ZUCCHERIFICIO:
PROPOSTA DI CONCORDATO PREVENTIVO.
IL CONSIGLIO PRENDE ATTO.
Si sono
conclusi poco prima delle ore 15,00, i lavori della terza giornata consecutiva
del Consiglio Regionale del Molise, presieduto da Mario Pietracupa, in seduta
ad oltranza per eliminare tutti gli argomenti pendenti.
In avvio di
riunione, come di consueto, le comunicazioni del Presidente, prima di procedere
alla discussione dei punti all’ordine del giorno che, su richiesta del
consigliere Niro, ha subìto una inversione.
E’ stato anticipato, infatti, l’argomento riguardante lo “zuccherificio
del Molise. Proposta di concordato preventivo: piano industriale”. Nessuna
votazione, ma solo una presa d’atto.
E’ stato lo
stesso consigliere Vincenzo Niro a relazionare sul punto, affermando che
“l’argomento in discussione trae origine dalla comunicazione effettuata a
seguito della Assemblea dei soci dell’11 maggio 2012, che l’Amministratore
delegato dello Zuccherificio ha trasmesso all’Assessorato regionale alla
Programmazione, Bilancio e Finanze, finalizzata ad intraprendere un piano di
ristrutturazione aziendale da realizzarsi fondamentalmente attraverso la
costituzione di una New-Co, cioè un nuovo organismo societario, alla quale lo
Zuccherificio del Molise spa, previo contratto d’affitto, avrebbe dovuto
affidare la produzione, il personale e tutti i contratti in essere per lo
svolgimento della campagna bieticola 2012. La proposta formulata
dall’Amministratore delegato dello Zuccherificio – ha continuato Niro – è stata
innanzitutto sottoposta al vaglio dei dirigenti e funzionari regionali
competenti che hanno ritenuto di poter condividere la stessa , con alcune osservazioni: che la costituzione
della New-Co avrebbe dovuto essere accompagnata da un piano industriale
triennale; che il piano avrebbe dovuto essere asseverato da un perito; che la
proposta, dopo l’eventuale approvazione dei soci dello Zuccherificio, avrebbe dovuto avere l’avallo degli organi
concordatari. La proposta, corredata dai pareri è stata approvata dalla Giunta
Regionale con delibera del 4 giugno scorso”.
Il relatore
ha, quindi, proseguito nella ricostruzione delle vicende dello Zuccherificio,
toccando tutti i passaggi, fino alla audizione dell’amministratore delegato
dello Zuccherificio, dottor Alfieri, in prima Commissione, per consentire ai
consiglieri regionali che lo avessero voluto di poter approfondire o avere eventuali
chiarimenti sulla proposta di ristrutturazione aziendale.
“L’audizione
del dottor Alfieri – ha proseguito Niro – è stata particolarmente utile
soprattutto per avere fornito chiarimenti e rassicurazioni in merito a
questioni divenute negli ultimi tempi oggetto di particolare attenzione e, in
primis, quella relativa ai 29 dipendenti che avrebbero di fatto perso il posto
di lavoro. Nel suo intervento ha comunicato che al momento tutti i lavoratori
dello Zuccherificio del Molise stanno lavorando: 74 sono stati ceduti in quanto
dipendenti del ramo d’azienda affittato al nuovo Zuccherificio e 29 sono stati
distaccati dallo Zuccherificio del Molise al Nuovo Zuccherificio del Molise e
stanno lavorando e percependo lo stipendio. Per questi ultimi ha riferito che
una soluzione definitiva comunque deve essere ancora ricercata e che a tale
proposito non è stato ancora stabilito
il periodo entro il quale i lavoratori distaccati lavoreranno in quanto si
stanno valutando con i sindacati le soluzioni praticabili”.
Il
presidente della prima Commissione, Niro, ha poi comunicato la presa d’atto
della stessa Commissione, nella riunione del 30 luglio, della documentazione
relativa al ricorso per l’ammissione della proposta di concordato preventivo e
l’asseverazione a firma del prof. Alessandro Musaio.
Niro ha
concluso affermando il convincimento che il lavoro svolto dalla Prima
Commissione sia utile per porre i consiglieri regionali nella condizione di
poter esprimere il proprio parere sulla presa d’atto.
Contrarietà
è stata espressa da tutti i rappresentanti della opposizione intervenuti
(Chierchia, Ciocca, Romano, Monaco, Petraroia, Frattura e Parpiglia) che hanno
evidenziato la mancanza di una votazione sul provvedimento. “Senza una
votazione si prende atto di ciò che è già stato fatto, dando una sorta di
delega in bianco ad uno che viene da fuori, senza prospettive future certe”.
A tutti ha
risposto l’assessore Vitagliano sostenendo che “Il percorso intrapreso è in linea
con le decisioni assunte. Siamo in presenza di una buona gestione”. Non
essendoci votazione si è proceduto con l’esame delle mozioni.
