giovedì 23 febbraio 2012

Guardia di Finanza. COMANDO REGIONALE MOLISE

Campobasso 23 febbraio 2012



CONSUNTIVO DELL’ATTIVITÀ OPERATIVA 
DEL COMANDO REGIONALE MOLISE
DELLA GUARDIA DI FINANZA NEL 2011.


In calce le foto di Luigi Calabrese.


Garantire l’equità fiscale è oggi la  priorità dell’attività del Corpo della Guardia di Finanza. Ogni anno infatti, a causa dell’evasione, miliardi di euro anziché finire nelle casse dello  Stato, restano indebitamente nelle tasche degli evasori . 
Evasione fiscale è ogni comportamento in contrasto con il dovere di contribuzione fissato dalla Carta Costituzionale e significa agire al di fuori di un perimetro di regole che hanno quale unica finalità quella di garantire il benessere e la crescita del Paese. 
Così ad esempio, evade chi non fa gli scontrini o non fattura le prestazioni rese o, ancora, chi, alla fine dell’anno, non  dichiara tutti i guadagni conseguiti; allo stesso modo, sono evasori tanto coloro che operano in maniera del tutto sconosciuta al fisco quanto i soggetti che, furbescamente e fittiziamente, si dichiarano residenti in Paesi Esteri. 
Tutti questi comportamenti costituiscono un grave freno al progresso sociale ed economico del Paese: ogni euro evaso corrisponde ad un euro in meno da destinare ai servizi pubblici essenziali, quali  salute, istruzione, assistenza sociale ecc…. nonché alla modernizzazione ed al rinnovamento dell’apparato produttivo. 
I più gravi comportamenti di evasione possono poi costituire reato, puniti con multe salate o addirittura il carcere. Perché frodare il fisco è rubare alla collettività. 
L’impegno a far rispettare le regole e, in questo contesto, a garantire l’equità fiscale, costituisce una priorità assoluta, una missione rispetto alla quale la Guardia di Finanza, da sempre, è in prima linea. 
Le misure operative che quotidianamente vengono messe in campo dai Reparti del Corpo sono numerose e diversificate: dai controlli più veloci e snelli, come quelli sulla regolare emissione dei documenti fiscali, che tanto interesse hanno oggi suscitato negli organi di informazione,  alle attività ispettive più complesse, quali le verifiche fiscali ed i controlli. 
T U T E L A    E N T R A T E:
Con specifico riguardo al SETTORE TRIBUTARIO, di seguito si riportano i risultati conseguiti dai Reparti dipendenti dal Comando Regionale Molise nell’anno 2011. 
Sono state eseguite nr. 194 VERIFICHE e nr. 700 CONTROLLI per un totale di  894 soggetti economici ispezionati. Si tratta di soggetti nei cui confronti sono emersi elementi di pericolosità fiscale tali da rendere necessaria l’ispezione.
Sono stati segnalati per il recupero a tassazione oltre 93 milioni di euro tra elementi positivi di reddito non dichiarati e costi indeducibili, nonché  constatate violazioni all’I.V.A. per 18 milioni di euro. 
Oltre a questi soggetti una particolare attenzione è stata riservata alla prevenzione e repressione dell’economia sommersa, settore nel quale sono state effettuate nr. 62 verifiche nei confronti di nr. 51  evasori totali, (soggetti che pur operando regolarmente non presentano le dichiarazioni obbligatorie ai fini iva e ii.dd. e pertanto risultano  “sconosciuti al fisco”, anche se per una sola annualità)    e nr. 11 paratotali,  (soggetti che omettono di indicare in dichiarazione più del 50% del reddito imponibile),  per una base imponibile sottratta a tassazione di quasi 44,5 milioni di euro cui si deve aggiungere la somma di circa 13 milioni di euro per violazioni all’IVA. 
Particolarmente efficace ai fini della ricostruzione della reale capacità contributiva delle suddette tipologie di evasori è senz’altro lo strumento delle indagini finanziarie, che consente  di acquisire dagli operatori del settore (Banche, Poste , Intermediari finanziari, Assicurazioni etc)   i dati concernenti i flussi finanziari riconducibili ai contribuenti verificati. 
