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Concepita nel quadro della cooperazione
multinazionale nel campo della difesa cibernetica, la “Locked Shields 2015” è
tradizionalmente finalizzata all’addestramento e al coordinamento degli
specialisti di settore – civili e militari – nella gestione delle emergenze
informatiche, con particolare riguardo all’individuazione e alla
neutralizzazione di attacchi cibernetici su larga scala.
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Ambientata in un fittizio scenario di crisi –
nella fattispecie, un Paese Nord-europeo membro della NATO e dell’UE teatro di
attacchi di natura informatica e convenzionale – la “Locked Shields 2015” ha
visto lo schieramento e l’impiego di teams di specialisti nel computer
emergency response a protezione delle reti informatiche di controllo di
velivoli a pilotaggio remoto.
In particolare, l’esercitazione è consistita
nella gestione, da parte di teams di reazione rapida, di emergenze informatiche della più varia
natura, quali attività di disturbo, hacking e veri propri attacchi alla sicurezza
delle reti militari e civili, con numerose implicazioni di natura legale e
mediatica.
L’esercitazione – la quarta di questa tipologia
cui partecipa l’Italia – ha costituito un’occasione di approfondimento e di
confronto su un tema, quello della sicurezza cibernetica, che è da tempo una
delle priorità tra i Paesi dell’area euro-atlantica, impegnati nel garantire
una risposta integrata ed adeguata ad una minaccia, quella informatica, sempre
più diversificata e sofisticata.
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