martedì 27 gennaio 2015

GIORNATA DELLA MEMORIA

Campobasso, 27 gennaio 2015

Il messaggio del Presidente Niro 

“Ricordare il 27 gennaio del 1945, giorno in cui i soldati dell’Armata Rossa aprivano i cancelli di Auschwitz, significa conservare e coltivare la memoria di uno degli eventi più drammatici della nostra storia, per far sì che il ricordo costituisca un ammonimento perenne al rispetto degli altri  e alla pacifica convivenza tra i popoli.
È l’affermazione di questi principi l’impegno di cui devono farsi carico le Istituzioni pubbliche, le scuole, le associazioni e mantenere viva l’attenzione e la riflessione sull’atrocità della Shoah per giungere ad una condanna universalmente condivisa, perché ciò che è stato, mai più dovrà essere.
La Shoah è una ferita profonda, ancora non rimarginata, nella storia e nella cultura europea e rappresenta tutt’ora uno dei più feroci crimini compiuti dall’umanità contro l’umanità.
 Purtroppo la brutalità della Shoah non appartiene  solo al passato, ma si ripete ancora oggi in varie parti del mondo spesso, purtroppo, nell'indifferenza generale.
Abbiamo vissuto e viviamo ancora l’aberrante ed amara esperienza dei genocidi, dalla Bosnia alla Serbia, dalla Palestina all’Africa, ed in  altre parti del mondo.
Una ferita aperta che deve far riflettere, soprattutto in un momento come quello attuale, in cui viviamo una recrudescenza di atti terroristici frutto di una cieca e farneticante affermazione di primato di razza e di religione.
In questo momento appare ancor più doveroso e sentito il ringraziamento che dobbiamo rivolgere a tutti coloro che sono impegnati a garantire la pace nelle varie zone del mondo, oggi più che mai agitate e sconvolte da mostruose strategie terroristiche e criminali.
È per queste ragioni che abbiamo il dovere morale di insegnare alle giovani generazioni a combattere l'indifferenza e a ripudiare ogni forma di integralismo e di estremismo, per costruire una Comunità civile realmente fondata sul rispetto della dignità di ogni essere umano e sui valori universali di uguaglianza e libertà”.

La nota del Presidente della Provincia Rosario De Matteis

Esprimere un parere nella giornata del ricordo assume quest’anno un significato del tutto particolare. Riuscire a trovare delle argomentazioni sulla ricorrenza del 27 gennaio, vuol dire, nel 2015, pensare al presente, con la mente al passato e la testa chinata sui libri. Sui libri perché per fortuna sono pochi coloro che fisicamente sono in grado di descrivere ciò che sulla propria pelle hanno subito, e di conseguenza molte descrizioni, molte tematiche arrivano dai libri che raccolgono le memorie di questi eroi e martiri di una guerra atroce. Una guerra non combattuta in trincea, ma dentro quello che veniva definito un campo di lavoro ma che in realtà era un inferno. Non che esistano conflitti che non siano un inferno, ma la shoah rappresenta il marcio nel marcio, un’apocalisse talmente profonda che resterà nello storia della sofferenza umana, tra gli esempi massimi di tormento, violenza scellerata e paura. Dicevo libri, memoria, ma anche presente perché negli ultimi mesi si sono ripetute scene di violenza inaudita in Francia, ai danni di una redazione colpevole di esercitare una professione che ha dimestichezza con la satira. Non solo nella Francia, ma episodi dai quali viene fuori una violenza inaudita, ci giungono da guerriglieri ispirati da matrici religiose, o almeno così vogliono farci credere. Pensieri ed ideologie che sfociano in rapimenti, sevizie e violenze, decapitazioni, barbari massacri che hanno avuto come vittime non solo soldati, ma anche professionisti e persino volontari, come le nostre ragazze rapite in Siria. Ma se da un punto di vista spirituale mi risulta difficile capire come la religione possa prevedere forme così scellerate di devastazione umana, dall’altro non mi capacito di come poi si possano placare attentati ed attentatori a suon di moneta corrente. Ecco dunque che bisogna ricordare gli avvenimenti legati alla fine della seconda guerra mondiale con uno sguardo attento al presente. Questi soprusi, queste vittime, questi soldati che uccidono senza pietà, questi terroristi non sono troppo lontani dall’Italia fanno riecheggiare se non altro il timore che esiste uno sterminio al quale lo Stato deve difenderci. A tal riguardo la politica può agire solo incitando e favorendo il rispetto e la riscoperta dei sani valori, favorendo il dialogo e l’esortazione all’ascolto della parola del Signore e all’insegnamento didattico impartito dai nostri docenti ed educatori. Credo si debba insistere anche sul riconoscimento di una diversità che non vuol dire annientamento del pensiero altrui. Pertanto anche nel Molise, non dimentichiamo mai che nella nostra regione esistevano dei campi di concentramento, piccoli ma funzionali, ma cerchiamo di affrontare un discorso didattico per le nuove generazioni, attente più ai cambiamenti legati al progresso tecnologico che non all’ideologia. A nome e per conto della Provincia di Campobasso credo che questo 27 gennaio debba unirci tutti alla riflessione e ad una presa di posizione affinché certi episodi non abbiano più a ripetersi, ovunque.

Il Sindaco di Campobasso Antonio Battista

Si celebra oggi  la “giornata della memoria” istituita nel 2000 con legge dello Stato  al fine di ricordare la SHOAH, lo sterminio del popolo ebraico (ma anche di milioni di rom, portatori di handicap, omosessuali, minoranze etniche e oppositori politici); una giornata che deve far riflettere tutti, ma soprattutto le giovani generazioni, sul valore della vita, ma, in particolare sul valore di essere liberi.
Anche il Comune di Campobasso, nel 70° anniversario dall’apertura dei cancelli di Auschwitz, momento che rivelò al mondo l’orrore del genocidio nazista, ha voluto porre particolar attenzione a questa giornata proponendo presso la Sala della Costituzione della Provincia sita in Via Milano, un’occasione di riflessione e dialogo, con un articolato programma di eventi che si svolgerà come segue:
-          ore 16,00 libere letture  “Intorno e dentro alla Shoah” con commento musicale degli allievi del Conservatorio “Perosi di Campobasso;
-         dalle ore 17,30: Convegno sul tema a cui parteciperanno il Prof. Enzo Di Nuoscio, il prof. Lorenzo  Canova e il prof. Massimiliano Marzillo; seguirà una testimonianza del reduce di guerra Rag. Giovanni Tucci;
-         ore 19,30: “Una Bambina ad Auschwitz” a cura di Marco Caldoro e Palma Spina.
Il programma è stato organizzato grazie anche alla collaborazione delle Istituzioni locali e regionali e numerose  Associazioni di volontariato.
L’Amministrazione comunale, inoltre, per commemorare le vittime dell’Olocausto, ha deciso di intitolare il Parco giochi sito in Viale XXIV Maggio e l’area ad esso antistante rispettivamente “Parco della Memoria” e “Largo XXVII Gennaio”: un modo per ricordare SEMPRE e a TUTTI  l’importanza dei valori della tolleranza, del rispetto e della libertà dell’essere umano e per tramandare la memoria della storia e dei fatti accaduti affinchè non abbiano mai più a ripetersi.

Un mio pensiero particolare va infine, a tutti i deportati ed internati nei lager nazisti e a quanti sono stati destinati al lavoro coatto per l’economia di guerra nell’ultimo conflitto mondiale.

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