martedì 13 marzo 2012

Campobasso Nagni su Associazione"Isole pedonali”

Campobasso 13 marzo 2012



Campobasso, LA CITTA’ NEGATA…E ANCHE UN Pò SORDA..

Pierpaolo Nagni
E’ stata una serata garbata e molto interessante, quella organizzata dall’Associazione “Isole pedonali”, che ha scoperto, senza urlare, i nervi deboli dell’Amministrazione Comunale di Campobasso.
Una città che da un pò di tempo fa come il gambero aspettandosi, forse,  che anche il futuro, invece di andare avanti,  faccia dei passi indietro accompagnando, consenziente, ora una categoria, ora un’altra. Per chi, come me, ha già amministrato questa città prendendosi responsabilità di scelte forti, vedere una società civile che, educata e vigile, fa sentire la sua voce esponendo la sua opinione, intuendo che il senso civico non è solo quello che siamo abituati a richiedere agli altri, non può che riempirmi di gioia.  Finalmente il cittadino, nella sua pienezza, sta per riprendersi  un ruolo dal quale sembrava avere abdicato.
Credo, però, sia giusto ricordare che, già dal 2007, la giunta Massa, di cui ho avuto l’onore di far parte, parlava di città orizzontale, di sviluppo sostenibile, di recupero edilizio, di pedonabilità, di cittadino, di consumatore, di tutto quello che ho ascoltato e sentito nell’ambito della serata al Mario Pagano.
Sono stati anni illuminati che, però, la città ha liquidato con troppa fretta e senza analizzare con attenzione quanto stava accadendo.
Ho ricevuto minacce, lettere anonime, denunce ed etichette che non mi sono mai appartenute solo per aver tirato dritto sull’ ipotesi di una città che doveva essere protagonista della sua crescita e non farsi dettare tempi  e modalità dal mercato.
L’architetto Emilio Natarelli, scorbutico nel suo carattere ma diretto e competente, pensava, già allora, ad una città diversa capace di guardare alle esperienze del nord in materia di  armonia, modernità e vivibilità del contesto urbano. 
Commissari ad acta, trappole varie e poteri lobbisti frenarono, in parte, quel disegno e la “cittadinanza” restò sorda e disinteressata...
Campobasso resta una passione vera anche se non sempre ricambiata.
Veder crescere ed animarsi una associazione cittadina colta e propositiva non potrà che far bene a tutti…
Forza e coraggio. Andate avanti!

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