CONSUNTIVO DELL’ATTIVITÀ OPERATIVA
DEL COMANDO REGIONALE MOLISE
DELLA
GUARDIA DI FINANZA NEL 2011.
In calce le foto di Luigi Calabrese.
Garantire l’equità fiscale è oggi la priorità dell’attività del Corpo della Guardia di Finanza. Ogni anno infatti, a causa dell’evasione, miliardi di euro anziché finire nelle casse dello Stato, restano indebitamente nelle tasche degli evasori .
In calce le foto di Luigi Calabrese.
Garantire l’equità fiscale è oggi la priorità dell’attività del Corpo della Guardia di Finanza. Ogni anno infatti, a causa dell’evasione, miliardi di euro anziché finire nelle casse dello Stato, restano indebitamente nelle tasche degli evasori .
Evasione fiscale è ogni comportamento in contrasto con il
dovere di contribuzione fissato dalla Carta Costituzionale e significa agire al
di fuori di un perimetro di regole che hanno quale unica finalità quella di
garantire il benessere e la crescita del Paese.
Così ad esempio, evade chi non fa gli scontrini o non
fattura le prestazioni rese o, ancora, chi, alla fine dell’anno, non dichiara tutti i guadagni conseguiti; allo
stesso modo, sono evasori tanto coloro che operano in maniera del tutto
sconosciuta al fisco quanto i soggetti che, furbescamente e fittiziamente, si
dichiarano residenti in Paesi Esteri.
Tutti questi comportamenti costituiscono un grave freno al
progresso sociale ed economico del Paese: ogni euro evaso corrisponde ad un
euro in meno da destinare ai servizi pubblici essenziali, quali salute,
istruzione, assistenza sociale ecc…. nonché alla modernizzazione ed al rinnovamento
dell’apparato produttivo.
I più gravi comportamenti di evasione possono poi
costituire reato, puniti con multe salate o addirittura il carcere. Perché
frodare il fisco è rubare alla collettività.
L’impegno a far rispettare le regole e, in questo contesto,
a garantire l’equità fiscale, costituisce una priorità assoluta, una missione
rispetto alla quale la Guardia
di Finanza, da sempre, è in prima linea.
Le misure operative che quotidianamente vengono messe in campo
dai Reparti del Corpo sono numerose e diversificate: dai controlli più veloci e
snelli, come quelli sulla regolare emissione dei documenti fiscali, che tanto
interesse hanno oggi suscitato negli organi di informazione, alle attività ispettive più complesse, quali
le verifiche fiscali ed i controlli.
T U T E L
A E N T R A T E:
Con specifico riguardo al SETTORE TRIBUTARIO, di seguito si riportano i risultati conseguiti
dai Reparti dipendenti dal Comando Regionale Molise nell’anno 2011.
Sono state eseguite nr.
194 VERIFICHE e nr. 700 CONTROLLI per un totale di 894 soggetti economici ispezionati. Si
tratta di soggetti nei cui confronti sono emersi elementi di pericolosità
fiscale tali da rendere necessaria l’ispezione.
Sono stati segnalati per il recupero a
tassazione oltre 93 milioni di euro
tra elementi positivi di reddito non dichiarati e costi indeducibili,
nonché constatate violazioni all’I.V.A.
per 18 milioni di euro.
Oltre a questi soggetti una
particolare attenzione è stata riservata alla prevenzione e repressione
dell’economia sommersa, settore nel quale sono state effettuate nr. 62 verifiche nei confronti di nr. 51 evasori
totali, (soggetti che pur operando
regolarmente non presentano le dichiarazioni obbligatorie ai fini iva e ii.dd.
e pertanto risultano “sconosciuti al
fisco”, anche se per una sola annualità) e nr. 11 paratotali, (soggetti che omettono di indicare in
dichiarazione più del 50% del reddito imponibile), per una base imponibile sottratta a
tassazione di quasi 44,5 milioni di euro
cui si deve aggiungere la somma di circa 13
milioni di euro per violazioni all’IVA.
