mercoledì 11 aprile 2012

CONSIGLIO REGIONALE del MOLISE. 11 aprile 2012

Campobasso 11 aprile 2012


Respinta mozione sfiducia nei confronti del governatore.


Si è concluso poco dopo le 17,00 di oggi, il Consiglio regionale del Molise, convocato dal Presidente Mario Pietracupa con un ordine del giorno contenente 25 argomenti.
I lavori, iniziati intorno  alle ore 11, sono andati avanti ininterrottamente ed hanno interessato per quasi tutta la durata dell’assemblea una mozione di sfiducia nei confronti del Presidente della Giunta Regionale, Michele Iorio, a firma dei consiglieri di opposizione, Di Laura Frattura, Ciocca, Parpiglia, Leva, Monaco, Romano, Petraroia, Di Pietro, Totaro, Chierchia, Di Donato e Tedeschi.
La mozione è stata respinta a MAGGIORANZA con sedici voti contrari, dieci favorevoli, una astensione (quella del Presidente Iorio). Tre gli assenti (l’assessore Di Sandro e i consiglieri Ciocca e Parpiglia).
In avvio di seduta, dopo alcune comunicazioni  all’aula del Presidente Pietracupa, il Consiglio ha votato a MAGGIORANZA, dopo un breve sospensione chiesta dal consigliere Cavaliere,  il rinvio in prima commissione delle relazioni del difensore civico regionale per gli anni 2009, 2010 e 2011, cioè i primi tre punti in calendario.
Al rinvio in Commissione hanno votato contro i consiglieri Monaco e Romano (quest’ultimo ha motivato il voto contrario con il fatto che le relazioni 2009 e 2010 dovevano essere discusse prima)  mentre si sono astenuti Niro (ha affermato di non sapere se la competenza è della prima commissione di cui è Presidente) e Pietracupa.
A questo punto il Presidente Pietracupa ha messo ai voti una pregiudiziale del Presidente Iorio tendente a far anticipare la discussione, con la priorità del caso, della mozione di sfiducia presentata dalla minoranza, collocata al 21° punto dei lavori.
“Non possiamo parlare di altro – ha detto Iorio – se prima non facciamo chiarezza su una questione che è preminente rispetto ad ogni altro argomento: se questo Presidente, questa Giunta e questo Consiglio regionale, cioè, debbono restare alla guida del Molise”.
Il Presidente Pietracupa ha comunicato però che bisognava procedere ad anticipare anche il punto numero 6 riguardante una proposta di legge di proroga di organi di enti, istituti ed aziende dipendenti dalla Regione, stante le imminenti scadenze (18 aprile).
Votata la inversione con i soli voti favorevoli della MAGGIORANZA  (l’opposizione ha votato contro), l’argomento è stato illustrato dal relatore Niro che ha spiegato che occorre concedere  una proroga, l’ultima, agli organi interessati fino al prossimo 30 giugno 2012. Il punto è passato con i voti della MAGGIORANZA. Contrari i consiglieri di opposizione.
Si è proceduto,quindi, ad anticipare la mozione di sfiducia presentata dalla minoranza, che si riporta integralmente: “il consiglio regionale, Preso atto che, rispetto, allo stato di emergenza sociale ed economica in cui versa il Molise, sono evidenti le criticità e l’inadeguatezza della Giunta Regionale; Preso atto che lo stesso Governatore nei giorni scorsi è stato condannato in primo grado ad un anno e mezzo di reclusione con interdizione dai pubblici uffici; Rilevato che la condanna in abuso di ufficio, seppure comminata in primo grado, rappresenta un grave reato commesso nell’esercizio delle funzioni pubbliche ed istituzionali del Presidente della Regione; Rilevato che il Presidente Iorio ha l’obbligo morale di restituire dignità all’Istituzione che guida in nome e per conto dell’intera popolazione molisana. La sua permanenza, alla luce anche delle numerose inchieste nelle quali è coinvolto, rappresenterebbe un atteggiamento intollerabile nei riguardi dei cittadini molisani; Valutato che il comportamento di chi ha responsabilità elevate di governo non può essere in alcun modo compromesso da una perdita di credibilità; Considerato che la gravità di tali comportamenti, assunti dal Presidente della Regione, hanno delegittimato il governo regionale; Rilevato che questa legislatura appare definitivamente compromessa per l’impossibilità del Presidente della Regione, di esercitare con credibilità, autorevolezza e autonomia la necessaria azione di governo con riguardo ai bisogni concreti della società molisana; Dichiara ai sensi e per gli effetti dell’articolo 63 del regolamento consiliare della regione Molise la sfiducia al Presidente della Regione”. L’inversione è stata votata alla unanimità e si è avviata la discussione che, come era prevedibile, ha coinvolto quasi tutti i consiglieri, di maggioranza e di opposizione, chi con un lungo interevento, chi con la sola dichiarazione di voto.
