"ESSERCI SEMPRE"
La Polizia di Stato ha festeggiato il suo 162° Anniversario dalla Fondazione.
Il tema volto a sottolineare l’impegno e la presenza costante dell’Istituzione al fianco dei cittadini.
La celebrazione, improntata anche quest’anno alla massima sobrietà, è iniziata con la deposizione, da parte del Prefetto e del Questore di Campobasso, di una corona di alloro alla lapide della Guardia di P.S. Giulio Rivera, ubicata presso la Scuola E' stato reso così un doveroso omaggio ai tanti Caduti della Polizia di Stato che hanno sacrificato la loro vita nell’adempimento del dovere.
La giornata è poi proseguita con la cerimonia celebrativa, nell’Aula Magna della Scuola Allievi Agenti.
Alla presenza dei poliziotti e delle loro famiglie, dei funzionari, di autorità civili e militari, è stata data lettura del messaggio augurale inviato dal Presidente della Repubblica.
Il Questore di Campobasso, Gian Carlo Pozzo, ha poi salutato gli intervenuti. La cerimonia si è conclusa con la consegna di riconoscimenti per merito e per servizio al personale della Polizia di Stato che si è particolarmente distinto nel corso di operazioni di Polizia.
INTERVENTO SIG. QUESTORE:
Signor Prefetto, Autorità,
Famigliari delle Vittime del Dovere, Personale della Polizia di Stato e
dell’Amministrazione Civile del Ministero dell’Interno in servizio presso le
articolazioni della Pubblica Sicurezza della provincia, famigliari presenti.
E’ con vera soddisfazione che vedo
nuovamente partecipare, a questa celebrazione, i vertici di tutte le
Istituzioni congiuntamente alle quali la Polizia di Stato, sia in qualità di
Amministrazione della Pubblica Sicurezza sia come Forza di Polizia,
quotidianamente opera. Ne abbiamo infatti avvertito fortemente l’assenza, lo
scorso anno, quando esigenze di sobrietà imposero che la ricorrenza si
svolgesse, per così dire, “a porte chiuse”.
Le stesse esigenze, che tuttora
permangono, non hanno fortunatamente determinato che anche quest’anno venisse
effettuata la medesima scelta, consentendoci così di condividere i sentimenti
di orgoglio, per il comune servizio svolto in nome dello Stato a favore della
collettività: sentimenti che, in questa giornata, la Polizia di Stato avverte
in misura ancor più intensa.
L’evento odierno, del resto,
coinvolge per certi versi l’intero “sistema della sicurezza” che, assieme all’Amministrazione
della Pubblica Sicurezza comprende, ciascuno con proprie, specifiche
connotazioni, anche il Prefetto e l’Ufficio Territoriale del Governo, l’Arma
dei Carabinieri, il Corpo della Guardia di Finanza, il Corpo Forestale dello
Stato, la Polizia Penitenziaria e tutti gli altri soggetti che, a vario titolo,
rivestono la qualifica di Ufficiali ed Agenti di Pubblica Sicurezza.
Il coinvolgimento riguarda il Prefetto, il
quale, oltreché essere il rappresentante del Governo nella provincia e dello Stato
nel capoluogo di Regione, è diretta emanazione del Ministero dell’Interno, cui
fa capo anche il Questore. Prefetto e Questore condividono, peraltro, sia pure
con distinte caratteristiche e con ruoli diversi, la gestione dell’Autorità
provinciale di pubblica sicurezza: istituto di raccordo e di snodo di tutto il
“sistema della sicurezza” nella provincia.
Sotto altri aspetti, l’evento
odierno coinvolge:
-
l’Arma dei Carabinieri, che è sì Forza Armata,
ma è anche, ed anzi in modo assorbente, Forza di Polizia con competenze
generali in servizio permanente di pubblica sicurezza;
-
il Corpo della Guardia di Finanza, il Corpo
Forestale dello Stato e la Polizia Penitenziaria: ciascuno Forza di Polizia con una propria
configurazione specialistica ma ciascuno, contemporaneamente, coinvolto nel
concorso nei servizi di ordine e sicurezza pubblica.
