lunedì 23 aprile 2012

Campobasso. Festività del Santo Patrono, San Giorgio.

Campobasso 23 aprile 2012


Lunedì 23 aprile Campobasso ricorda il suo santo Patrono, San Giorgio.



Il rintocco in “re” della nuova campana in bronzo ha riunito i campobassani nella chiesa del Santo Patrono. realizzata dalla Fonderia Marinelli per la torre campanaria dell’antica chiesa di San Giorgio a Campobasso. E' stata Benedetta dall’arcivescovo di Campobasso-Bojano mons. GianCarlo Bregantini alla presenza di autorità civili, religiose e  militari. 
"San Giorgio, uomo combattivo uomo di fede uomo di speranza" come lo ha definito il parroco dei SS. Giorgio e Leonardo, don  Luigi Di Nardo, alle ore 17,00
la campana recentemente  benedetta dal  Sommo Pontefice  Benedetto XVI  suonerà dopo la Solenne Concelebrazione Eucaristica nella chiesa di San Giorgio presieduta dall’arcivescovo ed animata dal coro Polifonico Jubilate. Alla fine della celebrazione il Presule mons. Bregantini, farà la benedizione della torre campanaria e quindi l’inaugurazione  con  il  rintocco dei suoni  della nuova campana con le altre.  A seguire  la processione per le vie della città ed al  rientro nella chiesa ci sarà il concerto Elevazioni “Post Missam” del coro Jubilate diretto dal M° Antonio Colsaurdo.
La campana, dono dei genitori di don Luigi Giovanni di Nardo e Rosaria De Socio, benedetta da Benedetto XVI l’11 aprile c.a., alla presenza di numerosi parrocchiani e del parroco,   si è resa necessaria dopo aver constatato l’anno scorso che, una delle antiche campane era  lesionata e quindi secondo uno studio dei tecnici della Fonderia Marinelli  di Agnone si  è pensato di realizzarne una nuova da apporla alla torre campanaria anch’essa ristrutturata grazie al contributo di devoti e fedeli.


 Far rientrare nella coscienza del  popolo di Campobasso la storia e l’amore per il Patrono, nulla togliendo ciò a cui i campobassani tengono particolarmente e cioè al Corpus Domini ed alla Processione del Venerdì Santo è questo uno dei principali obiettivi del parroco e della diocesi tutta.
Il messaggio forte che  sento "come ha sottolineato don Luigi"  è quello che non bisogna abbattersi di fronte alle difficoltà, bisogna sfidare i mali, incoraggiare, dare spessore e valore alla propria vita ritenendo che Giorgio tutto questo l’ha fatto con la forza della fede e con l’amore al Vangelo.
Il campanile si può guardare da più parti della città ed è quindi bene che il campobassano “volga lo sguardo” per ritrovarsi in armonia e andare orgoglioso della propria città e della  propria storia.

































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