Si accentua il disagio all'interno delle farmacie comunali della città di Campobasso.
Nota di Antonio Battista.
Alle già conosciute difficoltà si aggiunge la
chiusura settimanale extra per ogni farmacia. Con il doppio risultato negativo:
Assenza del servizio sul territorio e conseguente disagio per gli utenti
costretti a muoversi e ad non avere certezze; Svalutazione del loro valore e
riduzione forte delle entrate settimanali sino al punto che sembra tutto
organizzato di proposito per allontanare la clientela.
Dimentichi che il patrimonio costituito dalle farmacie comunali non è una
proprietà della maggioranza ma BENE e ricchezza dei nostri cittadini e
quindi che la loro gestione andrebbe condotta decisamente in modo diverso.
Oggi il servizio viene reso, anche se in modo precario, solo grazie
allo spirito di abnegazione dei pochissimi dipendenti che lavorano e prestano
servizio, al limite - forse già superato - delle norme contrattuali.
La convenzione con la ASL è atto che fà acqua da tutte le parti.
Ad iniziare dalla revoca dei concorsi per farmacista ci sono stati
comportamenti lesivi degli interessi di Campobasso, sino ad invocare, proprio
nella mancanza di personale e nella riduzione delle entrate - che
obiettivamente non si è creata per caso - le ragioni della vendita.
La proposta. Agire per
il rilancio delle nostre tre farmacie motivando il personale, offrendo certezze
all'utenza con l'apertura regolare degli esercizi, proporre nel Bilancio 2012 l 'assunzione di tutti i
farmacisti indispensabili a garantire il servizio.
Perchè risulta cosi difficile comprenderlo?
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