Sono state segnalati all’A.G., inoltre, nr. 29 soggetti responsabili di reati tributari ai sensi del decreto legislativo nr. 74/2000, nonché avanzate, a cura dei Reparti dipendenti, nr. 8 proposte di sequestro “per equivalente”, finalizzate cioè a garantire il credito erariale mediante la confisca obbligatoria dei valori corrispondenti alle imposte evase, per un importo totale di oltre 6 milioni di euro. 
L’attività tesa alla lotta al “Sommerso da lavoro” ha permesso di scoprire nr. 102 lavoratori in nero e/o irregolari. La Guardia di Finanza è particolarmente  attenta ed attiva nella  lotta al lavoro nero. Il perché è facilmente intuibile: tale  fenomeno, particolarmente grave e ancora profondamente radicato in tutto il territorio nazionale,  difficilmente si presenta isolato in quanto nella maggior parte dei casi risulta connesso ad altre manifestazioni di illegalità    che vanno   dall’evasione     contributiva, posta in essere dai datori di lavoro che non versano i contributi previdenziali ed assistenziali spettanti al lavoratore, allo sfruttamento dell’immigrazione clandestina, alle frodi in danno del sistema previdenziale, alla produzione e commercio di merce contraffatta. 
Nel corso del 2011, al fine di rafforzare la lotta nello specifico comparto operativo, in virtù di accordi di collaborazione intrapresi a livello centrale con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, sono state  altresì definite specifiche modalità di raccordo operativo tra i Comandi Provinciali del Corpo e le Direzioni Provinciali del Lavoro tese a favorire la comunicazione di fatti inerenti possibili illeciti localmente rilevanti. 
Nel settore dei CONTROLLI STRUMENTALI finalizzati all’individuazione di altre forme di evasione, sono stati effettuati nr. 5.094 interventi in materia di “SCONTRINO e RICEVUTA FISCALE” ed accertate nr. 795 violazioni, inerenti la mancata emissione del documento fiscale o l’emissione dello stesso con indicazione di un corrispettivo inferiore. 
Tali interventi, spesso eseguiti in contemporanea con altre attività di istituto quali il contrasto della commercializzazione di prodotti contraffatti o non sicuri o l’individuazione di eventuali lavoratori in nero o  irregolari, sono realizzati  da tutti i Reparti territoriali per assicurare un uniforme ed  efficace controllo economico del territorio, evitando in tal modo  sacche di impunità nei rispettivi contesti territoriali. 
Nel comparto in argomento sono stati eseguiti, a cura dei reparti territoriali, anche nr. 193 controlli in materia di capacità contributiva (C.I.C.), finalizzati alla rilevazione dei dati relativi alle più significative manifestazioni di consumi e/o reinvestimenti di ricchezze. Tale rilevazione sul campo degli elementi significativi di capacità contributiva è inerente al possesso ed all’utilizzo di beni espressivi di alto tenore di vita quali ad esempio autovetture di lusso, aeromobili, imbarcazioni da diporto, cavalli da corsa etc.. 
