Lunedì 23 aprile Campobasso ricorda il suo santo Patrono, San Giorgio.
Il rintocco in
“re” della nuova campana in bronzo ha riunito i campobassani nella chiesa del Santo Patrono. realizzata dalla Fonderia
Marinelli per la torre campanaria dell’antica chiesa di San Giorgio a
Campobasso. E' stata Benedetta dall’arcivescovo
di Campobasso-Bojano mons. GianCarlo Bregantini alla presenza di autorità
civili, religiose e militari.
"San Giorgio, uomo
combattivo uomo di fede uomo di speranza" come lo ha definito il parroco dei
SS. Giorgio e Leonardo, don Luigi Di Nardo, alle ore 17,00
la campana recentemente benedetta dal
Sommo Pontefice Benedetto
XVI suonerà dopo la Solenne
Concelebrazione Eucaristica nella chiesa di San Giorgio presieduta
dall’arcivescovo ed animata dal coro Polifonico Jubilate. Alla fine della celebrazione il Presule mons. Bregantini,
farà la benedizione della torre campanaria e quindi l’inaugurazione con
il rintocco dei suoni della nuova campana con le altre. A seguire
la processione per le vie della città ed al rientro nella chiesa ci sarà il concerto
Elevazioni “Post Missam” del coro Jubilate
diretto dal M° Antonio Colsaurdo.
La campana, dono dei genitori di
don Luigi Giovanni di Nardo e Rosaria De Socio, benedetta da Benedetto XVI l’11
aprile c.a., alla presenza di numerosi parrocchiani e del parroco, si è resa necessaria dopo aver constatato
l’anno scorso che, una delle antiche campane era lesionata e quindi secondo uno studio dei
tecnici della Fonderia Marinelli di
Agnone si è pensato di realizzarne una
nuova da apporla alla torre campanaria anch’essa ristrutturata grazie al
contributo di devoti e fedeli.
Far rientrare nella coscienza del popolo di Campobasso la storia e l’amore per il Patrono, nulla togliendo ciò a cui i campobassani tengono particolarmente e cioè al Corpus Domini ed alla Processione del Venerdì Santo è questo uno dei principali obiettivi del parroco e della diocesi tutta.
Il messaggio forte che sento "come ha sottolineato don Luigi" è quello che non bisogna abbattersi di fronte alle difficoltà, bisogna sfidare i mali, incoraggiare, dare spessore e valore alla propria vita ritenendo che Giorgio tutto questo l’ha fatto con la forza della fede e con l’amore al Vangelo.
Il campanile si può guardare da più parti della città ed è quindi bene che il campobassano “volga lo sguardo” per ritrovarsi in armonia e andare orgoglioso della propria città e della propria storia.
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