GIUNTA PROVINCIALE. INCONTRO VERTENZA POSTE.
Nel pomeriggio di venerdì 11 maggio ha avuto luogo presso la sala Giunta dell’ente il primo incontro
sulla vertenza Poste Italiane. Fortemente voluto dal Presidente, Rosario De Matteis, il tavolo ha
fatto seguito alla riunione interlocutoria sul medesimo argomento, dello scorso
23 marzo, dove a fronte delle richieste sindacali, l’appello fu raccolto solo
da Palazzo Magno che delegò il consigliere Alessandro Di Labbio. Oltre al presidente De Matteis e a tutte le
sigle sindacali (eccezione per la
Cgil ), hanno raccolto l’invito i consiglieri Di Labio e
Colagiovanni e il deputato Anita Di Giuseppe. “Come ente promotore di
interventi in materia di lavoro, disagi e tutela dei servizi pubblici
essenziali – ha dichiarato il presidente -
abbiamo a cuore le sorti del sistema delle Pt che specie nel Molise
necessitano di un quadro chiaro.
Abbiamo deciso di avviare un dialogo, un
confronto con i sindacati e l’azienda al fine di capire e di riuscire a
renderci conto di come sia la situazione odierna delle Pt e soprattutto per
cercare di frenare eventuali o già acclarati tentativi di chiusure e
ridimensionamento servizi. Per questo, ho deciso di convocare un altro tavolo
tecnico entro il mese, al fine di coinvolgere il maggior numero di
amministrazioni possibili e avviare un discorso che ci ha visti già protagonisti
come ente intermedio per altre vicende come ad esempio la Cantieri Navali ”.
“Viviamo una situazione di profondo imbarazzo e preoccupazione – ha dichiarato
il consigliere Alessandro Di Labbio - in
quanto pare siano in previsione ben 40
chiusure di sportelli che specie nei piccoli centri, rapprendano uno dei pochi,
se non l’unico, insieme al Municipio, servizio pubblico. Pertanto abbiamo
scelto di affrontare di pugno la situazione e sono grato a De Matteis che segue
le sorti sociali del territorio nonostante le nostre competenze di base.
Quindi
siamo intenzionati a dare battaglia sia sul piano di ristrutturazione postale
presente che sul piano futuro, tenuto conto che il Molise vive tra la gestione
commerciale, del personale e del flusso depositi, una dislocazione che ci
sballotta tra Bari, Pescara e Roma. Ditemi voi se una regione può accettare una
confusione che non porta nulla di positivo in termini di servizi e tutela del
cittadino contribuente”.
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