Ed a me piace pensare – e sono certo che sia
effettivamente così – che ognuna delle componenti del “sistema della sicurezza”
partecipi a questa ricorrenza non come ospite ma come diretta interessata; con
ciò non intaccando in alcun modo le specifiche tradizioni e gli specifici
ulteriori e diversi ruoli.
Così, nella giornata che ricorda la
fondazione della Polizia Italiana, non si può parlare di sicurezza se non con
riferimento al contributo dell’insieme delle componenti dell’intero “sistema
della sicurezza”.
In tale contesto, con riguardo alla
realtà molisana ed a quella della provincia di Campobasso in particolare,
occorre subito dire che il compito del “sistema sicurezza” è, nella realtà,
molto più impegnativo di quello che, ad una prima valutazione, potrebbe
apparire.
Il nostro territorio infatti, pur
con i suoi problemi, si pone, al confronto della stragrande maggioranza delle
altre realtà della penisola ed alla media nazionale dei dati, con connotazioni
di sicurezza di gran lunga più favorevoli, tanto da convalidare, sia pure in
senso relativo, l’appellativo di “isola felice”, ricorrentemente attribuitogli:
un’isola sulla quale insiste una popolazione dall’indole mite e poco incline
alla delinquenza.
In una cornice come quella
descritta, la responsabilità di evitare la degenerazione appare, per il vero,
ancor più impegnativa di quella riconducibile a chi opera in altre realtà,
nelle quali i relativi “sistemi della sicurezza” si trovano talora a combattere
in campo aperto contro radicati, diversificati e strutturati fenomeni di
illegalità che, in alcuni di tali territori, ambiscono addirittura a
sostituirsi allo Stato.
Se in quelle realtà il contrasto si
traduce in un “corpo a corpo” contro un nemico forte ma palese, nella nostra
placida quotidianità il nemico va, talvolta, dapprima intuito e poi individuato
attraverso una certosina attività di prevenzione: un’attività che, più che “muscoli”, richiede metodico acume e
particolarissima compenetrazione nelle dinamiche di una collettività
psicologicamente indifesa rispetto agli attacchi, evidenti o anche subdoli, di
una illegalità che, se da un lato giunge per la maggior parte dei casi da fuori
regione, dall’altro può scaturire dal suo stesso interno, anche con riguardo a
quelle forme che più sono in grado di minare la integrità del sistema sociale.
Passando in rassegna le specifiche
attività dell’Amministrazione della Pubblica Sicurezza e della Polizia di Stato
considerata nelle sue varie articolazioni presenti nella provincia, la
salvaguardia delle condizioni necessarie all’ordinato svolgersi della vita
della società è perseguita sotto molteplici profili il cui caposaldo è
costituito dalla Questura quale Ufficio provinciale di pubblica sicurezza a cui
si raccordano peraltro, sotto vari aspetti, gli Uffici di Specialità della
Polizia Postale e delle Comunicazioni, della Polizia Stradale e della Polizia
Ferroviaria.
Per quanto riguarda la Questura,
particolare rilievo assumono i due Uffici di livello dirigenziale costituiti
dalla Divisione Anticrimine e dalla Divisione di Polizia Amministrativa e
Sociale, attraverso le quali viene espressa nel modo più evidente l’Autorità
Provinciale di pubblica sicurezza attribuita al Questore. Tali uffici, infatti,
sono preposti all’attività provvedimentale che sfocia nell’applicazione di
pregnanti misure a carattere preventivo. Con riguardo alla Divisione
Anticrimine, in particolare, si tratta di provvedimenti quali l’”avviso orale”,
il divieto di portarsi e permanere in uno o più comuni della provincia,
l’ammonimento dello stalker, il divieto di assistere a manifestazioni sportive,
e numerosi altri, tutti diretti a soggetti in ordine ai quali una approfondita
istruttoria ponga in luce aspetti di pericolosità sociale. Tale attività, che
prende le mosse da autonome valutazioni dell’Ufficio ma anche dalle proposte o
segnalazioni di tutte le Forze di Polizia, riveste speciale delicatezza poiché
incide direttamente sulla sfera degli interessi del destinatario e costituisce
uno strumento di particolare efficacia, orientato ad impedire che vengano posti
in essere comportamenti che incidano negativamente sull’ordine e la sicurezza
pubblica del territorio.
