giovedì 26 marzo 2015

BERNARDINO MUSENGA E LA SUA VISIONE URBANISTICA

Campobasso, 26 marzo 2015




  (50 foto)Ph.GinoCALABRESE - Svelamento targa
(50foto)Ph.GinoCALABRESE  - Convegno

Nel 1805, un devastante terremoto fra Campania e Molise (5500 morti) distrusse edifici di straordinario valore architettonico e migliaia di case d’abitazione.
Campobasso subì tale sorte e la necessità di ricostruire un nuovo, moderno  agglomerato urbano,  dette l’opportunità al genio architettonico di Bernardino Musenga  di realizzare la propria visione urbanistica. La città giardino, oggi modificata, forse snaturata, risultava essere avveniristica, rispettosa delle teorie ambientalistiche più moderne. 
Il suo progetto  superò ogni concorrenza. La struttura antisismica della Cattedrale e di molti altri edifici molisani da lui progettati è di sorprendente attualità.  All’Architetto, considerato fra i migliori del regno di Napoli divenuto napoleonico, non  fu mai perdonato di essere stato coinvolto in quasi tutti i lavori pubblici molisani. 
La maggior parte delle chiese, delle strade, dei  ponti,  non avevano altra firma. Suscitò invidia e cattiveria. Fu screditato. Persino dopo la sua morte avvenuta a 49 anni, si insinuò nell’opinione pubblica  la diffamazione:L’epilogo  della sua vita non  sarebbe stato naturale. 
Questa damnatio memoriae  è durata fino a quando importanti studiosi, peraltro non molisani  come Uberto D’andrea, non riscoprirono la grande perizia  di un uomo colto e laborioso. Oggi la città di Campobasso, dopo circa 200 anni rende merito alla sua memoria e gli restituisce quel poco di gloria, di immortalità che gli era stata rubata.
Se il nostro “sdruscio”, nel corso di Campobasso, rimane ancora quello straordinario momento di socializzazione che molte città hanno perduto, un grande merito va fatto all’architetto urbanista Bernardino Musenga.


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