Riunione organizzativa per valutare le locations milanesi in cui far sfilare le ‘ndocce infuocate ed organizzare iniziative di promozione ad hoc.
Il progetto nasce da una riflessione sul “fuoco”
come uno dei 4 elementi naturali: fuoco che dà energia, che riscalda, illumina
e fonde i metalli, che dà la vita. Importante il ruolo della fonderia
Marinelli, che sta preparando una campana per Expo di 850 chili con la
raffigurazione di San Francesco Caracciolo, il patrono dei cuochi morto nella
cittadina alto molisana. La figura religiosa è il filo conduttore che si
aggancia alla tematica del cibo, su cui è incentrata l’esposizione universale. Dunque,
l’idea è di inaugurare la campana agnonese a Milano, coinvolgendo tanti cuochi
italiani, e poi far partire la sfilata della ‘Ndocciata.
Nel recente viaggio a Milano compiuto dal vicesindaco di Agnone
Maurizio Cacciavillani, il capo di gabinetto del presidente della
Regione Molise Mariolga Mogavero e
Armando Marinelli titolare dell’omonima pontificia fonderia per incontrare l’assessore al turismo e
marketing territoriale del Comune milanese Franco D’Alfonso e Federica Rossi
dell’organizzazione Expo in Città, sono state ipotizzate 3 locations in cui realizzare “Il
Giorno del Fuoco”: tra la
Basilica di Sant’Eustorgio e i Navigli, nei pressi della
Basilica di Sant’Ambroglio, oppure tra
Corso Sempione e l’Arco della Pace.
Discutendo con i gruppi di
portatori e costruttori, durante la riunione è emerso che la prima ipotesi è da
escludere, non essendoci gli spazi adeguati, e che la migliore delle opzioni
sia l’ultima, una location molto ampia, ricca di simbolismi, in cui si
inserirebbe benissimo e in modo scenografico oltre al corteo delle ‘ndocce, il
falò della fratellanza che conclude la ‘Ndocciata: un grande fuoco che potrebbe
illuminare l’Arco della Pace. L’idea è
di pensare in grande, facendo dell’iniziativa l’evento conclusivo di Expo 2015,
uno spettacolo unico di livello internazionale, che possa lanciare un
messaggio davvero universale.
Il Comune di Agnone, che ha parte attiva nel
progetto, ha intenzione di chiedere la sponsorizzazione
del Ministero dell’Agricoltura, coinvolgendo associazioni ed enti italiani
ed internazionali.
Dunque, saranno inviate al Comune di Milano 2 ipotesi
progettuali da Agnone: una plasmata sulla location di Corso Sempione e
l’Arco della Pace, l’altra sull’area della Basilica di Sant’Ambrogio, che
permetterebbe di svolgere una manifestazione in versione più ridotta. In seguito, ci sarà una riunione tecnica
e una volta ricevuto l’ok dal comitato dell’assessorato al turismo milanese che
valuta le proposte, si potrà agire concretamente. Intanto, però, i costruttori si metteranno subito al
lavoro per comporre mille ‘ndocce e il coordinamento per Expo nato ad
Agnone si preparerà all’evento, lavorando anche sul territorio, per presentare
al meglio l’Alto Molise con iniziative
di promozione, itinerari e pacchetti turistici, durante i 6 mesi
dell’esposizione milanese.
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