giovedì 19 aprile 2012

Campobasso. GIORNATA PER L'UNIVERSITA' CATTOLICA.

Campobasso 19 aprile 2012
"Il futuro del Paese nel cuore dei giovani”

Delegazione Regionale del Molise

Domenica 22 aprile 2012 verrà celebrata, in tutte le parrocchie d’italia l'88 ma Giornata per l'Università Cattolica promossa dall'Istituto G. Toniolo. "Il futuro del Paese nel cuore dei giovani” è il tema scelto quest'anno per raccontare la presenza dell'Università sul territorio e ribadire la volontà di affrontare con coraggio le prossime sfide nel campo dell'educazione e della ricerca scientifica. In tutte le Parrocchie della città di Campobasso e nei Centri vicini; i gruppi di Amici della Cattolica animeranno la celebrazione e distribuiranno il materiale informativo. E’ stata allestita presso la Fondazione di Ricerca e Cura “Giovanni Paolo II”, già da qualche settimana, la mostra fotografica "Redemptor Hominis" sul pontificato del beato “GIovanni Paolo II. Come si ricorderà fu proprio Papa Wojtyła a benedire la prima pietra del Centro, il 19 marzo 1995.
 La mostra, curata da Francesco D'Imperio e Paolo Miozza , testimonia la forza, la straordinarietà e la partecipazione popolare del pontificato di Giovanni Paolo II, attraverso le fotografie di Arturo Mari, fotografo personale del Papa e tra le persone a lui più vicine. Ne viene fuori il ritratto di un uomo che ha aperto il modo al terzo millennio ed a "...un nuovo Avvento la Chiesa", che ha accompagnato l'umanità, e non solo il cattolicesimo, lungo il cammino tortuoso ed accidentato della piena, consapevole e coraggiosa adesione al grande progetto del Concilio Vaticano II, voluto e perseguito tenacemente dai suoi predecessori. Non il semplice testimone di un tempo, ma l'attore principale di un'era, il protagonista di una storia straordinaria, questo fu, non solo nelle cronache, ma anche nel cuore di tanti fedeli, Carol Wojtyla. Le parole della enciclica Redemptor Hominis (pubblicata il 4 marzo 1979, a meno di cinque mesi dall'inizio del pontificato di Giovanni Paolo II) da cui il titolo della mostra, ispirano ed in alcuni casi commentano, il susseguirsi delle splendide immagini di Arturo Mari, in un percorso che non è cronologico, ma, piuttosto, sentimentale, la cui cadenza è dettata dal susseguirsi delle suggestioni che propone uno scritto, considerato, anche se in modo riduttivo, il "manifesto" del pontificato. I trenta pannelli rileggono per immagini ed emozioni il cammino del Papa, senza avere la pretesa, commentano i curatori, "...di voler aggiungere niente di diverso dalle sensazioni che ogni singolo scatto suscita, ma nella certezza che, comprendere le implicazioni profonde, la portata epocale del Pontificato di Giovanni Paolo II, percorrere quel cammino, sia un dovere per la Chiesa ed una opportunità per il mondo. "

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