Martedì
Sala Consiliare Comune di Campobasso
Dopo il recente successo a Roma nella Sala Marconi della Radio Vaticana alla presenza del Vice
Direttore della Sala Stampa Vaticana padre Ciro Benedettini e ad Avezzano alla
presenza del Vescovo S.E. mons. Pietro Santoro,
prosegue a grande richiesta la proiezione del docufilm sulla visita di papa Francesco in Molise. Il Sindaco di
Campobasso Antonio Battista in collaborazione con la diocesi di Campobasso
–Bojano invitano tutta la cittadinanza alla visione dell’affascinante docufilm del Regista Pierluigi Giorgio “Con le
Periferie nel Cuore” tratto dall’omonimo libro del vaticanista Raffaele Luise e
prodotto dal Gruppo Kerem di Casacalenda.
Martedì 31
marzo 2015 , alle ore 19,00 presso la Sala Consiliare
del Comune di Campobasso (palazzo Municipale) sarà proiettata l’intera pellicola alla presenza del Sindaco, del Consiglio Comunale, dell’arcivescovo di Campobasso –Bojano S.E.
mons. GianCarlo Bregantini, del Regista, del Produttore Kerem e di alcuni
protagonisti della Colonna Sonora tra cui Alberto Di Lecce.
Il docufilm racconta
in modo insolito storie di
"Periferie" in particolare quelle esistenziali del disagio,
della malattia, del dolore arricchito da testimonianze ed interviste.
“Terra e Cuore” il Papa, il Molise,
i Molisani –come ha detto padre Ciro Benedettini alla platea romana e dei
molisani a Roma - sono gli elementi per riassumere il messaggio del film dalle “scene magnifiche del Molise dove da sfondo al dolore c’è una Periferia
visitata che si fa oggetto e che rende grande il cammino di ciascuno di noi”. A fare da sfondo a tutte le scene è la visita
di papa Francesco in Molise lo scorso 5 luglio 2014
con le tre tappe da lui
attraversate ed i relativi messaggi impressi nel cuore dei molisani. “In cima
al Monte” come ha intitolato la sua
recensione Gaetano Vallini di
Osservatore Romano, in un messaggio universale di Fede “parole forti, di denuncia ma anche di speranza, di Francesco
s’intrecciano con quelle di Elvira, nel suo dialogo a distanza con lui. Parole
che alla fine si fondono in quel simbolico saluto che la donna rivolge con la
mano, dalla cima del monte, all’elicottero che riporta il Papa in Vaticano al
termine di una giornata indimenticabile; anche per lui, come avrebbe detto
l’indomani all’Angelus”(Oss.Romano).
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