“Disposizioni per la tutela delle donne affette da Endometriosi”
approvata dal Consiglio regionale all’unanimità.
Grande soddisfazione del consigliere regionale di Rialzati Molise Vincenzo Cotugno, promotore e firmatario della proposta di legge n. 79.
L’Endometriosi è una malattia non molto nota ai più, che tuttavia colpisce il 30/40% dell’infertilità femminile. Essa colpisce in Italia circa 3 milioni di donne, 14 milioni in Europa e 150 milioni nel mondo.
“Una malattia ad alto rischio di complicanze che deve essere trattata alla stessa stregua di un cancro – afferma il Prof. Vito Chiantera, direttore dell’Unità Operativa della Fondazione Giovanni Paolo II di Campobasso, che ha fornito un contributo scientifico determinante nella redazione della legge approvata oggi all’unanimità dal Consiglio regionale del Molise.
L’Endometriosi è una malattia che ha una diffusione notevole nella nostra Regione, le cui complicanze necessitano di una particolare attenzione da parte degli organismi preposti sia in termini di prevenzione che di trattamento e diagnosi precoce.
Di qui l’importanza notevole di questa legge che, ad oggi, è stata adottata soltanto nelle regioni Friuli-Venezia-Giulia, Sardegna e Puglia.
“Si tratta di un intervento normativo straordinario – dichiara Cotugno – finalizzato a realizzare una rete di assistenza alle donne affette da endometriosi, a diffondere la conoscenza di questa patologia tra i medici e la popolazione nonché a sostenere la ricerca scientifica e le associazioni di volontariato già impegnate nell’assistenza alle malate e alle loro famiglie.”
“E’ un risultato importante – aggiunge il Consigliere Cotugno – , che apre uno scenario nuovo e più sereno per le donne che sono colpite da questa patologia e che pone il Molise all’avanguardia nell’azione di prevenzione medica, con riflessi importanti anche nella gestione dei costi del nostro sistema sanitario. Colgo l’occasione per rivolgere un sentito ringraziamento al presidente della IV Commissione, il collega Nico Ioffredi, e a tutti i componenti della commissione, per la solerzia e la disponibilità dimostrata nell’iter approvativo della proposta di legge. In particolare, vorrei ringraziare la collega Nunzia Lattanzio per la puntuale relazione in aula e per la sensibilità dimostrata nei confronti di questo tema”.
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