Tutti i consiglieri dello schieramento di centrosinistra intervenuti (Di Laura Frattura, Di Pietro, Romano,Leva, Chierchia, Monaco ,Tedeschi e, per dichiarazione di voto, Petraroia, Tedeschi, Chierchia, Di Pietro, Romano, Frattura e Leva), sono partiti dalla mozione per allargare a trecentosessanta gradi il contenuto dei loro interventi e hanno chiesto al presidente di “fare un passo indietro”, prima di arrivare al voto, giudicando negativamente la sua gestione.  
Di avviso contrario gli interventi dei consiglieri e assessori per il centrodestra (Sabusco, Tamburro, Vitagliano, Scasserra, D’Aimmo, De Bernardo, Fusco Perrella , Niro e, per dichiarazione di voto, Cavaliere) che hanno difeso il Presidente Iorio e il suo operato amministrativo.
A conclusione del dibattito, e prima della dichiarazione di voto, il presidente Iorio, prendendo la parola,  ha evidenziato come i toni usati da alcuni consiglieri di minoranza erano certamente lontani da un sano dibattito politico perché “impregnati” di acredine e di un giustizialismo poco consono ai valori che sono alla base della democrazia:” Chi ha responsabilità pubbliche – ha tenuto ad evidenziare -  corre il rischio di incorrere in questo reato”.
Iorio ha poi  dichiarato di aver pensato, dopo la condanna di primo grado per abuso d’ufficio, di voler fare un passo indietro “ma è prevalso – ha detto – il senso di responsabilità e del dovere che ha caratterizzato 32 anni della mia vita politica mai sporcati da condanne di qualsiasi genere, pur avendo firmato migliaia di delibere ed altre migliaia di decreti ed atti monocratici. Segno evidente – ha aggiunto – che, come è giusto che accada in uno stato di diritto, la magistratura ha fatto il proprio lavoro e verificando l’inconsistenza di alcune accuse, provenienti in modo sistematico da esponenti politici di opposizione e miranti all’esclusivo abbattimento dell’avversario, non potendolo fare dal punto di vista elettorale, perché i molisani mi hanno sempre premiato, le ha sempre archiviate. Sono certo che avverrà anche questa volta in secondo grado quando potrò spiegare la mia completa limpidezza di azione tesa solo a favorire i molisani e non specifiche parti o persone”.
Nella sua appassionata difesa, il presidente a proposito di < familismo Iorio> ha evidenziato la  “completa avversione etica, politica ed istituzionale a forme di favoritismi per consentire ad aziende o a interessi riconducibili a uno o più elementi della famiglia di avere una qualche forma di vantaggio ingiusta o illegittima” ed  ha sottolineato come “le accuse non trovano basi pratiche in nessuno dei miei comportamenti tenuti in quasi sette lustri della politica in questa Regione”.
Rivolgendosi, poi, agli esponenti della opposizione che hanno prodotto denunce alle autorità giudiziarie su atti della giunta regionale, il Presidente Iorio ha evidenziato come da sempre
in Consiglio regionale ci sono stati contrasti tra maggioranza e opposizione, anche aspri, ma comunque basati su un piano politico e sulla ricerca dell’interesse della collettività.
“Mi ha fatto molto male sentire quello che avete detto oggi. Il vostro comportamento mi ha deluso. C’è un solo modo di essere giustizialista: aspettare la legge. Alla fine dimostrerò di essere fuori da ogni dubbio e responsabilità. La verità non può essere alterata.”.
Il Presidente ha concluso affermando che: “ non mi faccio intimidire dalla condanna perché ho la coscienza a posto. Continuerò a governare senza paura così come ho fatto nei miei 32 anni senza macchia. Sfido anche voi a governare per tanti anni e uscirvene solo con qualche abuso. Concluderò la legislatura da Presidente”.
Come detto innanzi, dopo le dichiarazioni di voto, la MAGGIORANZA, con sedici consensi,   ha respinto la mozione di sfiducia.
Il Presidente Pietracupa ha dato appuntamento  a martedi 17 aprile, alle ore 10,00.






























































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