Particolarmente efficace ai
fini della ricostruzione della reale capacità contributiva delle suddette
tipologie di evasori è senz’altro lo strumento delle indagini finanziarie, che
consente di acquisire dagli operatori
del settore (Banche, Poste , Intermediari
finanziari, Assicurazioni etc) i
dati concernenti i flussi finanziari riconducibili ai contribuenti verificati.
Sono state segnalati all’A.G.,
inoltre, nr. 29 soggetti
responsabili di reati tributari ai sensi del decreto legislativo nr. 74/2000,
nonché avanzate, a cura dei Reparti dipendenti, nr. 8 proposte di sequestro
“per equivalente”, finalizzate cioè a garantire il credito erariale mediante la
confisca obbligatoria dei valori corrispondenti alle imposte evase, per un
importo totale di oltre 6 milioni di
euro.
L’attività tesa alla lotta al “Sommerso da lavoro” ha permesso di
scoprire nr. 102 lavoratori in nero e/o
irregolari. La Guardia di Finanza è particolarmente attenta ed attiva nella lotta al lavoro nero. Il perché è facilmente
intuibile: tale fenomeno, particolarmente
grave e ancora profondamente radicato in tutto il territorio nazionale, difficilmente si presenta isolato in quanto
nella maggior parte dei casi risulta connesso ad altre manifestazioni di
illegalità che vanno dall’evasione contributiva, posta in essere dai datori di lavoro che non versano
i contributi previdenziali ed assistenziali spettanti al lavoratore, allo
sfruttamento dell’immigrazione clandestina, alle frodi in danno del sistema
previdenziale, alla produzione e commercio di merce contraffatta.
Nel corso del 2011, al fine di rafforzare la
lotta nello specifico comparto operativo, in virtù di accordi di collaborazione
intrapresi a livello centrale con il Ministero del Lavoro e delle Politiche
Sociali, sono state altresì definite
specifiche modalità di raccordo operativo tra i Comandi Provinciali del Corpo e
le Direzioni Provinciali del Lavoro tese a favorire la comunicazione di fatti
inerenti possibili illeciti localmente rilevanti.
Nel settore dei CONTROLLI STRUMENTALI finalizzati all’individuazione di altre forme
di evasione, sono stati effettuati nr.
5.094 interventi in materia di “SCONTRINO e RICEVUTA FISCALE” ed
accertate nr. 795 violazioni, inerenti la mancata emissione
del documento fiscale o l’emissione dello stesso con indicazione di un
corrispettivo inferiore.
Tali interventi, spesso eseguiti in contemporanea con altre
attività di istituto quali il contrasto della commercializzazione di prodotti
contraffatti o non sicuri o l’individuazione di eventuali lavoratori in nero
o irregolari, sono realizzati da tutti i Reparti territoriali per assicurare
un uniforme ed efficace controllo
economico del territorio, evitando in tal modo
sacche di impunità nei rispettivi contesti territoriali.
Nel comparto in argomento sono stati eseguiti, a cura dei
reparti territoriali, anche nr. 193
controlli in materia di capacità contributiva (C.I.C.), finalizzati alla
rilevazione dei dati relativi alle più significative manifestazioni di consumi
e/o reinvestimenti di ricchezze. Tale rilevazione sul campo degli elementi
significativi di capacità contributiva è inerente al possesso ed all’utilizzo
di beni espressivi di alto tenore di vita quali ad esempio autovetture di
lusso, aeromobili, imbarcazioni da diporto, cavalli da corsa etc..
·
Il
Nucleo di Polizia Tributaria di Campobasso ha condotto un’articolata attività
di polizia tributaria e giudiziaria nei confronti di un’azienda di medie
dimensioni operante nel settore del commercio degli
autoveicoli. Il servizio ha consentito
di individuare un vasto sistema di frode all’IVA, c.d. “frode carosello”, che
ha visto coinvolti, oltre alla società verificata, numerosi altri soggetti
compiacenti, alcuni dei quali “esterovestiti”, che grazie all’utilizzo di
fatture false, avevano posto in essere fittizie esportazioni di vetture verso
la Repubblica di San Marino ed altri Paesi Comunitari e successive altrettanto
false importazioni, al fine di ottenere indebiti vantaggi fiscali e di mercato.