·        Il Nucleo di Polizia Tributaria di Campobasso ha condotto un’articolata attività di polizia tributaria e giudiziaria nei confronti di un’azienda di medie dimensioni operante nel settore del commercio degli autoveicoli.  Il servizio ha consentito di individuare un vasto sistema di frode all’IVA, c.d. “frode carosello”, che ha visto coinvolti, oltre alla società verificata, numerosi altri soggetti compiacenti, alcuni dei quali “esterovestiti”, che grazie all’utilizzo di fatture false, avevano posto in essere fittizie esportazioni di vetture verso la Repubblica di San Marino ed altri Paesi Comunitari e successive altrettanto false importazioni, al fine di ottenere indebiti vantaggi fiscali e di mercato. L’indagine si è conclusa con la constatazione IVA evasa per circa 3 milioni di euro, la denunzia all’Autorità Giudiziaria di nr. 28 soggetti, la scoperta di nr. 18 evasori totali e con 25 segnalazioni inviate ad altri Reparti del Corpo per oltre 90 milioni di euro di redditi imponibili sottratti a tassazione; 
·        Una ulteriore attività di polizia tributaria è stata eseguita dal suddetto Reparto con l’effettuazione di due contestuali verifiche fiscali nei confronti di altrettante società cooperative operanti nel settore agricolo/ortofrutticolo. Le investigazioni poste in essere hanno consentito di accertare l’esistenza solo “cartolare” di una delle due cooperative ispezionate, creata ad arte al solo fine di consentire agli ideatori della frode, attraverso l’emissione e l’utilizzo di fatture soggettivamente inesistenti:
-       l’occultamento di ingente materia imponibile sia ai fini delle imposte dirette che dell’IVA;
-       di porre le basi, grazie alle fatture “gonfiate”, per ottenere maggiori contributi per gli investimenti volti al miglioramento ed alla salvaguardia della qualità dei prodotti agricoli.
Le citate verifiche fiscali  hanno portato alla constatazione complessiva di oltre 27 milioni di euro di costi indeducibili e di un’IVA evasa di 1 milione di euro, nonché alla denunzia all’Autorità giudiziaria di due soggetti responsabili dei reati di emissione ed utilizzo di fatture false; 
·        Il Nucleo di Polizia Tributaria di Isernia ha condotto una verifica fiscale nei confronti di una società di capitali operante nel settore del commercio di materiale elettronico, risultata coinvolta in un più vasto sistema di frode finalizzato all’evasione dell’IVA ed al piazzamento sul mercato di prodotti a prezzi estremamente concorrenziali. In particolare la società verificata è risultata essere una società “cartiera” che ha emesso fatture per operazioni inesistenti per ingenti importi. L’attività operativa, scaturita sulla base di elementi emersi nel corso di indagini pregresse condotte da altri Reparti del Corpo, si è concretizzata con la constatazione di un’IVA dovuta pari 1,9 milioni di euro. 
TUTELA USCITE 
La tutela della Finanza Pubblica, oltre che sul versante delle entrate avviene attraverso “l’attività di controllo” delle Uscite di Bilancio Nazionale,  Locale e Comunitario. 
Infatti l’attività del Corpo tende a prevenire e reprimere tutti quei fenomeni che determinano spreco di risorse pubbliche o peggio ancora, che risorse pubbliche diventino preda di truffatori o associazioni criminali, salvaguardando così le politiche di sostegno alle imprese e alle famiglie. 
In particolare l’intervento della Guardia di Finanza, quale Polizia Economica e Finanziaria, è finalizzato  sia a controllare che i soggetti percettori degli incentivi alle attività produttive siano effettivamente in possesso dei requisiti previsti per l’assegnazione delle somme pubbliche, verificando altresì l’effettività dei costi rendicontati, sia a verificare l’efficiente e corretta gestione del sistema sanitario nazionale, contrastando in particolare ogni forma di spreco, inefficienza, abuso o distrazione di somme per interessi privati. 
Anche con riferimento ai danni erariali, la Guardia di Finanza riveste un ruolo primario; costante e proficua è la collaborazione fornita alla Corte dei Conti attraverso l’esecuzione di ispezioni e accertamenti nei confronti delle Pubbliche Amministrazioni e dei beneficiari di finanziamenti a destinazione controllata. 
Durante il 2011 nel settore del CONTROLLO DELLA SPESA PUBBLICA sono stati effettuati nr.16 interventi con la verbalizzazione di nr. 21 soggetti, dei quali nr. 19 denunciati a piede libero, nonché individuati circa 490.000 di euro di contributi pubblici illecitamente richiesti ed in parte già percepiti. Inoltre sono stati deferiti alla Procura competente nr. 4 soggetti responsabili di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche in materia di spesa sanitaria pari a 734.000 euro. 
Con riferimento all’attività svolta in collaborazione con la Corte dei Conti, invece, sono stati accertati circa 3 milioni di euro di danni erariali con la segnalazione alla citata Magistratura contabile di nr. 38 soggetti. 
