giovedì 8 maggio 2014

153° ANNIVERSARIO DELLA COSTITUZIONE DELL' ESERCITO ITALIANO

Campobasso 8 maggio 2014

Il Comando Militare Esercito “Molise”  ha ricordato il 153° anniversario della costituzione dell'Esercito Italiano con una sobria ed austera cerimonia.

(59 foto) di Luigi CALABRESE


Le attività sono iniziate alle ore 09.00 del mattino con la deposizione di un omaggio floreale dell'Esercito sulla tomba del C.le Magg. Sc. Alessandro DI LISIO, deceduto a FARAH (AFGHANISTAN) il 14 luglio 2009. Il commovente atto d'omaggio ha avuto luogo alla presenza dei famigliari del Caduto, del Col. Giuseppe Maria Giovanni TRICARICO, Comandante Militare Regionale Esercito "MOLISE", del Cappellano Militare Capo Don Claudio RECCHIUTI e di una rappresentanza di Ufficiali e Sottufficiali dello stesso CME.
Alle ore 10.30, all'interno della Caserma "Gen. Gabriele PEPE", sede del  Comando, è stata poi data lettura dei messaggi inviati dalle Superiori Autorità, dell'Ordine del Giorno all'Esercito del Capo di STATO MAGGIORE DELL'ESERCITO, Gen. C.A. Claudio GRAZIANO cui ha fatto seguito l'allocuzione del Col. TRICARICO. Successivamente, il Ten. Col. Emilio TIRONE ed il Prof. Lorenzo SCILLITANI, docente di Filosofia del Diritto presso l'Università degli Studi del MOLISE, hanno condotto una conferenza a carattere storico sul Centenario della Prima Guerra Mondiale. 
All'evento hanno presenziato, tra gli altri, le massime Autorità militari e civili della Regione e delle Province molisane e i Rappresentanti delle Associazioni Combattentistiche e d'Arma. Per l'occasione, è stata allestita una mostra di uniformi storiche e di fotografie "a tema", con immagini che evidenziano la storia e le attività svolte dall'Esercito. 
Era presente anche uno stand infopromozionale, presso il quale personale qualificato dello stesso CME "MOLISE" ha fornito tutte le informazioni sulle opportunità professionali offerte dalla Forza Armata ai giovani studenti che hanno mostrato interesse per la carriera militare nell'Esercito.


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Dopo la proclamazione del Regno d'Italia occorreva dare al nuovo, giovane, Stato anche un Esercito unitario. Il 4 maggio 1861 un provvedimento del Ministro della Guerra Manfredo Fanti decretava la fine dell'Armata Sarda e  contemporaneamente la nascita dell' Esercito Italiano. La breve e semplice nota Ministeriale, la n. 76, così recitava: 
“Vista la legge in data 17 marzo 1861, colla quale S.M. ha assunto il titolo di Re d' Italia, il sottoscritto rende noto a tutte le Autorità, Corpi ed Uffici militari che d' ora in poi il Regio Esercito dovrà prendere il nome di Esercito Italiano, rimanendo abolita l' antica denominazione di Armata Sarda.” 
Firmato Manfredo FANTI, Ministro della Guerra.

Nei successivi 18 mesi l'Esercito Italiano, a seguito della confluenza dei vari Eserciti risorgimentali presenti nella penisola, poteva contare 6 Reggimenti di Granatieri, 62 di Fanteria, 36 Battaglioni di Bersaglieri, 17 Reggimenti di Cavalleria, 9 di Artiglieria, 2 del Genio 3 del Treno e 12 Compagnie di Amministrazione.
Ma la storia del nostro Esercito ha radici molto più lontane; infatti il 18 aprile 1659 il duca Carlo Emanuele II di Savoia, volendo disporre di militari addestrati e pronti all' impiego, indisse un bando per il reclutamento di 1200 uomini da inquadrare in un reggimento detto “delle Guardie”. Questo evento segnò il passaggio dalle milizie di ventura alle unità permanenti, organismi propri dello Stato.
Il Reggimento delle Guardie fu dunque il primo reparto permanente d'Europa, precursore dell'attuale Esercito di professione. 

Da quell'ormai lontano 4 maggio, la Forza Armata è stata indiscussa protagonista del processo di edificazione della storia nazionale, contribuendo in maniera significativa ed a tratti determinante all'affermarsi degli ideali di libertà e democrazia, che costituiscono patrimonio irrinunciabile di ogni moderna società civile.


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