lunedì 27 febbraio 2012

CAMPOBASSO. ATTIVITA' delle Forze di POLIZIA.

Campobasso 27 febbraio 2012





QUESTURA di CAMPOBASSO.
OPERAZIONI delle forze di Polizia.






Denunciato in stato di libertà
per detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio. 

Nel fine settimana, nel corso di specifici servizi di controllo del territorio effettuati dal  personale della  Volante, veniva  denunciato in stato di libertà , un uomo di 47 anni  residente a Campobasso,  per detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio.
L’equipaggio della Volante, durante l’attività di controllo espletata all’interno di  uno stabile, sito in una via di questo centro cittadino,  notava la presenza sospetta di due persone che, alla vista del personale in divisa,  tentavano di nascondere un involucro di cellophane trasparente. A seguito di perquisizione personale effettuata sui soggetti fermati, venivano rinvenute addosso al 47enne campobassano  quattro bustine di eroina , acquistate, a dire dello stesso, nella mattinata in un vicino comune  della provincia   per farne uso personale.
Entrambi, pertanto, venivano accompagnati negli uffici della Questura per procedere, con l’ausilio della Polizia Scientifica, agli ulteriori accertamenti di rito, grazie ai quali si accertava che all’interno delle quattro  bustine  era custodita della  sostanza  stupefacente tipo eroina , già confezionata  per lo spaccio.
Alla luce degli accertamenti eseguiti, l’uomo,sul quale venivano rinvenute le bustine  di eroina, veniva deferito all’Autorità Giudiziaria competente e la sostanza  stupefacente veniva sottoposta a sequestro .

Furto consumato in appartamento.






Verso le ore 11,00 odierne, nella locale Via San Giovanni, personale della Squadra Mobile, in servizio di  specifico controllo del  territorio,  impartiva l’alt ad un’autovettura Ford Focus con tre uomini a bordo, poco prima segnalata al 113,  in concomitanza di  un furto consumato in appartamento.
Mentre un agente aveva già aperto la portiera  per procedere al controllo, il  conducente, con una brusca manovra, ingranava la marcia e si dava alla fuga. 
Il folle tentativo di fuga, portava il conducente dell’autovettura Ford Focus a percorrere contromano la trafficata Via Mazzini, creando serie turbative alla circolazione e alla incolumità dei passanti. 
Successivamente, l’autovettura veniva abbandonata dagli occupanti in Corso Umberto e gli stessi, datisi a precipitosa fuga, facevano  perdere le  proprie  tracce.
All’interno dell’autovettura  venivano rivenuti  due   strumenti atti allo scasso.
Al momento sono in corso attivissime indagini da parte della Polizia di Stato, tese alla identificazione   delle persone responsabili del tentato furto e della successiva fuga.

Immigrazione: tratta di esseri umani.
Un indiano in manette.




Nella mattinata odierna personale di questo Ufficio Immigrazione ha dato  esecuzione ad una ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. Dott.ssa Teresina PEPE, nei confronti di un cittadino indiano S.T., regolarmente soggiornante sul Territorio Nazionale.
Le indagini, coordinate prima dal Sost. Proc. Dott.ssa DI PETTI, e  poi dal Sost. Proc. Dott. PAPA, hanno avuto inizio da controlli sulla presenza di cittadini indiani in stato di clandestinità sul territorio della provincia.
Gli accertamenti hanno consentito  di appurare che cittadini indiani, entrati regolarmente sul territorio nazionale, successivamente venivano, dall’arrestato, avviati alla clandestinità.
Lo stesso, infatti, dopo l’ingresso in Italia dei connazionali, tratteneva i documenti  necessari per la loro necessaria regolarizzazione.
L’arrestato, usando  una fitta rete di complici presenti  anche nel paese d’origine, prendeva contatti con famiglie poverissime e, dietro pagamento di circa 10.000 euro, prometteva l’ingresso regolare in Italia  e la garanzia di un lavoro a tempo indeterminato.
Le  persone fatte entrare nel nostro paese in tal modo,  venivano poi avviate alla clandestinità e costrette a vivere in condizioni disumane, dimorando addirittura  nelle stalle dove accudivano  il bestiame, bevendo nello stesso abbeveratoio degli animali e mangiando ogni 4 – 5 giorni.
Di fatto, erano ridotte in assoluto stato di schiavitù.
Se  cercavano di fuggire, venivano riportati indietro e picchiati selvaggiamente per evitare il ripetersi della fuga
Il coraggio di alcune di queste vittime, che hanno denunciato tutto l’accaduto, ha consentito all’Ufficio Immigrazione di verificare le procedure poste in essere dal 47enne indiano, sia in ambito provinciale che nel proprio paese d’origine.
 Grazie all’attenta e continua attività dell’Ufficio Immigrazione, il responsabile di questo disegno criminoso, è stato assicurato alla giustizia ed associato al carcere del Capoluogo a disposizione dell’A.G. competente.



Nessun commento:

Posta un commento