·        Il Nucleo Polizia Tributaria di Campobasso ha eseguito un’attività nel settore della spesa sanitaria, nei confronti di alcuni presidi riabilitativi privati operanti nel Molise. Le indagini eseguite hanno consentito di individuare che i centri riabilitativi coinvolti erano tutti riconducibili ad un unico soggetto che, utilizzando false fatture, avvalendosi della complicità di altre persone nonché del comportamento omissivo di un funzionario pubblico aveva ottenuto, in danno dell’Azienda Sanitaria Regionale, indebite erogazioni pubbliche pari a 734.000 euro.
Il servizio si è concluso con la denunzia all’Autorità Giudiziaria di 4 soggetti responsabili, a vario titolo, di truffa aggravata ai danni dello Stato, indebite percezioni di fondi pubblici ed abuso d’ufficio. 
·        Sempre a cura del citato Nucleo Polizia Tributaria di Campobasso sono stati effettuati accertamenti istruttori che hanno consentito di individuare gravi irregolarità nel conferimento di alcune consulenze esterne ad opera di un importante Ente regionale, nonché violazioni concernenti la legislazione che prevede la pubblicazione di tali incarichi sul sito web del suddetto Ente. Gli accertamenti posti in essere si sono concretizzati con la segnalazione alla Procura Regionale della Corte dei Conti nr. 3 soggetti responsabili di aver cagionato un danno erariale complessivo di quasi 1 milione di euro; 
·        lo stesso Nucleo Polizia Tributaria ha eseguito specifici approfondimenti nei confronti di una società di capitali con sede legale in Lombardia ed amministrativa nel Molise che, in passato, era stata oggetto di indagini ad opera di altro Reparto in quando aveva indebitamente beneficiato di contributi pubblici ex legge 488/92. L’attività svolta ha consentito di quantificare e segnalare all’A.G. contabile competente un danno erariale pari a 1,4 milioni di euro;  
·        l’ulteriore attività esperita dal suddetto Reparto nei confronti di due alti Dirigenti di un importante Ente regionale  ha consentito di individuare due fattispecie causative di danno erariale a danno dell’ente stesso. In particolare, sono state riscontrate gravi irregolarità nella quantificazione e nella corresponsione delle retribuzioni accessorie di uno dei due funzionari, nonché indebiti rimborsi di indennità di missione richiesti dall’altro dirigente. Gli accertamenti si sono conclusi con la segnalazione alla Corte dei Conti dei due soggetti responsabili di aver cagionato un danno erariale di quasi 190.000 euro.

A L T R I   S E T T O R I   D’ I N T E R V E N T O 

La Guardia di Finanza, quale Polizia Economica e Finanziaria oltre a tutelare gli interessi erariali sopra descritti, rivolge la propria attenzione anche agli altri importantissimi comparti operativi d’interesse istituzionale, quali la lotta ai traffici illeciti, la tutela del mercato dei beni, dei servizi e dei capitali, il contrasto alla criminalità comune ed organizzata. 
Anche le Fiamme Gialle molisane, nel corso del 2011, hanno mantenuta alta l’attenzione nei settori sopra ricordati conseguendo i risultati di seguito indicati. 
Il fenomeno dell’illecito TRAFFICO DI SOSTANZE STUPEFACENTI si conferma anche per il Molise motivo di particolare allarme sociale, pertanto, è stata ulteriormente intensificata l’attività di contrasto nello specifico settore sia ad opera del Gruppo Operativo Antidroga di Campobasso (operazioni “FARAONE”, “GAMBERO ROSSO” e la recente “PAKY’S STORE) che degli altri Reparti dipendenti. 
L’attività operativa complessivamente svolta in ambito regionale, anche con l’ausilio delle unità cinofile in forza alla locale Compagnia, ha consentito di conseguire i seguenti risultati: 
-       sequestro di 135 gr. di cocaina, 220 gr. di eroina, 5.446 gr. di hashish e marijuana e nr. 395 piante e/o semi di cannabis indica; 
-       verbalizzare nr. 296 soggetti dei quali nr. 16 in stato di arresto, nr. 56 denunciati a piede libero e nr. 216 segnalati all’Autorità Prefettizia per consumo di sostanze stupefacenti. 
