L’attività degli Agenti di Polizia diretta ad incrociare le risultanze
delle diverse banche dati, oltre ad una qualificata e capillare presenza sul
territorio, anche grazie all’ausilio delle pattuglie del Reparto Prevenzione
Crimine della Polizia di Stato, ha consentito di localizzare il soggetto da
trarre in arresto.
Nel provvedimento del Giudice, il T.M. è stato indagato per il medesimo
reato, unitamente ad altri 51 soggetti
stranieri che nella città di Rimini avevano creato una centrale di spaccio di
sostanze stupefacenti.
L’indagine, condotta dalla Polizia Municipale di quella città, aveva
consentito di trarre in arresto tutti gli extracomunitari dediti
all’occultamento e spaccio di droga
(eroina, cocaina, hashish, marjiuana). La metodologia d’indagine
utilizzata era sia quella tradizionale (appostamenti, pedinamenti,
dichiarazioni di testimoni), che tecnica, con telecamere installate tra il
centro cittadino e la stazione romagnola.
In occasione dell’esecuzione delle misure cautelari, anche due esercizi
pubblici utilizzati quale base nel centro cittadino furono chiusi con
provvedimento dello stesso G.I.P.
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