Messaggio del Presidente della Regione Michele Iorio
per il 20° anniversario della strage di Capaci in cui persero la vita il
giudice Giovanni Falcone, sua moglie e gli agenti della scorta.
“Il feroce assassinio di Giovanni Falcone, che viaggiava in auto
con sua moglie e gli agenti della scorta, segna uno spartiacque importante
nella storia Italiana e nella lotta alla mafia. Il sacrificio di Falcone, cui
seguì a breve quello di Borsellino, non fu inutile perché risvegliò le
coscienze dei cittadini e contribuì, in maniera sostanziale a creare
un’opinione pubblica nazionale e locale che condannò senza sconti quella
violenza. Questi vili attentati avviarono, infatti, quel percorso di ritiro di
una copertura quasi naturale che la criminalità organizzata aveva in una fascia
della popolazione in varie regioni del sud e segnatamente in Sicilia. Qualcuno
ebbe a dire che se un “chicco muore, allora produce frutto”. Certo non ci si
poteva augurare la morte di questi veri “servitori dello Stato” per giungere a
quella diffusa coscienza antimafia che poi si è creata e che, se ci fosse stata
all’epoca, non li avrebbe lasciati soli, come lo stesso Falcone più volte aveva
denunciato. Ma la storia e il destino hanno strade nebbiose. Oggi, a venti anni
da quegli accadimenti, tutte le istituzioni di quello Stato, che Falcone e
Borsellino servirono fino all’estremo sacrificio, ricordano ed onorano questi
paladini della legalità, della lotta alla mafia e del contrasto alla criminosa
attività antisociale delle organizzazioni malavitose. Una vera e propria guerra
questa che è stata ed è combattuta da tanti altri magistrati, politici,
poliziotti e carabinieri, molti dei quali purtroppo sono rimasti sul campo.
Oggi dunque onoriamo anche queste persone ed esprimiamo loro la nostra
gratitudine per quello che hanno fatto che stanno facendo e che faranno, e
rinnoviamo il nostro impegno ad andare avanti, a far tesoro del loro
insegnamento e del loro operato. Ciò per
giungere ad un giorno in cui non solo non si abbia a morire per mafia, ma tutti
i cittadini possano svolgere liberamente e senza paura la propria attività in
ogni luogo di questo paese, senza incrociare organizzazioni malavitose che
ostacolino o condizionino la loro iniziativa.
Invito quindi tutte le scuole della Regione a voler
creare nella giornata odierna momenti di discussione e di dibattito sulla
figura di Falcone e Borsellino e più in generale sulla lotta alle mafie. Ciò
sicuramente per onorare la memoria delle vittime della criminalità, ma anche e
soprattutto per creare nella giovani generazioni i giusti “anticorpi” per
rigettare la cultura criminale e implementare il senso dello Stato.
Nessun commento:
Posta un commento