Frattura: una scelta straordinaria all’interno di
una rosa di candidature straordinarie
Una donna che testimonia e cura nel tempo
l’amore per la sua terra, mantenendo in vita con coraggio e ostinazione
tradizioni e riti che altrove vanno scomparendo; antichi pontili di legno che
legano la terra al mare e la bellezza della fede scolpita nella pietra; la
banca dei semi per preservare la varietà biologica. Sono, questi, tesori,
storie ed esperienze, che narreranno il Molise nella Mostra delle Regioni,
cuore del Padiglione Italia ad Expo 2015. Una mostra che ruota intorno all’idea
del “vivaio”, inteso come spazio di apertura e creatività, dove i progetti, le
iniziative e le peculiarità delle regioni trovano espressione attraverso la
forza evocativa dei tre concept a
fondamento: potenza della bellezza, potenza del saper fare e potenza del
limite. Tesori, storie ed esperienze custoditi da sempre nel vissuto quotidiano
del Molise e in linea con il messaggio principale di Expo 2015, “Nutrire il
pianeta – energia per la vita”, nutrirlo, cioè, con l’attenzione costante
all’ambiente, all’utilizzo delle buone pratiche, alla valorizzazione delle
peculiarità del territorio e delle produzioni agroalimentari di nicchia.
A seguito di un
lavoro di selezione che ha tenuto conto di vari elementi, in primis la rappresentazione del Paese, per la quale ci si è
avvalsi della collaborazione di Aldo Bonomi e Giuseppe De Rita, la Direzione artistica
della Mostra delle Regioni, guidata dal creativo Marco Balich, ha indicato i
soggetti che saranno l’anima del racconto del Molise.
Potenza del saper fare: Carmelina
Colantuono, straordinaria storia al femminile nel suo fitto intreccio con le
tradizioni locali: continua a praticare la transumanza lungo le vie tratturali,
nonostante le difficoltà legate a percorsi sempre più incerti.
Potenza della bellezza: i Trabucchi di
Termoli, la Cattedrale
di Larino e la Chiesa
di San Giorgio Martire a Petrella.
Potenza del limite: la banca del
germoplasma, la ricerca condotta dalla dottoressa Dalila Trupiano dell’Università
degli Studi del Molise su recupero, caratterizzazione e conservazione di
ecotipi autoctoni di interesse agroalimentare, come alcune varietà di
leguminose molisane.
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