L’indagine si è conclusa con la constatazione IVA evasa per circa 3 milioni di
euro, la denunzia all’Autorità Giudiziaria di nr. 28 soggetti, la scoperta di
nr. 18 evasori totali e con 25 segnalazioni inviate ad altri Reparti del Corpo
per oltre 90 milioni di euro di redditi imponibili sottratti a tassazione;
·
Una
ulteriore attività di polizia tributaria è stata eseguita dal suddetto Reparto
con l’effettuazione di due contestuali verifiche fiscali nei confronti di
altrettante società cooperative operanti nel settore agricolo/ortofrutticolo.
Le investigazioni poste in essere hanno consentito di accertare l’esistenza
solo “cartolare” di una delle due cooperative ispezionate, creata ad arte al
solo fine di consentire agli ideatori della frode, attraverso l’emissione e
l’utilizzo di fatture soggettivamente inesistenti:
-
l’occultamento
di ingente materia imponibile sia ai fini delle imposte dirette che dell’IVA;
-
di
porre le basi, grazie alle fatture “gonfiate”, per ottenere maggiori contributi
per gli investimenti volti al miglioramento ed alla salvaguardia della qualità
dei prodotti agricoli.
Le citate verifiche fiscali hanno portato alla constatazione complessiva
di oltre 27 milioni di euro di costi indeducibili e di un’IVA evasa di 1
milione di euro, nonché alla denunzia all’Autorità giudiziaria di due soggetti
responsabili dei reati di emissione ed utilizzo di fatture false;
·
Il
Nucleo di Polizia Tributaria di Isernia ha condotto una verifica fiscale nei
confronti di una società di capitali operante nel settore del commercio di
materiale elettronico, risultata coinvolta in un più vasto sistema di frode
finalizzato all’evasione dell’IVA ed al piazzamento sul mercato di prodotti a
prezzi estremamente concorrenziali. In particolare la società verificata è
risultata essere una società “cartiera” che ha emesso fatture per operazioni
inesistenti per ingenti importi. L’attività operativa, scaturita sulla base di
elementi emersi nel corso di indagini pregresse condotte da altri Reparti del
Corpo, si è concretizzata con la constatazione di un’IVA dovuta pari 1,9
milioni di euro.
TUTELA USCITE
La tutela della Finanza Pubblica, oltre che sul versante
delle entrate avviene attraverso
“l’attività di controllo” delle Uscite di Bilancio Nazionale, Locale e Comunitario.
Infatti l’attività del
Corpo tende a prevenire e reprimere tutti quei fenomeni che determinano spreco
di risorse pubbliche o peggio ancora, che risorse pubbliche diventino preda di
truffatori o associazioni criminali, salvaguardando così le politiche di
sostegno alle imprese e alle famiglie.
In particolare l’intervento della Guardia di Finanza, quale
Polizia Economica e Finanziaria, è finalizzato
sia a controllare che i soggetti percettori degli incentivi alle
attività produttive siano effettivamente in possesso dei requisiti previsti per
l’assegnazione delle somme pubbliche, verificando altresì l’effettività dei
costi rendicontati, sia a verificare l’efficiente e corretta gestione del
sistema sanitario nazionale, contrastando in particolare ogni forma di spreco, inefficienza, abuso o distrazione
di somme per interessi privati.
Anche con riferimento ai danni erariali, la
Guardia di Finanza riveste un ruolo primario; costante e
proficua è la collaborazione fornita alla Corte dei Conti attraverso
l’esecuzione di ispezioni e accertamenti nei confronti delle Pubbliche
Amministrazioni e dei beneficiari di finanziamenti a destinazione controllata.
Durante il 2011
nel settore del CONTROLLO DELLA SPESA PUBBLICA sono stati effettuati nr.16 interventi con la verbalizzazione
di nr. 21 soggetti, dei quali nr. 19
denunciati a piede libero, nonché individuati circa 490.000 di euro di contributi pubblici illecitamente richiesti ed
in parte già percepiti. Inoltre sono stati deferiti alla Procura competente nr. 4 soggetti responsabili di truffa
aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche in materia di spesa
sanitaria pari a 734.000 euro.