Di pari pregnanza si rivelano, del
resto, i provvedimenti emanati dalla Divisione di Polizia Amministrativa,
Sociale e dell’Immigrazione che incidono su una notevole serie di attività
sottoposte ad autorizzazioni, licenze, nulla osta o permessi che richiedono una
attenta valutazione del soggetto richiedente e delle generali condizioni di
esercizio. Tali provvedimenti riguardano, tutti, contesti sociali che siano
suscettibili di dare luogo a turbative nel caso in cui le attività sottostanti
venissero svolte da soggetti inaffidabili; essi attengono ad una serie di casi
che spaziano dall’acquisto, detenzione e porto di armamento, all’esercizio
dell’attività di orefice, al rilascio dei passaporti, alla temporanea chiusura
di pubblici esercizi passando attraverso numerose altre fattispecie. Alla
stessa Divisione, inoltre, fa capo l’Ufficio Immigrazione per tutta la materia
riguardante gli stranieri ed il rilascio dei relativi titoli di soggiorno.
Anche in questi casi, il vaglio delle singole situazioni si traduce in una
assai incisiva opera di prevenzione a tutela dell’ordinato vivere sociale della
nostra realtà cui del resto partecipano, con le relative informazioni,
specifiche proposte e segnalazioni, in primo luogo l’Arma dei Carabinieri ma,
all’occorrenza, anche le altre Forze di Polizia.
Per il mantenimento dell’ordine e
della sicurezza pubblica, fondamentale si rivela il complesso dei servizi
propri della DIGOS che, oltre a svolgere una assai specifica attività di
polizia giudiziaria - soprattutto nell’ambito
del terrorismo - ha il compito principale di porre in essere una imponente
attività informativa in tutti i settori del consorzio sociale del nostro
territorio e consente all’Ufficio Provinciale di Pubblica Sicurezza di vagliare
aspetti suscettibili di sfociare nell’illegalità e di predisporre, attraverso
l’Ufficio di Gabinetto - punto di raccordo di tutte le articolazioni della
Polizia di Stato e delle altre Forze di Polizia per i servizi di ordine e
sicurezza pubblica, le conseguenti contromisure - ciò, anche con l’importante
concorso informativo dell’Arma dei Carabinieri e, sotto l’aspetto
dell’espletamento dei relativi servizi, anche con quello delle altre Forze di
Polizia.
Se le articolazioni menzionate
esprimono nel modo più evidente l’Amministrazione della pubblica
sicurezza, non meno significativo è
l’apporto delle altre suddivisioni della Questura; centrale si rivela, infatti,
il ruolo svolto dall’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico che
gestisce la Sala Operativa e dal quale promanano le Squadre Volanti, che offrono
ai cittadini la più immediata risposta alle relative esigenze di sicurezza. La
Sala Operativa costituisce poi il punto di sutura di tutto il sistema di
controllo del territorio svolto direttamente dalla Polizia di Stato: un sistema
che si fonda non solo sulle Squadre Volanti della Questura e del Commissariato
di Termoli ma anche sulle proiezioni esterne della Polizia Stradale, della
Polizia Ferroviaria e della Polizia Postale e delle Comunicazioni che
garantiscono la sicurezza di tutte le vie di comunicazione, onde intercettare
ogni espressione di illegalità. Questo dispositivo di controllo del territorio
è poi destinato ad integrarsi con quello
analogo, anche se con caratteristiche diverse, dell’Arma dei Carabinieri, dando
così vita al Piano Coordinato per il Controllo del Territorio che assicura un
rapido intervento in ogni punto della nostra provincia e che prevede anche il
contributo eventuale delle altre Forze di Polizia.
Punta di diamante della attività
investigativa svolta dalla Polizia di Stato è la Squadra Mobile che opera sotto la direzione
della Procura della Repubblica, così connotandosi sotto l’aspetto della
repressione del fenomeno criminoso. Fondamentale si rivela tale attività, che
svolge una funzione di “recupero” per tutto ciò che la Polizia di prevenzione
non è riuscita a contenere nell’alveo della legalità.