La funzione di Polizia Giudiziaria delle Fiamme Gialle molisane è stata orientata alla scoperta di reati a carattere generale ed alla ricerca dei relativi autori. In tale ambito, sono state svolte numerose indagini, sia d’iniziativa che su delega dell’Autorità Giudiziaria, che hanno consentito di verbalizzare nr. 209 soggetti dei quali nr. 3 in stato di arresto e nr. 62 denunziati a piede libero. In materia di contrasto alla Criminalità Organizzata il “G.I.C.O.” - Gruppo Investigativo sulla Criminalità Organizzata - del Nucleo PT di Campobasso continua a svolgere un’azione indirizzata all’individuazione delle possibili infiltrazioni dei sodalizi criminali nelle varie attività economiche della Regione, con particolare riferimento al fenomeno del riciclaggio di denaro proveniente da attività illecite e dell’usura.
Nello specifico comparto si segnala l’attività di polizia giudiziaria condotta dal  Gruppo Investigativo sulla Criminalità Organizzata del Nucleo Pt di Campobasso, denominata “BIS IN IDEM”, che ha consentito di disarticolare un sodalizio delinquenziale operante nella regione dedito all’usura, all’estorsione ed al riciclaggio. Tale servizio ha finalizzato l’esecuzione di nr. 3 provvedimenti restrittivi e di una misura cautelare di divieto di soggiorno nei confronti di altrettanti soggetti, nonché il sequestro di un terreno edificabile con annessa costruzione. 
Sono state sviluppate, inoltre, nr. 45 segnalazioni di operazioni sospette, inviate dal Nucleo Speciale di Polizia Valutaria, in relazione a trasferimenti di denaro contante in violazione al D.Lgs 231/2007 per quasi 2.700.000 euro, per i quali sono stati verbalizzati nr. 18 soggetti. 
In materia di TUTELA AMBIENTALE la costante sorveglianza del territorio, eseguita anche nell’ambito delle altre attività d’istituto, ha permesso alla dipendente Sezione Operativa Navale di Termoli di sottoporre a sequestro un’area di circa 3.600 mq ove erano stati abbandonati rifiuti pericolosi e di denunziare nr. 1 responsabile. 
In tema di repressione della CONTRAFFAZIONE DEI MARCHI E TUTELA DEI  DIRITTI D’AUTORE, i reparti del Corpo hanno eseguito il  sequestro di nr. 7.654 articoli di merce contraffatta, la verbalizzazione di nr. 49 soggetti dei quali nr. 27 denunciati all’Autorità Giudiziaria. 
Il contrasto alla PIRATERIA AUDIO-VIDEO-FONOGRAFICA ha consentito di giungere al sequestro di nr. 543 compact disk e altri supporti magnetici, nonché alla verbalizzazione di nr. 7 soggetti 3 dei quali denunziati a piede libero. 
L’attività svolta dal SERVIZIO NAVALE del Corpo in Termoli  ha assicurato costantemente la vigilanza in mare per fini di polizia finanziaria ed ha concorso attivamente ai servizi di polizia marittima, di assistenza e di segnalazione, nonché a tutela dell’ambiente e dell’inquinamento lungo le coste. Nello specifico comparto sono stati eseguiti nr. 70 interventi che hanno portato alla verbalizzazione di altrettanti soggetti per violazioni al codice della navigazione e/o alla normativa sulla pesca, consentendo, inoltre, di sottoporre a sequestro 479  kg. di prodotti ittici. 
Nell’anno appena terminato, al servizio di pubblica utilità “117” sono pervenute nr. 224 chiamate di interesse operativo che hanno portato all’esecuzione di nr. 33 interventi, 20 dei quali conclusisi con l’accertamento di violazioni tributarie.






































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