sabato 7 aprile 2012

Campobasso. Senatore di Giacomo sulla sanita in Molise.

Campobasso 7 Aprile 2012

ULISSE DI GIACOMO. LA SANITA' IN MOLISE.


Ulisse Di Giacomo
Io qualche idea per risolvere il problema della Sanità in Molise ce l’avrei. Partendo dal presupposto che non possiamo in nessun modo riparare ai danni che l’On. Di Pietro provoca all’immagine del Molise ogni volta che si alza e parla in Parlamento contro il Presidente Iorio, ci sono altri provvedimenti che potrebbero essere adottati. Innanzitutto, via i sub-commissari. Sono tecnici esterni, nominati dal Governo, con il compito di ristrutturare e gestire la Sanità  nelle Regioni in Piano di Rientro e con  l’obiettivo di rientrare dal deficit. Da quando ho firmato con il Ministro della Salute  dell’epoca Livia Turco il verbale  attuativo del Piano di Rientro, sono passati ormai quattro  anni. In questo periodo si sono succeduti in Molise diversi sub-commissari, di riconosciuti meriti e di indiscusso valore, che hanno scritto almeno due Piani Sanitari e diverse ristrutturazioni della rete ospedaliera e territoriale, hanno bloccato il turn over del personale, hanno chiuso  reparti e riconvertito interi ospedali. Per non parlare dei pochi provvedimenti adottati dagli stessi sub-commissari e miseramente bocciati dai Tar.Quali sono i risultati ottenuti?  Che il Molise dopo quattro anni è ancora in Piano di Rientro  e nell’ultima verifica al Tavolo Tecnico interministeriale al Molise sono stati ancora una volta illegittimamente bloccati circa 200 milioni di euro del Fondo Sanitario Regionale e 55 milioni di euro dei Fondi FAS destinati al ripiano del deficit. Nella stessa giornata, la Calabria e la Campania ( con tutto il rispetto per loro ), teatri negli ultimi tempi di clamorosi casi di malasanità, hanno ottenuto lo sblocco dei fondi. Delle due l’una: o c’è un complotto ordito contro il Molise, alimentata da chi a livello nazionale e   locale trascorre il tempo a dileggiare la nostra regione nella speranza di scippare il potere a questa classe dirigente e  lanciare il figlio, oppure non siamo adeguatamente difesi da chi ci rappresenta al Tavolo di Verifica.  E cosa dire della Società che verifica e certifica i nostri conti, anch’essa decisa dal Governo e pagata con i soldi del Molise ( 700.000 euro ogni anni )?  Quali risultati ha ottenuto in questi quattro anni? E  qualcuno ci consigliava anche di richiedere la consulenza dell’Agenas, Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, tanto per non farci mancare nulla!  Sarebbe ora di smetterla con questi atteggiamenti punitivi nei confronti della nostra Regione. E sarebbe anche ora che qualche ragioniere dello Stato, o qualche rappresentante del Governo, dicano cosa vogliono realmente dal Molise.Ma anche in Regione non scherzano. Le audizioni in Commissione Sanità hanno visto sfilare tutti: Asrem, Università, Istituti di ricerca, Ordini Professionali, Associazioni di categoria, Sindacati, Sindaci. Tutti , fuorchè la Delegazione Parlamentare ( e pensare che due parlamentari molisani sono componenti della Commissione Sanità del  Senato……).  A questo proposito mi permetto di dare un consiglio: un Tavolo inter-istituzionale sulla Sanità, con la partecipazione della Regione, delle due Province e della Delegazione Parlamentare. Così smascheriamo anche chi si trincera dietro i “no” perché non ha idee da proporre.


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