venerdì 17 febbraio 2012

ZUCCHERIFICIO del MOLISE INTERROGAZIONE PARLAMENTARE DEGLI ON. DI PIETRO E DI GIUSEPPE.

Campobasso 17 febbraio 2012




ON. DI PIETRO E DI GIUSEPPE
Interrogazione parlamentare 

LO ZUCCHERIFICIO Del MOLISE
CRITERI TRASPARENTI PER PARTECIPAZIONE AZIONARIA “


 “Servono criteri trasparenti ad evidenza pubblica affinché la partecipazione azionaria nella società Zuccherificio del Molise venga acquisita da soggetti competenti e affidabili. Pertanto, il governo deve porre in essere, quanto prima, iniziative che vadano in questa direzione”. Lo chiedono, in un’interrogazione Parlamentare il presidente dell’Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, e la deputata IdV, Anita Di Giuseppe, al ministro dello sviluppo economico, Corrado Passera. “Lo Zuccherificio di Termoli, che rappresenta un’importante risorsa occupazionale non solo per la Regione Molise, negli ultimi anni, ha subito una forte crisi, tanto da legare la sua sopravvivenza alle politiche di aiuti messe in atto dalla Comunità Europea e dallo Stato. Il capitale della società è misto pubblico-privato e la Giunta regionale, in passato, ha delegato il controllo della governance a un socio privato, individuato però al di fuori di qualsiasi procedura di selezione sulla professionalità e sulla solidità industriale, patrimoniale, finanziaria, come richiesto dalla legge. Alla ricapitalizzazione per sventare il fallimento dell’azienda ha aderito, per il momento, solo il socio pubblico, ovvero la Regione Molise che ha anche potere decisionale. Ma la Regione non ha, a tutt’oggi, un piano immediato né tantomeno le idee chiare sul numero di ettari che verranno seminati, la durata della campagna, il numero di produttori di bietola sui cui fare affidamento. Inoltre, l'analisi dei bilanci dello Zuccherificio relativi al triennio 2008-2010 evidenzia l'andamento dell’azienda in palese disequilibrio economico e finanziario. La strategia messa a punto dall’Esecutivo regionale, a fronte dell’ingente mole di capitale pubblico investito nello Zuccherificio del Molise, ha dimostrato il suo fallimento nella prospettiva di rilancio del settore alimentare. Perciò chiediamo al ministro Passera quali iniziative intenda assumere, nell’ambito delle proprie competenze, per risolvere tale problema”. 

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