Dopo
l’annata 2014, terribile per la drastica riduzione di quantità di olive
prodotte, che ha colpito il Molise, l’Italia e le altre Nazioni produttrici storiche,
causata dal prolificare della mosca olearia, si palesa un altro pericolo per
gli olivicoltori: la “Xjlella fastidiosa”, il terribile patogeno colpevole del
disseccamento rapido degli ulivi. E’ quanto denuncia la Coldiretti Molise
nel far presente che l’epidemia, che sta facendo strage di piante nella
confinante Puglia ed in Salento, potrebbe ulteriormente estendersi, tanto che,
in tale area, si sta diffondendo la preoccupazione per la prima settimana Santa,
in cui, nella zona focolaio di infezione, non saranno distribuiti i
tradizionali ramoscelli di ulivo nella domenica delle Palme, in quanto
potrebbero essere vettore di infezione. Come
spiega CO.PR.O.M., Consorzio Produttori Olivicoli Molisani, la schiusa
delle uova della cosiddetta “sputacchina”, insetto vettore della diffusione
della malattia, inizierà proprio nei giorni
che precedono la Pasqua ,
ed occorrerà più attenzione nel monitorare quanto sta accadendo in Puglia e nel
Salento, rafforzando i controlli ed attivando finalmente l’embargo per le aree
da cui proviene il batterio, come ad esempio il sud America, con un adeguato
periodo di quarantena delle piante provenienti dai focolai di infezione e dai
Paesi extra Unione Europea, al fine di bloccare il commercio di materiale
vegetale infetto. Nessun timore per gli uomini e l’olio resta ottimo, asserisce
Coldiretti Molise, vi è, invece, un grande rischio per il paesaggio,
l’ambiente, l’economia ed il lavoro nell’olivicoltura e nell’indotto, tanto che
la stessa Regione Puglia ha emanato misure obbligatorie per la lotta al
patogeno, che prevedono, tra l’altro, nella zona infetta interventi di potatura
per eliminare parti sintomatiche infette con distruzione del materiale di
potatura, attraverso bruciatura o uso in biomassa, previo disseccamento nella
zona infetta o interramento. Come riferisce CO.PR.O.M., la malattia può colpire
anche alberi da frutto e piante ornamentali, ma non la vite, che risulta ad
oggi immune, mentre le piante di olivo colpite presentano la seguente
sintomatologia: disseccamenti estesi della chioma che interessano rami isolati,
intere branche o l’intera pianta; imbrunimenti interni del legno a diversi
livelli dei rami più giovani, delle branche e del fusto; foglie parzialmente
disseccate nella parte apicale o marginale. Coldiretti Molise pur invitando ad
evitare spropositati allarmismi, sollecita le strutture tecniche della Regione
Molise, gli altri Enti competenti nella sorveglianza fitosanitaria e gli operatori olivicoli ad una maggiore
attenzione e monitoraggio degli oliveti e ad una maggiore cautela
nell’approvvigionarsi di piante di olivo.
Nessun commento:
Posta un commento