Domenica 29 marzo 2015 alle ore
16, il Vescovo di Campobasso, Mons. Bregantini, benedirà la targa per
l’intitolazione del Largo, antistante la Chiesa di S. Bartolomeo, a
Michele De Nigris (1828-1912) insegnante
e compositore di musica sacra. L’Amministrazione Comunale a guida Di
Bartolomeo, con ratifica dell’attuale sindaco Battista, ha voluto rendere
omaggio ad un illustre Campobassano che, con la sua musica , accompagna ormai
da oltre un secolo, la grande tradizione locale dei
riti religiosi durante il periodo
pasquale. L’idea e l’operato per l’importante tributo provengono da Marilina
Niro e Adriana Izzi, già consigliere
comunali, oggi sempre impegnate
nelle Associazioni Culturali che hanno donato la Targa (CROSS – ACOS e
Filitalia) assieme al Sodalizio dell’Addolorata. Michele De Nigris ha particolarmente legato la sua fama
all’Inno all’Addolorata: “Oh di Gerico Beata...” che ha composto in parole e
musica e che accompagna la funzione del
settenario a Maria Addolorata. La grande Folla che, nella chiesa di S. Maria
Della Croce in Campobasso, assiste ogni anno alla celebrazione della settimana
della Passione di Cristo, ha ribattezzato l’inno del De Nigris con la
dialettale espressione dello “Zuchetà-zù” in riferimento al suono delle note
dei contrabbassi che sembrano rispondere a viole e violini. L’altro pezzo
musicale dell’indimenticabile De Nigris è il” Teco vorrei Signor...” (parole
del Metastasio, musica del De Nigris, adattamento bandistico del Tabasso) che
un numerossimo Coro canta nell’accompagnamento
di Gesù morto durante la processione del Venerdì Santo. La scelta
dell’Amministrazione Comunale, di voler reperire per l’intitolazione lo spazio
antistante ed intorno alla Chiesa di S. Bartolomeo, ha voluto riconoscere al De Nigris la sua
natura di Campobassano verace, scegliendo un luogo nel cuore della città, ricco di storia, molto
visibile e legato a S. Bartolomeo, Patrono molisano insieme all’Addolorata. Il
Comune, che mira a salvaguardare la toponomastica cittadina che non gradisce
scombussolamenti, evitando grandi ma
sconosciute strade della nuova periferia, ha voluto porre la targa
dell’intitolazione stradale al suo musicista, nel posto più caro e frequentato
dai Campobassani e dai turisti che
sicuramente salgono al Monte per visitare la città vecchia , le
sue chiese antiche, il Castello Monforte, e godere del panorama. Nel “Largo”
dedicato al Compositore, insiste, oltre all’antichissima chiesa di S.
Bartolomeo, la “Torretta” che la leggenda attribuisce a Delicata Civerra, quale
simbolo di carcerazione ad impedimento
di un grande Amore, fra Delicata e Fonzo - Giulietta e Romeo campobassani-
appartenenti alle diverse fazioni di Crociati e Trinitari. Il legame tra questa
antica vicenda, importante per la
Pace che ne conseguì ai Campobassani, e la più attuale musica
del De Nigris rileva solo per il fatto che la Chiesa di S.Maria della Croce, che fu caposaldo
dei Crociati, occoglie il rito del Settenario all’Addolorata con le musiche del
De Nigris e ne collega la memoria Campobassana.
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