L’Agromafia ruba all’agricoltura vera e genuina, come quella del Molise,
fette di mercato agroalimentare con attività illegali, penalizza l’immagine del
made in Italy, agevola le organizzazioni criminali nel riciclaggio di denaro
proveniente da attività illecite. E’ quanto denuncia la Coldiretti Molise ,
che ha partecipato con una sua delegazione alla presentazione del terzo rapporto
“Agromafie” sui crimini agroalimentari in Italia, elaborato da Eurispes,
Coldiretti e Osservatorio sulla criminalità nell’agricoltura e sul sistema
agroalimentare.
L’evento si è svolto a
Roma, nella sede della Coldiretti di Palazzo Rospigliosi, con la presenza di
Roberto Moncalvo, Presidente Coldiretti, Gian Carlo Caselli, Presidente del
Comitato Scientifico dell’Osservatorio, Gian Maria Fara, Presidente
dell’Eurispes. L’agroalimentare rappresenta un terreno privilegiato di
investimento della malavita in tempi di crisi, come dimostrano le indagini più
recenti che sono state oggetto del Rapporto.
E’ stata presentata una inedita
analisi sulla dimensione crescente del fenomeno e sulle sue evoluzioni più
recenti e più pericolose, come l’affidamento di capitali puliti a circuiti
illegali, sulle nuove forme emergenti di criminalità, sugli interessi dei
colletti bianchi, sulle infiltrazione malavitose dalle campagne alla
ristorazione e sul business della
sofisticazione e della contraffazione, tutti temi di speciale attenzione ed
interesse, anche alla luce del prossimo appuntamento dell’Expo. Uno speciale
focus è stato dedicato ai rischi della rete dove sono in forte crescita gli
acquisti ma anche gli inganni, le sofisticazioni e offerte indecenti che sono
state mostrate dal vivo nella “Collezione degli orrori on line”, allestita
nell’occasione.
La stesura del Rapporto “Agromafie” è stata resa possibile
anche grazie al contributo documentale proveniente dalle Forze dell’ordine,
dalla Magistratura, dalle Istituzioni e dagli Enti che operano sul territorio a
salvaguardia del comparto agroalimentare che sono stati presenti
all’appuntamento con il Ministro della Giustizia Andrea Orlando, il Ministro
delle politiche Agricole Maurizio Martina, il presidente della Commissione
Parlamentare Antimafia Rosy Bindi, il vice presidente del Csm Giovanni Legnini,
il procuratore nazionale antimafia Franco Roberti ed il procuratore della
Repubblica di Roma Giuseppe Pignatone. Dal Ministro delle Politiche Agricole
Maurizio Martina è venuto l’importante annuncio - riporta Coldiretti Molise - di un grande forum a marzo
con gli Enti di controllo europei ed internazionali per costruire un maggiore
coordinamento di tutte le agenzie che lavorano per combattere un fenomeno come
quello dell’italian sounding, che sottrae 60 miliardi di euro all’anno al vero
Made in Italy agroalimentare. Coldiretti Molise evidenzia anche che il settore
ambientale vede altre iniziative che hanno sottratto vaste aree agricole con la
cementificazione selvaggia e con manovre speculative sulle cosiddette “energie
rinnovabili” legate all’agricoltura, quali i sistemi fotovoltaico, eolico e
delle biomasse per i rilevanti incentivi economici previsti per il settore.
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