venerdì 9 maggio 2014

FESTA DELL’EUROPA, IL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE NIRO

Campobasso 9 maggio 2014

In un momento in cui da più parti viene messa in discussione l’idea stessa di Europa, ritenuta dai più la causa dell’attuale crisi, delle politiche di austerità imposte e del fenomeno, purtroppo dilagante, della disoccupazione, ritengo sia giusto non dimenticare la data del 9 maggio, istituita in ricordo del discorso tenuto a Parigi nel 1950 dall’allora ministro degli Esteri francese, Robert Schumann, in cui lo stesso, parlando per la prima volta di Europa come unione economica, ha avviato il successivo processo d’integrazione.
Negli ultimi anni, infatti, abbiamo assistito a generalizzazioni abusate che hanno contribuito ad addossare all’Unione europea, e alla ratio che ne è alla base, degenerazioni inopportune, nascondendo le vere cause e rallentando la ricerca delle soluzioni adeguate al superamento di questa fase di stallo.
Questa però non può essere una giustificazione tale da far dimenticare ai cittadini i progressi e le conquiste ottenuti soprattutto in termini di pace, sicurezza, integrazione infrastrutturale, commerciale e culturale, in grado di rappresentare leve di sviluppo indiscusse per i Paesi membri.
Credo dunque che sia opportuno continuare a lavorare in questa direzione, riaffermando e rafforzando l’impegno, ciascuno nel proprio campo di responsabilità, ad adottare i valori di pace e di solidarietà su cui si fonda la costruzione comunitaria, così come ogni azione capace di contribuire ad una crescita economica e culturale condivisa ed integrata. D’altronde il Molise ha già fatto e sta continuando a fare molto in questo senso. Come Presidenza, nel campo dell’agricoltura sociale, tra gli ultimi interventi, abbiamo attivato il progetto Ruract, volto alla creazione di una rete europea di città in grado di attuare sinergie sociali, culturali ed economiche al fine di affrontare al meglio le sfide comuni legate alla rivalutazione delle aree rurali mediante lo sviluppo di imprese agricole sociali, quale criterio di sostenibilità e solidarietà”.

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