ULISSE DI GIACOMO. LA SANITA' IN MOLISE.
Ulisse Di Giacomo |
Io
qualche idea per risolvere il problema della Sanità in Molise ce l’avrei. Partendo dal presupposto che non
possiamo in nessun modo riparare ai danni che l’On. Di Pietro provoca
all’immagine del Molise ogni volta che si alza e parla in Parlamento contro il
Presidente Iorio, ci sono altri provvedimenti che potrebbero essere adottati.
Innanzitutto, via i sub-commissari. Sono tecnici esterni, nominati dal Governo,
con il compito di ristrutturare e gestire la Sanità nelle Regioni in
Piano di Rientro e con l’obiettivo di rientrare dal deficit. Da quando ho
firmato con il Ministro della Salute dell’epoca Livia Turco il
verbale attuativo del Piano di Rientro, sono passati ormai quattro
anni. In questo periodo si sono succeduti in Molise diversi sub-commissari, di
riconosciuti meriti e di indiscusso valore, che hanno scritto almeno due Piani
Sanitari e diverse ristrutturazioni della rete ospedaliera e territoriale,
hanno bloccato il turn over del personale, hanno chiuso reparti e
riconvertito interi ospedali. Per non parlare dei pochi provvedimenti adottati
dagli stessi sub-commissari e miseramente bocciati dai Tar.Quali sono i
risultati ottenuti? Che il Molise dopo quattro anni è ancora in Piano di
Rientro e nell’ultima verifica al Tavolo Tecnico interministeriale al
Molise sono stati ancora una volta illegittimamente bloccati circa 200 milioni
di euro del Fondo Sanitario Regionale e 55 milioni di euro dei Fondi FAS
destinati al ripiano del deficit. Nella
stessa giornata, la Calabria e la Campania ( con tutto il rispetto per loro ),
teatri negli ultimi tempi di clamorosi casi di malasanità, hanno ottenuto lo
sblocco dei fondi. Delle due l’una: o c’è un complotto ordito contro il Molise,
alimentata da chi a livello nazionale e locale trascorre il tempo a
dileggiare la nostra regione nella speranza di scippare il potere a questa
classe dirigente e lanciare il figlio, oppure non siamo adeguatamente
difesi da chi ci rappresenta al Tavolo di Verifica. E cosa dire della Società che verifica
e certifica i nostri conti, anch’essa decisa dal Governo e pagata con i soldi
del Molise ( 700.000 euro ogni anni )? Quali risultati ha ottenuto in
questi quattro anni? E qualcuno ci consigliava anche di richiedere la
consulenza dell’Agenas, Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali,
tanto per non farci mancare nulla! Sarebbe ora di smetterla con questi
atteggiamenti punitivi nei confronti della nostra Regione. E sarebbe anche ora
che qualche ragioniere dello Stato, o qualche rappresentante del Governo,
dicano cosa vogliono realmente dal Molise.Ma anche in Regione non scherzano. Le
audizioni in Commissione Sanità hanno visto sfilare tutti: Asrem, Università,
Istituti di ricerca, Ordini Professionali, Associazioni di categoria,
Sindacati, Sindaci. Tutti , fuorchè la Delegazione Parlamentare ( e pensare che
due parlamentari molisani sono componenti della Commissione Sanità del
Senato……). A questo proposito mi permetto di dare un consiglio: un Tavolo
inter-istituzionale sulla Sanità, con la partecipazione della Regione, delle
due Province e della Delegazione Parlamentare. Così smascheriamo anche chi si
trincera dietro i “no” perché non ha idee da proporre.
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