che siamo abituati
a richiedere agli altri, non può che riempirmi di gioia. Finalmente il cittadino, nella sua pienezza,
sta per riprendersi un ruolo dal quale
sembrava avere abdicato.
Credo, però, sia giusto ricordare
che, già dal 2007, la giunta Massa, di cui ho avuto l’onore di far parte,
parlava di città orizzontale, di sviluppo sostenibile, di recupero edilizio, di
pedonabilità, di cittadino, di consumatore, di tutto quello che ho ascoltato e
sentito nell’ambito della serata al Mario Pagano.
Sono stati anni illuminati che,
però, la città ha liquidato con troppa fretta e senza analizzare con attenzione
quanto stava accadendo.
Ho ricevuto minacce, lettere
anonime, denunce ed etichette che non mi sono mai appartenute solo per aver
tirato dritto sull’ ipotesi di una città che doveva essere protagonista della
sua crescita e non farsi dettare tempi e
modalità dal mercato.
L’architetto Emilio Natarelli,
scorbutico nel suo carattere ma diretto e competente, pensava, già allora, ad
una città diversa capace di guardare alle esperienze del nord in materia
di armonia, modernità e vivibilità del
contesto urbano.
Commissari ad acta, trappole
varie e poteri lobbisti frenarono, in parte, quel disegno e la “cittadinanza”
restò sorda e disinteressata...
Campobasso resta una passione
vera anche se non sempre ricambiata.
Veder crescere ed animarsi una associazione
cittadina colta e propositiva non potrà che far bene a tutti…
Forza e coraggio. Andate avanti!
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