Campobasso 14 aprile 2012
DEMOCRAZIA A RISCHIO CON PARTITI SCREDITATI.
OCCORRONO SEGNALI FORTI PER RIAVVICINARE I CITTADINI ALLA POLITICA.
I partiti rinunciassero ad
incassare le ultime rate dei rimborsi elettorali col vincolo che quelle somme
siano destinate alla tutela del reddito dei lavoratori licenziati che non hanno
diritto per legge ad accedere alla cassa integrazione, al trattamento di
disoccupazione e all’indennità di mobilità. Attivassero con somma urgenza un
provvedimento di modifica del sistema di finanziamento della politica che sia
sobrio ed essenziale come ha giustamente sollecitato Don Luigi Ciotti.
Procedessero all’approvazione di una legge di recepimento dell’art. 49 della
Costituzione con disciplina sul funzionamento democratico interno dei partiti e
con l’obbligatorietà di controlli sulla movimentazione dei fondi alla Corte dei
Conti e agli altri Organi di Vigilanza dello Stato. Puntassero ad una riforma elettorale che
riconsegni la sovranità nelle mani del popolo con parlamentari eletti dai
cittadini e non nominati dai segretari nazionali. La drammaticità delle crisi
sociale in corso non è percepita fino in fondo a Roma, e non si coglie
l’esasperazione crescente che potrebbe indurre le persone in difficoltà ad atti
di ribellismo violenti che andrebbero ad aggiungersi ai casi di suicidio e ad
altri gesti dettati dalla disperazione. Per questo se si intendono tutelare le
istituzioni democratiche urgono provvedimenti tempestivi e segnali forti che
indicano un radicale cambiamento rispetto a ciò che è accaduto nel ventennio
che ci separa da Tangentopoli del 1992. Si evitino moralismi e affermazioni di
circostanza, è l’intera politica italiana in difficoltà ed i cittadini non
nutrono fiducia nei partiti in termini generali come attestano tutti i
principali istituti demoscopici. Dopo le plateali vicende dei tesorieri della
Margherita e della Lega Nord, che si sommano ad una miriade di procedimenti
giudiziari in corso che non risparmiano nessuno, i cittadini chiedono risposte
urgenti perché non sopportano più le proprie condizioni di disagio familiare al
cospetto di scandali inaccettabili e di un uso del denaro pubblico assolutamente
oltraggioso.
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