La strage di pedoni e cittadini può essere drasticamente ridotta.
In dieci anni sono stati
uccisi sulla strada 8.000 pedoni e si sono registrati più di 200.000 feriti. La
campagna vuole far crescere la consapevolezza che questa strage può essere
drasticamente ridotta. Per sollevare l'attenzione su questa tragedia è tornata,
sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, la campagna "Siamo
tutti pedoni", promossa dai sindacati dei pensionati Spi-Cgil, Fnp-Cisl,
Uilp-Uil, dal Centro Antartide e dall'Osservatorio per l'educazione stradale e
la sicurezza della Regione Emilia-Romagna. L’iniziativa è fatta propria da
associazioni, scuole ed istituzioni ed è sostenuta da tanti volti noti come
Piero Angela, Milena Gabanelli, Massimo Gramellini, Licia Colò, gli attori di
"Un posto al sole" Patrizio Rispo e Marzio Honorato, Margherita Hack,
Vito, lo scrittore Valerio Varesi, i fumettisti Pillinini, Vauro, Rebori, Pat
Carra, Guerrini, Ricci, Mausoli e Giuliano. Ci sono anche Diabolik e Luporosso
disegnato da Mario Gomboli. Un libretto con vignette, messaggi associati ai
personaggi e testi scientifici di Franco Taggi e Pietro Marturano verrà diffuso
in tutta Italia. Lo scopo dell'iniziativa è quello di far crescere la
consapevolezza che la strage di pedoni può essere drasticamente ridotta. Come?
Facendo rispettare le regole, educando ad una nuova cultura della strada,
rendendo strutturalmente più sicure le strade, attuando un'azione preventiva e
repressiva più intensa ed incisiva, suscitando un protagonismo diffuso a favore
di questa impresa civile nelle istituzioni, nelle scuole e nella società. La
campagna inoltre vuole sensibilizzare al rispetto del diritto alla mobilità dei
disabili e sottolineare il valore del camminare con i suoi benefici per la
salute e l'ambiente. È importante diffondere il messaggio che le tragedie
stradali si possono prevenire. Dietro a tante tragedie c'è innanzitutto il
mancato rispetto delle regole e del buon senso, basti pensare che circa un
terzo dei pedoni morti vengono falciati mentre attraversano sulle strisce.
Anche nella nostra realtà, afferma
Filippo Poleggi, Presidente del Movimento Consumatori del Molise, c’è necessità di un impegno diffuso per cambiare
la cultura della strada. Occorre dire con chiarezza che a Campobasso c’è un uso
in buona parte inutile o comunque agevolmente evitabile dell’automobile, è una
verità che tutti sappiamo e ci raccontiamo senza cambiare costume. C’è un dato
eloquente, ci sono in città più veicoli circolanti
che abitanti. Sulla strada, non meno che altrove, anzi in misura più evidente ,
si misurano la civiltà e i valori positivi
di una popolazione , abbandonando
valori come la velocità e la prepotenza per abbracciare quelli del rispetto per
gli altri.
Nessun commento:
Posta un commento