Il panorama del generale dispositivo
dell’Amministrazione della pubblica sicurezza nella Provincia non sarebbe
tuttavia completo se non si facesse riferimento al Commissariato di pubblica
sicurezza di Termoli che, come tutti gli analoghi Uffici sul territorio
nazionale, non rappresenta una demoltiplicazione della Questura dalla quale
dipende ma costituisce l’Ufficio dell’Autorità Locale di pubblica sicurezza:
Autorità transitata, in un determinato periodo storico, dalla figura del
Sindaco, di natura politica, a quella “tecnica” del Dirigente del Commissariato
onde meglio gestire le problematiche di ordine e sicurezza pubblica che, al
momento della istituzione del presidio, si presentavano con particolare
intensità e si profilavano di non breve durata.
Ma l’attività operativa di anzi
illustrata non potrebbe dare alcun frutto ove non fossero efficienti le
articolazioni che assicurano la più corretta gestione delle risorse della
Questura e delle Specialità e, in tal senso, non si può non evidenziare
l’apporto dell’Ufficio del Personale, dell’Ufficio Tecnico Logistico,
dell’Ufficio Amministrativo Contabile, dell’Ufficio Sanitario Provinciale e
dell’Ufficio Assistenza Spirituale che curano le risorse umane e quelle
strumentali.
E dà lustro, infine, alla Polizia di
Stato nella nostra provincia, l’Istituto che oggi ci ospita: la Scuola Allievi
Agenti la quale, oltre a svolgere una continua opera di formazione della nuova
linfa della nostra Istituzione, ha avuto l’onore, quest’anno, di essere stata
chiamata a concorrere alla cerimonia celebrativa nazionale e di assicurare,
nella circostanza, la guardia al Quirinale.
Concludo questo intervento
ringraziando tutto il personale della Questura, delle Specialità e della Scuola
per la qualità del lavoro svolto nel corso dell’anno e per quello che ancora
generosamente – per il futuro - offrirà
onde assicurare, alla nostra comunità, le migliori condizioni per vivere
e prosperare.
Un grato riconoscimento va, per lo stesso
motivo, alle Organizzazioni Sindacali di tutto il personale, con riferimento
alle occasioni di riflessione che vengono offerte al fine di migliorare le
condizioni di servizio di tutte le articolazioni della Polizia di Stato e, con
esse, la qualità stessa del servizio.
Infine, rivolgo un pensiero alle nostre
famiglie, insostituibile sostegno, e, tra queste, ai familiari dei nostri
Caduti verso i quali perenne sarà la riconoscenza del personale della Polizia
di Stato. Da ultimo, un deferente saluto alle Sezioni di Campobasso e di
Termoli dell’Associazione Nazionale della Polizia di Stato custodi delle nostre
tradizioni e dei nostri valori.
Viva la Polizia di Stato
Viva l’Italia
Riconoscimenti:
ENCOMIO SOLENNE:
1, Assistente Capo: D’IMPERIO DOMENICO
Evidenziando
elevate capacità professionali, acume investigativo e non comune determinazione
operativa, espletava una complessa operazione di polizia giudiziaria che
consentiva di sgominare un’organizzazione criminale dedita alla commissione di
reati in danno del patrimonio.
