È stata presentata presso la Corte Suprema di
Cassazione la rivista internazionale del diritto canonico fondata nel
1876 dal Cardinale Casimiro Génnari che si si è sempre distinta per
l'impegno posto nell' illustrare i Documenti ufficiali della Santa Sede,
presentare la
Giurisprudenza dei suoi Tribunali, in particolare della Rota
Romana, commentare importanti documenti dei Dicasteri e approfondire la
problematica giuridica e pastorale. . Il Monitor Ecclesiasticus fu protagonista
del vivo dibattito sui delicati temi che nel corso del tempo si imposero in
Italia durante un secolo attraversato da avvenimenti di estrema gravità. La
rivista si è sempre distinta per il suo profilo internazionale e per offrire
contributi in diverse lingue. Il numero 129 presentato oggi, a Roma, è nella
lingua ufficiale in Latino e tradotta in Italiano, Inglese e Spagnolo delle
sentenze in latino dei tribunali apostolici. Ne fu direttore mons.
Emilio Colagiovanni,molisano e Giudice del Tribù Ale della Rota Romana,
apprezzato autore di,numerose opere di dottrina giuridica. Mons Colagiovanni
era un sacerdote dell'Arcidiocesi di Campobasso- Bojano, uno dei tanti figli
illustri del Molise. La diocesi di Campobasso si fa oggi promotrice di un
impegno culturale ben più ampio dei suoi confini grazie anche al
l'interessamento della nipote del Colagiovanni, Pina Lupica. La direzione
editoriale del Monitor Ecclesiasticus è affidata al professore
Patrik Valdrini, Prorettore della Pontificia Università Lateranense, grazie
anche al supporto dei massimi organismi giurisdizionali della ChiesaCattolica:
il Tribunale della Segnatura Apostolica e della Rota Romana.
L'arcivescovo di Campobasso, mons Bregantini, a cui va un notevole merito
perché ha creduto nel progetto di continuità , ha ben interpretato le ansie del
presente e le stimolanti prospettive del futuro. " Le traduzioni, infatti,
sono oggi un pilastro ineccepibile del nostro lavoro verso la realtà mondiale,
cui guardiamo con interesse e coraggio, pur tra tante trepidazioni - nel
l'intervento del presule di Campobasso-.E già a grandi linee il cammino futuro.
penso che la storia, ormai ultracentenario del Monitor Ecclesiasticus abbia
insegnato a tutti quelle due linee portanti: essere fedeli allo spirito degli
inizi, alle radici, che hanno permesso alla rivista di attraversare paludi e
deserti. Ma dall'altra , avere sempre nel cuore quella capacità di innovazione
che rende l'opera capace di un saggio adattamento, per essere fedele ed
accorto strumento di formazione scientifica per sacerdoti, laici, operatori del
diritto, avvocati, tribunali ecclesiastici, famiglie e studiosi in genere"
.
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