Lunedì 5 gennaio 2015, alle ore 21,00
Con un altro sold-out il Teatro Savoia riprende la sua stagione di spettacoli proponendo domani sera, un grande capolavoro del balletto dell'ottocento.
Spettacolo dall’atmosfera natalizia
per eccellenza, “Lo Schiaccianoci” è l’ultima opera di Marius Petipa, il
coreografo dei Teatri Imperiali Russi a fine ‘800. Nello scrivere il
libretto, Petipa si lasciò ispirare dal racconto di E.T.A. Hoffmann,
precursore del Romanticismo, “Nußknacker und Mausekönig” (“Lo Schiaccianoci e
il Re dei Topi” -1816), nella versione meno cruenta rivista da Alexandre
Dumas “Histoire d'un casse-noisette” (“Storia di uno schiaccianoci” -1844)
adattata per i bambini. Composta da Čajkovskij tra il 1891 e il 1892, la
partitura sonora de “Lo Schiaccianoci” è stata lo sfondo della coreografia di
Lev Ivanov, successore di Petipa, presentata per la prima volta nel dicembre
1892 al Teatro Mariinskij di San Pietroburgo. Nel 1934 ci fu il debutto
europeo de “Lo Schiaccianoci” al Sandler’s Wells di Londra e al Teatro alla
Scala di Milano la prima rappresentazione risale al 1938.
Una delle versioni
più caratteristiche fu di George Balanchine che nel 1954, per il New York
City Ballet, divise per la prima volta il balletto in due parti, realtà
e sogno. Indimenticabile l’adattamento e interpretazione di Rudolf
Nureyev nel ’69 al Teatro alla Scala, in cui il ballerino privilegiò una
lettura psicoanalitica, interpretando il triplo ruolo di Drosselmeyer,
dello schiaccianoci e del Principe. Una novità introdotta da
Čajkovskij nell’esecuzione originaria di quest'opera è la presenza della
celesta, uno strumento scoperto dal compositore a Parigi, che venne
utilizzato in alcuni passaggi dal risvolto fiabesco. “Lo Schiaccianoci” è un
balletto dalle atmosfere oniriche tipiche della favola, con celebri passaggi
del balletto come la Danza Russa, emblema della tradizione russa
nello spettacolo sia per i costumi utilizzati che per le sonorità scelte,
il Valzer dei Fiori e la Danza dei Fiocchi di Neve. Armonica
composizione coreutica data dai vivaci balli di bimbi, le deliziose
caratterizzazioni delle bambole meccaniche, la battaglia per giocattoli tra i
topi e i soldati e il lieto fine, reso sublime dalla grazia e dal virtuosismo
del grand pas de deux summa dell’arte e del talento dei solisti che vi
si esibiscono.
Diretta da Anatoly Emelyanov, il Balletto di Mosca “Royal
Ballet of Moscow” fu fondata nel 1997. Il Corpo di Ballo annovera tra le sue
fila ballerini di grande esperienza e raffinatezza artistica, provenienti
dai migliori teatri russi. Punta di diamante della compagnia è la
splendida étoile Julia Golitcina, già solista del famoso Eifman Ballet. Nel
corso degli anni, questa prestigiosa compagnia ha realizzato importanti
tourneés in Inghilterra, Irlanda, Stati Uniti, Thailandia, Cina, Giappone,
Israele, Messico, San Salvador, Costa Rica, Svezia, Germania, Francia, Spagna
e Portogallo, riscuotendo un grande successo internazionale.
La
loro filosofia artistica prevede non solo la messa in scena dei grandi
classici del balletto, ma anche la creazione di un repertorio moderno di più
ampio respiro, rivolto ad un pubblico sempre più vasto e al contempo
esigente.
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