Pensioni: CGIL, CISL, UIL in piazza insieme il 13 aprile a Roma.
Per risolvere la drammatica situazione delle migliaia di persone senza più stipendio e senza pensione, e per chiedere una soluzione allo scandalo delle ricongiunzioni onerose, CGIL, CISL, UIL si mobiliteranno domani venerdì 13 aprile.
L'appuntamento è a Roma, piazza della Repubblica alle 9,30. Dal Molise partiranno diversi
pullman, da Termoli, Campobasso,Isernia.
La partenza del corteo è prevista
per le 10. La manifestazione si concluderà in piazza SS.Apostoli, dove
parleranno i tre leader sindacali, Susanna Camusso, Raffaele Bonanni e Luigi
Angeletti.
Sulla riforma delle pensioni il giudizio di tutti i sindacati è negativo e unitariamente chiediamo a gran voce al Governo
e al Parlamento di intervenire per modificarla e renderla più “equa sul piano sociale” garantendo
così a tutti i lavoratori e le lavoratrici il diritto alla pensione.
In particolare, il Governo deve affrontare la questione degli 'esodati',
e si deve trovare una soluzione immediata all'”emergenza sociale” che è stata generata dai provvedimenti sbagliati
del Governo.
Da alcune stime provvisorie dell'INPS, oggi sono oltre 65mila le persone senza
stipendio e senza pensione, provenienti da numerosi settori: dal metalmeccanico
(4.391) a quello edile (187), dal settore farmaceutico (1029) a quello dei
servizi (2525), al trasporto aereo (5000). In Molise se ne annoverano diverse
Centinaia. A tutte queste persone non si può negare la pensione, per questo che
per i lavoratori posti in mobilità ed in
esodo non si deve applicare l'incremento dell'età relativo alla speranza di
vita e che per gli esodi l'esenzione sia estesa anche a tutti coloro che, in
base ad accordi sottoscritti nel 2011, cesseranno dal lavoro in data successiva
al 31 dicembre 2011.
Inoltre sono ancora aperti i problemi relativi alle 'ricongiunzioni
onerose' presso diverse gestioni previdenziali, a seguito della
cancellazione effettuata dalla legge 122/2010 di una serie di norme che
consentivano ai lavoratori del settore privato e del settore pubblico di
chiedere la costituzione della posizione assicurativa o la ricongiunzione
gratuita della contribuzione in un unico fondo. A partire dal luglio del 2010, a questi lavoratori
per poter andare in pensione vengono imposti oneri di ricongiunzione
estremamente gravosi che, in molti casi, raggiungono addirittura l’importo di
centinaia di migliaia di euro, con la conseguenza che molte lavoratrici e molti
lavoratori, non potendo pagare, si trovano nella condizione di non aver diritto
a pensione.
Per questo la CGIL si mobiliterà quindi il 13 aprile insieme a CISL e UIL
perchè Il diritto alla pensione non è un privilegio. Il diritto alla pensione
non può essere una lotteria .
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