Campobasso,30
gennaio 2013
Campobasso,
ENCOMIO:
2, Sostituto Commissario
ORIENTE MARIO
3, Assistente Capo SANTANELLI LUIGI
4, Assistente Capo SULMONA ALFREDO
5, Assistente Capo DURANTE RAFFAELE
6, Assistente Capo VENDITTI FRANCESCO
3, Assistente Capo SANTANELLI LUIGI
4, Assistente Capo SULMONA ALFREDO
5, Assistente Capo DURANTE RAFFAELE
6, Assistente Capo VENDITTI FRANCESCO
Evidenziando
capacità professionali ed acume investigativo, espletavano un’operazione di
polizia giudiziaria che consentiva di sgominare un’organizzazione criminale
dedita alla commissione di reati in danno del patrimonio. Campobasso, 30 gennaio 2013
7, Sovrintendente FLORIO PASQUALINO
8, Assistente Capo DI MAIO GIANLUIGI
8, Assistente Capo DI MAIO GIANLUIGI
Evidenziando
spiccate capacità professionali e determinazione operativa, traevano in salvo
numerose persone rimaste intrappolate all’interno delle proprie vetture a causa
di una bufera di neve. S.S. 87 – Bivio Matrice (Campobasso), 6 febbraio 2012
LODI:
1, Primo Dirigente BUSO Dr. DIEGO
Evidenziando
conoscenza della materia e delle tecniche investigative, dirigeva una indagine
di polizia giudiziaria che assicurava alla giustizia 39 soggetti responsabili
di truffa informatica e violazione della normativa sul diritto d’autore, avendo
messo a punto un nuovo sistema di violazione di sistemi di codificazione di
programmi televisivi a pagamento mai individuato in precedenza. Roma,
luglio/agosto 2010 – novembre 2011
2, Sostituto Commissario ORIENTE MARIO
3, Assistente Capo SANTANELLI LUIGI
4, Assistente Capo SULMONA ALFREDO
5, Assistente Capo DURANTE RAFFAELE
6, Assistente Capo BASILE ANTONIO
7, Assistente Capo VENDITTI FRANCESCO
3, Assistente Capo SANTANELLI LUIGI
4, Assistente Capo SULMONA ALFREDO
5, Assistente Capo DURANTE RAFFAELE
6, Assistente Capo BASILE ANTONIO
7, Assistente Capo VENDITTI FRANCESCO
Svolgevano
un’indagine di P.G. con l’esecuzione di tre ordinanze di custodia cautelare in
carcere nei confronti di altrettante persone, ritenute responsabili di usura ed
estorsione. Davano prova di capacità professionali. Campobasso, 26 giugno 2013
8, Ispettore Superiore GIGLIO MICHELE
9, Sovrintendente FANELLI ALFONSO
9, Sovrintendente FANELLI ALFONSO
Concludevano
una lunga ed articolata attività d’indagine con l’esecuzione di undici
ordinanze di custodia cautelare in carcere nonché di due fermi emessi dall’A.G.
nei confronti di altrettante persone, responsabili di associazione a delinquere
finalizzata alla turbativa d’asta. Campobasso, 2 aprile 2013
10, Ispettore Capo DE LIBERO GIOVANNI
11, Assistente Capo FORTE GIUSEPPE
12, Assistente Capo RUSSO FABIO
11, Assistente Capo FORTE GIUSEPPE
12, Assistente Capo RUSSO FABIO
Evidenziando
lodevoli capacità professionali e determinazione operativa, svolgevano
un’articolata attività che permetteva di porre in salvo numerose persone
rimaste intrappolate all’interno delle proprie autovetture a causa di una
bufera di neve. S.S. 87 bivio Matrice (CB), 6 febbraio 2012
13, Sovrintendente Capo GRIECO GIUSEPPE MICHELE
14, Assistente Capo FANTILLO MICHELE
15, Assistente Capo CANNARSA VINCENZO
16, Assistente Capo MARTINELLI PIERLUIGI
17, Assistente CRISTOFARO DANILO Danilo
14, Assistente Capo FANTILLO MICHELE
15, Assistente Capo CANNARSA VINCENZO
16, Assistente Capo MARTINELLI PIERLUIGI
17, Assistente CRISTOFARO DANILO Danilo
Per
il lodevole impegno profuso in un intervento di polizia giudiziaria che si
concludeva con l’arresto di due persone responsabili dei reati di lesioni e
minacce aggravate in danno di alcuni autotrasportatori che non avevano aderito
al “blocco dei TIR”. Campobasso, 24 gennaio 2011
18, Sovrintendente Capo BAGNATO ALESSANDRO
19, Sovrintendente FERRERO VINCENZO
19, Sovrintendente FERRERO VINCENZO
Evidenziando
lodevole abilità professionale e determinazione operativa, effettuavano un
intervento di soccorso pubblico salvando una donna con intenzioni
suicide.Termoli, 23
giugno 2012
20, Assistente Capo RIVELLINO NICOLA
Dimostrando
spirito di iniziativa e doti di umana solidarietà, effettuava un intervento di
soccorso pubblico a favore di un giovane che aveva tentato il suicidio.
Campobasso, 17
novembre 2013
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