Con riferimento all’attività svolta in collaborazione con la Corte dei Conti, invece, sono
stati accertati circa 3 milioni di euro
di danni erariali con la segnalazione alla citata Magistratura contabile di
nr. 38 soggetti.
·
Il
Nucleo Polizia Tributaria di Campobasso ha eseguito un’attività nel settore
della spesa sanitaria, nei confronti di alcuni presidi riabilitativi privati
operanti nel Molise. Le indagini eseguite hanno consentito di individuare che i
centri riabilitativi coinvolti erano tutti riconducibili ad un unico soggetto
che, utilizzando false fatture, avvalendosi della complicità di altre persone
nonché del comportamento omissivo di un funzionario pubblico aveva ottenuto, in
danno dell’Azienda Sanitaria Regionale, indebite erogazioni pubbliche pari a
734.000 euro.
Il servizio si è concluso con la
denunzia all’Autorità Giudiziaria di 4 soggetti responsabili, a vario titolo,
di truffa aggravata ai danni dello Stato, indebite percezioni di fondi pubblici
ed abuso d’ufficio.
·
Sempre
a cura del citato Nucleo Polizia Tributaria di Campobasso sono stati effettuati
accertamenti istruttori che hanno consentito di individuare gravi irregolarità
nel conferimento di alcune consulenze esterne ad opera di un importante Ente
regionale, nonché violazioni concernenti la legislazione che prevede la pubblicazione
di tali incarichi sul sito web del suddetto Ente. Gli accertamenti posti in
essere si sono concretizzati con la segnalazione alla Procura Regionale della
Corte dei Conti nr. 3 soggetti responsabili di aver cagionato un danno erariale
complessivo di quasi 1 milione di euro;
·
lo
stesso Nucleo Polizia Tributaria ha eseguito specifici approfondimenti nei
confronti di una società di capitali con sede legale in Lombardia ed
amministrativa nel Molise che, in passato, era stata oggetto di indagini ad
opera di altro Reparto in quando aveva indebitamente beneficiato di contributi
pubblici ex legge 488/92. L’attività svolta ha consentito di quantificare e
segnalare all’A.G. contabile competente un danno erariale pari a 1,4 milioni di
euro;
·
l’ulteriore
attività esperita dal suddetto Reparto nei confronti di due alti Dirigenti di
un importante Ente regionale ha
consentito di individuare due fattispecie causative di danno erariale a danno
dell’ente stesso. In particolare, sono state riscontrate gravi irregolarità
nella quantificazione e nella corresponsione delle retribuzioni accessorie di
uno dei due funzionari, nonché indebiti rimborsi di indennità di missione
richiesti dall’altro dirigente. Gli accertamenti si sono conclusi con la
segnalazione alla Corte dei Conti dei due soggetti responsabili di aver
cagionato un danno erariale di quasi 190.000 euro.
A L T R I S E T T O R I D’ I N T E R V E N T O
Anche le Fiamme Gialle molisane, nel corso del 2011, hanno mantenuta alta
l’attenzione nei settori sopra ricordati conseguendo i risultati di seguito
indicati.
Il fenomeno dell’illecito TRAFFICO DI SOSTANZE
STUPEFACENTI si conferma anche per il Molise motivo di particolare allarme
sociale, pertanto, è stata ulteriormente intensificata l’attività di contrasto
nello specifico settore sia ad opera del Gruppo Operativo Antidroga di
Campobasso (operazioni “FARAONE”, “GAMBERO ROSSO” e la recente “PAKY’S STORE)
che degli altri Reparti dipendenti.
L’attività operativa complessivamente svolta in ambito
regionale, anche con l’ausilio delle unità cinofile in forza alla locale
Compagnia, ha consentito di conseguire i seguenti risultati:
-
sequestro di 135 gr. di cocaina, 220
gr. di eroina, 5.446 gr. di hashish e marijuana e nr. 395 piante e/o semi di
cannabis indica;
-
verbalizzare nr. 296 soggetti dei
quali nr. 16 in
stato di arresto, nr. 56 denunciati a piede libero e nr. 216 segnalati
all’Autorità Prefettizia per consumo di sostanze stupefacenti.
