Dal confronto è emerso che il messaggio di questa 48^ Giornata mondiale
delle Comunicazioni Sociali dal tema Comunicazione al servizio di un’autentica
cultura dell’incontro rileva, tra le altre cose, che «La rete digitale può essere un luogo ricco
di umanità, non una rete di fili, ma di persone». E il Papa sembra leggere nella rete il segno di un
dono e di una vocazione dell’umanità ad essere unita, connessa. In un certo
senso, dunque, internet esprime la «profezia» di un mondo nuovo, perché può
offrire maggiori possibilità di incontro e di solidarietà. Proprio qui entra in
gioco la «prossimità»: i media possono aiutarci ad avvertire il senso di
solidarietà e il desiderio di lottare per i diritti umani, risvegliandone la
nostra consapevolezza, contro la logica dello «scarto». Se il Papa parla spesso
di una Chiesa dalle porte aperte, nel suo messaggio per la Giornata Mondiale
delle Comunicazioni, afferma chiaramente che aprire le porte delle chiese,
significa anche aprirle nell’ambiente digitale.
“Abbiamo voluto assegnare il Premio
Paoline Comunicazione e Cultura 2014 a Sua Eccellenza Mons. Giancarlo Maria
Bregantini, Arcivescovo
di Campobasso – Bojano per la sua capacità di «sapersi inserire nel dialogo
con gli uomini e le donne di oggi per comprenderne le attese, i dubbi, le
speranze» condividendo il
senso di solidarietà e il desiderio di lottare per i diritti umani contro la
logica dello «scarto».
Ringraziamo Mons.
Bregantini per il suo prezioso servizio nella Chiesa e per aver accettato di essere
qui con noi oggi.
Consegnando il Premio
esprimo la riconoscenza di tutti i presenti e in modo particolare di tutte le
Figlie di San Paolo del mondo. Grazie Padre Giancarlo e auguri di ogni bene”.
Queste la motivazione
espressa da suor Teresa Braccio,
paolina, nel conferire il premio al vescovo di Campobasso che ha
ringraziato tutti i presenti: “Ringrazio
questo momento di riflessione in questo luogo che è significativo. Il pensiero è
che la relazione risana mentre l’egoismo ci ammazza. Più ti apri più guarisci
te e guarisci gli altri. Questa è la capacità di farsi vicino e prossimo”. Una
chiarezza di idee che è in sintesi della
“media strategy” del testimone del Vangelo che parla agli occhi ed al cuore. “Nello sguardo – ha
concluso Bregantini – nasce l’esclusione o la prossimità! E la prossimità è la
concretezza, la forza storica della preghiera!”.
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