La prima, a
firma dei consiglieri Romano, Di Donato e Monaco, tendente alla revoca o
annullamento in autotutela della Delibera della Giunta Regionale n.421/2012,
con la quale, tra le altre cose, sono stati nominati i componenti del Consiglio
di amministrazione della Società Molise Dati spa per il triennio 2012-2014, è
stata illustrata dal consigliere Romano. Il consigliere ha ritenuto che sarebbe
falsa la circostanza secondo la quale tra i componenti del consiglio di
amministrazione nominati da Iorio ve ne sarebbe uno “indicato dalla minoranza
in seno al Consiglio” in quanto il Consiglio è stato esautorato dal potere di
nominare componenti dei CDA delle società partecipate per effetto di una
direttiva presidenziale che ha avocato a sé il relativo potere.
Gli ha
risposto, prima di andare via per un impegno istituzionale a Roma, l’assessore
Vitagliano che ha affermato come “la
Giunta ha agito in piena coscienza e la decisione è stata assunta con grande serenità”.
Prima di
procedere alla votazione della mozione il consigliere Francesco Totaro ha
chiesto due minuti di sospensione, come sempre, accordati dal Presidente Pietracupa.
Dopo
l’uscita dell’assessore Vitagliano e le dichiarazioni di voto di Romano e
Petraroia (ha annunciato voto favorevole), così come richiesto dai firmatari
della mozione si è passati alla votazione per appello nominale. La mozione è
stata respinta a MAGGIORANZA con 17 voti contrari e quattro favorevoli (i tre
firmatari più Petraroia). Nove gli assenti.
Si è
proseguito poi, votandola alla UNANIMITA’, con la mozione a firma del
consigliere Petraroia, intesa ad impegnare il Consiglio regionale ad assumere
iniziative di dissenso rispetto all’accorpamento dell’Agenzia del Territorio
con l’Agenzia delle Entrate anche a sostegno del personale dipendente.
Sempre alla
UNANIMITA’ è stato votato un ordine del giorno
a firma dei consiglieri Izzi e Cavaliere, inteso ad impegnare il
Consiglio Regionale a promuovere, presso le sedi opportune, il mantenimento
della diffusione territoriale delle strutture del CONI.
Si è
passati all’esame della mozione urgente, a firma dei consiglieri Romano, Di
Donato e Monaco, per l’annullamento in autotutela della determinazione del Direttore
Generale n.683/2012, con ad oggetto
<personale regionale con la qualifica dirigenziale. Retribuzione di
risultato anno 2011. Erogazione provvisoria del 60% dell’indennità di risultato
ai sensi dell’articolo 6, comma 9, della Metodologia e procedure per la
valutazione delle prestazioni dei dirigenti di cui alla deliberazione di Giunta n.986 del 2008<.
Ad
illustrare la mozione, lo stesso consigliere Romano che ha sostenuto come
“dalla lettura del provvedimento emergono taluni aspetti meritevoli di un doveroso
approfondimento in ordine alla sussistenza in concreto dei criteri per
l’erogazione delle anticipazioni delle indennità di risultato, rispetto a
taluni beneficiari”.
I firmatari
della mozione hanno quindi chiesto di “impegnare la Giunta Regionale a procedere
all’annullamento in autotutela della determinazione del direttore generale al
fine di consentire gli opportuni approfondimenti in ordine alla sussistenza dei
requisiti per l’erogazione dei premi di risultato”.
Sull’argomento
sono intervenuti anche i consiglieri Ciocca e Petraroia.
Il
consigliere Sabusco, non essendo presenti nè il presidente Iorio, né
l’assessore delegato al personale, nè l’assessore alle finanze Vitagliano ,
andato via poco prima, ha chiesto di sospendere il Consiglio perché nessuno
avrebbe potuto dare risposte alla mozione, essendo presenti solo gli assessori
Chieffo delegato ai lavori pubblici, Velardi ai trasporti e Fusco Perrella
all’agricoltura.
Anche il
consigliere Cavaliere ha chiesto a Romano il ritiro con relativo rinvio della
mozione.
Intanto
però, con senso di responsabilità, l’assessore Chieffo si è messo in contatto
con il direttore generale della Regione, a Roma per altri impegni
istituzionali, ed ha avuto assicurazioni telefoniche, puntualmente riferite
all’aula, di una sospensione del provvedimento di pagamento a due dirigenti
regionali, uno dei quali in stato di custodia cautelare, interessati dalla
determina di che trattasi.
“Nella
giornata di domani, al suo rientro – ha aggiunto Chieffo – il Direttore
Generale provvederà a comunicare al
Presidente del Consiglio tale decisione “.
Ascoltate
le parole di Chieffo il consigliere
Cavaliere ha reiterato la richiesta di ritiro e di rinvio della mozione ad
altra seduta.
Dopo un
intervento del consigliere Tedeschi, il consigliere Romano ha rimesso la
decisione all’aula.
Si è votato
così il rinvio ( a MAGGIORANZA – dieci consiglieri a favore e nove contrari-) dei restanti argomenti che necessitano, per le
risposte, della presenza dei componenti tutti dell’esecutivo e in primis del Presidente Iorio.
A votazione
conclusa il Presidente Pietracupa ha sciolto la seduta.
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