“Il fascino dell’infinitamente piccolo, cercando l’essenza dell’universo”
A seguire osservazione notturna dal Belvedere
Oratino - Giovedì 30 aprile, ore 19.30
sala cantine del ristorante Olmicello e Belvedere
Il Festival dell’Astronomia e dell’Esplorazione irrompe in un
altro paese molisano, un altro borgo tra i più belli d’Italia. Saranno infatti gli
splendidi vicoli e piazze di Oratino a ospitare il prossimo evento inserito nel
cartellone della manifestazione dedicata alle stelle e agli amanti del cosmo.
Giovedì 30 aprile, dalle 19.30,
ci sarà spazio e tempo per immergersi di nuovo nella fisica moderna e
nell’universo accessibile, prima con la conferenza scientifica organizzata con
la collaborazione dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e la presenza
dell’illustre molisano nel mondo – l’ingegnere nucleare campobassano Marco
Oriunno - poi con l’osservazione del cielo stellato a cura di un gruppo di
astrofili che sostengono il Festival con entusiasmo e importanti
strumentazioni.
Una serata che replica, con altri protagonisti e temi, quella
organizzata sabato scorso a Ferrazzano, al Belvedere anche in questo caso, tra
un sorso di buon vino e una sbirciata interessata ai pianeti. Come accaduto a
Ferrazzano, l’organizzazione di #astrofest15 si giova della collaborazione
dell’amministrazione comunale. Il giovane e dinamico sindaco Luca Fatica farà in
modo che, al momento di trasferirsi all’aperto, le luci pubbliche siano spente,
in modo da rendere ancora più apprezzabile l’osservazione e atmosferica la
serata.
Il programma - Dal recente
bosone di Higgs, fino alla caccia alla sfuggente materia oscura e la ricerca di
possibili inattese sorprese. Si intitola “Il
fascino dell’infinitamente piccolo. Cercando l’essenza dell’universo” la
quinta conferenza scientifica organizzata nell’ambito del Festival, che si
svolgerà stavolta nell’accogliente sala delle cantine del ristorante Olmicello,
‘tempio’ del gusto di Oratino. Un tema che prosegue la discussione scientifica
avviata a Campobasso, in piazzetta Palombo, tre settimane fa dai ricercatori
dell’Infn Francesco Conventi ed Elvira Rossi. Anche giovedì si annuncia una
passeggiata virtuale nel mondo dell'infinitamente piccolo per esplorare e
capire i 'mattoni' elementari che costituiscono la materia.
Con un fisico e un ingegnere si cercherà di capire quali sono
le sfide intellettuali e tecnologiche per comprendere lo 'strano' mondo della
fisica delle particelle. Un settore di ricerca pura, teoricamente fine a se
stessa, ma da cui potrebbe mettersi in moto una nuova rivoluzione tecnologica
di portata enorme, qualcosa di analogo alla scoperta un secolo fa di 'inutili'
particelle chiamate elettroni.
Per i molisani tutti, i campobassani in particolare, sarà
anche l’occasione per riabbracciare virtualmente l’ingegnere aerospaziale e
nucleare Marco Oriunno, campobassano
doc ma da anni operativo tra Stanford nella Silicon Valley e Ginevra presso il
Cern. Oriunno sarà in collegamento skype proprio dal noto centro di ricerca
svizzero. Sarà uno dei protagonisti della conferenza sul tema
dell’infinitamente piccolo. Con lui, dalla sala del ristorante di Oratino,
parlerà il fisico Pasquale Di Nezza,
apprezzato ricercatore dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare. Condurrà i
lavori Leonardo De Cosmo, quotato
giornalista di Ansa scienza che ha già partecipato ad altri incontri del
Festival dell’astronomia ‘made in Molise’. Una grande partenza, insomma, prima
di ascendere verso il cielo blu notte, con gli occhi proiettati sulle
costellazioni e sui pianeti. L’appuntamento al Belvedere è subito dopo la
conferenza, intorno alle 21. Ci saranno i telescopi, ma, soprattutto, ci sarà
l’entusiasmo di un Festival che, a dieci giorni dalla sua conclusione, continua
a vivere momenti aggregativi e approfondimenti scientifici di qualità.
BIOGRAFIE OSPITI CONFERENZA
Pasquale Di Nezza Capogruppo
dell’esperimento ALICE-LHC ai Laboratori Nazionali di Frascati dell’Istituto
Nazionale di Fisica Nucleare è esperto
in fisica delle particelle elementari. Ha lavorato presso il laboratorio DESY
di Amburgo, dove ha ricoperto numerosi ruoli di responsabilità’ tra i quali
vice-direttore dell’esperimento internazionale HERMES. E’ stato coordinatore
nazionale della Fisica Nucleare dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare ed è
referee di esperimenti e riviste scientifiche internazionali. Attualmente
lavora nell’esperimento ALICE al CERN dov’e’ group-leader e si occupa dello
studio del Quark Gluon Plasma che rappresenta lo stato dell’Universo
Primordiale. E' autore di oltre 300 pubblicazioni scientifiche, di numerosi
corsi universitari, seminari e relazioni a conferenze internazionali.
Marco Oriunno Di
Campobasso, maturità al Liceo Classico M.Pagano, si trasferisce all’Università di Pisa per la laurea e poi il
dottorato in Ingegneria Aerospaziale. Si occupa da subito di acceleratori e di rivelatori
di particelle, al CERN per undici anni è membro del personale nella Divisione
di Fisica Sperimentale, per la costruzione del Large Hadron Collider e
dell’esperimento CMS, che, assieme all’altro grande esperimento ATLAS, hanno
rivelato il bosone di Higgs. Al CERN è
stato Technical Coordinator dell’esperimento TOTEM, Lead Engineer della Forward
Region di CMS e Project Engineer del Tracker al Silicio di CMS. Da diversi anni
opera professionalmente allo Stanford Linear Accelarator Center in California
come Senior Research Engineer nel dipartimento di Fisica delle Particelle e
Astrofisica, nel quale lavora all’International Linear Collider, un nuovo
concetto di acceleratore lineare di particelle, della lunghezza di 30 km che è in fase di studio
in Giappone dove, Oriunno è Chief Engineer dell’esperimento SID e membro del
Machine–Detector Interface Group. A SLAC lavora inoltre alla progettazione di
esperimenti per la ricerca della Dark Matter come Cryiogenic Dark Matter Search
(CDMS), e Heavy Photon Search (HPS) dove
svolge rispettivamente il ruolo di Chief Engineer e Project Manager.
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