Pubblico e interesse per l’evento in esterna del Festival dell’Astronomia
Il sole nel castello. Sembra il
titolo di una favola e in parte lo è perché c’è qualcosa di magico nel vedere
tanta gente, insieme, rendere tributo alla grande stella che ci tiene in vita,
tutti all’interno del castello Monforte, monumento simbolo e punto altimetrico
dominante a Campobasso.
Organizzata nell’ambito del
Festival dell’Astronomia e dell’Esplorazione, l’osservazione solare di ieri
mattina ha portato pubblico e interesse nel maniero che prende il nome dal
conte Cola di Monforte. Nonostante il sole a intermittenza, ‘catturato’ a
tratti fra le nuvole ballerine, i quattro telescopi messi a disposizione dal
Cisar di Campobasso, attraverso gli esperti invitati, sono stati utilizzati
senza soluzione di continuità da tanti molisani con la passione per il cosmo e
le stelle.
Il professor Gianni Di Mauro e il
dottor Giovanni Lorusso, entrambi ricercatori dell’Osservatorio astronomico dei
Monti Lepini di Gorga, hanno affrontato le tante sfaccettature del gigantesco
tema ‘sole’. Dopo circa due ore di osservazione, sul terrazzo del castello, il
dottor Lorusso ha condotto il folto gruppo presente nella corte interna della
fortezza dove, attraverso una serie di slide, ha trattato diversi argomenti,
tra gli altri i fenomeni legati alla corona solare, alle tempeste solari con
l’emissione di particelle e i radio blackout causati dai disturbi della
ionosfera terrestre.
Introdotti anche i temi del vento solare e degli effetti
collaterali sulla Terra legati al fenomeno delle perturbazioni di varia natura.
A questo aspetto si è collegato l’intervento del professor Di Mauro che ha
affrontato nel tema più ampio dello spettro elettromagnetico e della banda
laser, le specificità del comportamento del raggio laser, dell’uso dello stesso
in medicina, nella balistica delle armi, nell’allineamento dei telescopi a
guida d‘onda laser.
E ancora, l’impiego del laser nelle comunicazioni spaziali
e altro ancora per la soddisfazione di chi, in materia, era a caccia di temi
ancora più particolari da approfondire. Di grande interesse, a conclusione
della mattinata, l’esperimento delle radio comunicazioni attraverso il raggio
laser, quello che usano nei centri spaziali per mantenere i contatti e dare i
comandi alle varie sonde in orbita. Senza l’ausilio di altre tecnologie, Di
Mauro ha trasportato la musica da un luogo all’altro, fino agli altoparlanti
lontani sei metri dal luogo in cui dava il segnale.
Lo spettacolo è stato
particolarmente gradito dai bambini che da quando a Campobasso è in corso il
Festival dell’Astronomia e dell’Esplorazione hanno scoperto la passione per le
stelle e per tutto quello, di grande e di straordinario, che c’è ancora da
capire e conoscere. Per #astrofest15, si è conclusa ieri un’altra settimana di
lavoro condita dal robusto coinvolgimento della gente. L’orologio del Festival
sposta adesso le lancette alle ore notturne per altre osservazioni che,
stavolta, coinvolgeranno alcuni paesi molisani sempre pronti a dare occasioni
di aggregazione a sfondo culturale o scientifico. Si tratta di Ferrazzano e
Oratino che, rispettivamente mercoledì 22 e giovedì 23 aprile, si
trasformeranno in ‘Terrazzo sulle stelle’.
In programma anche l’attesa partecipazione al Festival dei due
osservatori astronomici presenti in regione, quelli di San Pietro Avellana e
Castelmauro.
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