Per i giovani, il ritorno nei campi.
Si
è svolto ieri sera, presso la sala san Pio di Campolieto il convegno OPPORTUNITA’ E
SVILUPPO ARMONICO DEL TERRITORIO incontro didattico, informativo ed
esplicativo per insediamenti produttivi,
in particolar modo in agricoltura, e per ottenere finanziamenti pubblici,
promosso dalla Pastorale diocesana del Turismo, Tempo Libero e Sport diretta da
Mario Ialenti e moderatore del convengo. “La crisi ci interpella, ci stimola a
progettare il nostro futuro con umiltà e concretezza” – così ha detto mons.
Bregantini arcivescovo di Campobasso –Bojano durante il lavori del convegno
sulla promozione del territorio.
E sulla promozione del territorio, oggetto di
trattazione, all’unanimità si sono
intercalati gli intervenuti tra i quali
Pasquale Di Lena che, con passione e forte consapevolezza dell’enorme risorsa
che possiede tutto il territorio molisano, di fronte alla drammatica situazione di crisi dove
“ogni giorno rischiamo di soccombere”- come ha articolato l’agronomo molisano
Di Lena- si deve partire dal territorio. Nel suo sogno come quello di tutti gli
intervenuti c’è l’idea, sorriso di Dio, di materializzarsi con operatività e creatività,
tutelando l’ambiente per non distruggere il tempo che è la memoria storica. Un
Molise verde, un Molise biologico è l’auspicio , oggi più che mai, che anche
l’assessore regionale all’Agricoltura Angela Fusco Perrella, ha fatto durante
il suo significativo intervento mirato alla illustrazione dei piani economici e
di sostegno soprattutto per i giovani e giovani imprenditori. Giovani e salvaguardia del territorio, compatibilità
dell’ambiente a dimensione dell’uomo come consumatore, questi i temi principali
trattati dalla Fusco Perrella e per i
quali , nella rimodulazione dei PSR sono stati ripartiti equamente i fondi che, per l’8,9% sono destinati ai giovani.
Lo sviluppo locale integrato, la valorizzazione delle piante autoctone,
l’agricoltura sociale e la nascita di aziende e cooperative sono i campi
sperimentali illustrati dall’assessore regionale all’agricoltura nella
qualificante chiarificazione dove le
istituzioni hanno dato avvio, in Molise a 203 imprese (fondo sociale europeo)
e la nascita di 313 Presidi Sociali.
Un’agricoltura che guarda al territorio e diventa turismo, lo sviluppo locale e
l’integrazione sono da sfondo alla concreta iniziativa da parte dell’arcidiocesi
di Campobasso –Bojano che attraverso lo stimolo del presule Bregantini, ha promosso l’attività di sviluppo del
territorio proprio a partire da Campolieto donando 12 ettari di terreno. Dopo
o rilievi e attento esame agroalimentare si darà avvio alla produzione di prodotti (es.
produzione di frutti di bosco) da immettere nel mercato locale e nazionale.
L’intuizione di mons. Bregantini – ha detto la Perrella- è stata antesignana di
ciò che anche il ministro alle Politiche Agricole, Mario Catania, sta attuando per la valorizzazione della risorsa legata al
territorio, come esempio di un Paese che non si arrende. Dopo alcuni sopralluoghi,
i 12 ettari
di terreno di proprietà della diocesi, sono stati delineati dall’architetto
D’Addario Costantino con opportuna mappa topografica illustrata, al qualificato
ed attento pubblico di Campolieto e zone limitrofe. È importante il confronto, in
questa azione di avvio e di promozione
–ha ribadito mons. Bregantini che
articolando il suo discorso su esempi
concreti ha esemplificato la linea base per questa importante e lodevole iniziativa dell’arcidiocesi di Campobasso –Bojano da lui
guidata: la Risorsa cioè il territorio, il Maestro cioè le guida qualificate,
il mercato cioè il ciclo di vendita garantito come l’esempio del nord sulle
cooperative di commercializzazione, il mercato della distribuzione alimentare
diretta a chilometro zero e dei prodotti di nicchia. Dunque, si può cambiare
–ha concluso Bregantini- perché cambiare si può, cambiare si deve, cambiare è
bello”.
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