La funzione di Polizia Giudiziaria delle Fiamme Gialle
molisane è stata orientata alla scoperta di reati a carattere generale ed alla
ricerca dei relativi autori. In tale ambito, sono state svolte numerose
indagini, sia d’iniziativa che su delega dell’Autorità Giudiziaria, che hanno
consentito di verbalizzare nr. 209
soggetti dei quali nr. 3 in stato di arresto e nr. 62 denunziati a piede libero. In
materia di contrasto alla Criminalità Organizzata il “G.I.C.O.” - Gruppo Investigativo sulla Criminalità
Organizzata - del Nucleo PT di Campobasso continua a svolgere un’azione
indirizzata all’individuazione delle possibili infiltrazioni dei sodalizi
criminali nelle varie attività economiche della Regione, con particolare riferimento al fenomeno del riciclaggio di
denaro proveniente da attività illecite e dell’usura.
Nello specifico
comparto si segnala l’attività di polizia giudiziaria condotta dal Gruppo Investigativo sulla Criminalità
Organizzata del Nucleo Pt di Campobasso, denominata “BIS IN IDEM”, che ha
consentito di disarticolare un sodalizio delinquenziale operante nella regione
dedito all’usura, all’estorsione ed al riciclaggio. Tale servizio ha
finalizzato l’esecuzione di nr. 3 provvedimenti restrittivi e di una misura
cautelare di divieto di soggiorno nei confronti di altrettanti soggetti, nonché
il sequestro di un terreno edificabile con annessa costruzione.
Sono state sviluppate, inoltre, nr. 45 segnalazioni di operazioni sospette, inviate dal Nucleo
Speciale di Polizia Valutaria, in relazione a trasferimenti di denaro contante
in violazione al D.Lgs 231/2007 per quasi
2.700.000 euro, per i quali sono stati verbalizzati nr. 18 soggetti.
In materia di TUTELA AMBIENTALE la
costante sorveglianza del territorio, eseguita anche nell’ambito delle altre
attività d’istituto, ha permesso alla dipendente Sezione Operativa Navale di
Termoli di sottoporre a sequestro un’area
di circa 3.600 mq ove erano stati abbandonati rifiuti pericolosi e di
denunziare nr. 1 responsabile.
In tema di repressione della CONTRAFFAZIONE DEI MARCHI E TUTELA DEI
DIRITTI D’AUTORE, i reparti del Corpo hanno eseguito il sequestro di nr. 7.654 articoli di merce contraffatta, la verbalizzazione di nr. 49 soggetti dei quali nr. 27 denunciati all’Autorità Giudiziaria.
Il contrasto alla PIRATERIA
AUDIO-VIDEO-FONOGRAFICA ha consentito di giungere al sequestro di nr. 543 compact disk e altri supporti magnetici, nonché alla
verbalizzazione di nr. 7 soggetti 3 dei quali denunziati a piede libero.
L’attività svolta dal SERVIZIO NAVALE del Corpo in Termoli ha assicurato costantemente la vigilanza in
mare per fini di polizia finanziaria ed ha concorso attivamente ai servizi di
polizia marittima, di assistenza e di segnalazione, nonché a tutela
dell’ambiente e dell’inquinamento lungo le coste. Nello specifico comparto sono
stati eseguiti nr. 70 interventi che
hanno portato alla verbalizzazione di altrettanti soggetti per violazioni al
codice della navigazione e/o alla normativa sulla pesca, consentendo, inoltre,
di sottoporre a sequestro 479 kg. di prodotti ittici.
Nell’anno appena terminato, al servizio di pubblica utilità
“117”
sono pervenute nr. 224 chiamate di
interesse operativo che hanno portato all’esecuzione di nr. 33 interventi, 20
dei quali conclusisi con l’accertamento di violazioni tributarie.
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