domenica 31 marzo 2019

RIBALTA INTERNAZIONALE : IL BORGO DI ORATINO SULLA RIVISTA AMERICANA AMHS

Campobasso, 31 marzo 2019


Un’importante vetrina internazionale per il piccolo comune che sorge a pochi chilometri da Campobasso


sabato 30 marzo 2019

LA SQUADRA MOBILE DA' ESECUZIONE ALLA MISURA DELLA CUSTODIA IN CARCERE, PER UN UOMO DI 51 ANNI (I.M.)

Campobasso 30 marzo 2019

Il cinquantunenne, residente a Campobasso, si è reso responsabile dei reati di stalking, violenza privata, minacce e lesioni aggravate.

La Squadra  Mobile della Questura di  Campobasso  la mattina del  30 marzo scorso  ha eseguito  una ordinanza applicativa della misura cautelare in carcere, richiesta dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Campobasso ed emessa dal GIP del medesimo Tribunale, a carico di I. M., di anni 51, residente a Campobasso, resosi responsabile dei reati di stalking, violenza privata, minacce e lesioni aggravate.
La Procura della Repubblica di Campobasso, a termine delle indagini iniziali, effettuate da questa Divisione Polizia Anticrimine, a seguito della denuncia effettuata dalla persona offesa, emetteva, dallo scorso febbraio,  nei confronti dell’uomo, la misura cautelare del divieto di avvicinamento all’ex convivente.
Nel recente passato, l’uomo, tuttavia, geloso e non rassegnato e normalmente alterato del consumo di alcolici, aveva reiterato le condotte moleste verso la ex partner, non solo chiamandola ripetutamente al telefono cellulare, ma anche seguendola in tutti i suoi spostamenti, pedinandola e minacciandola di morte, causandole un fondato timore per la propria incolumità personale e ingenerandole un grave e perdurante stato d’ansia e di paura, inducendola a cambiare le proprie abitudini di vita e ad evitare il più possibile di uscire dalla propria dimora e di usare il telefono.
Nell’ultimo periodo, personale operante di questo Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico era intervenuto , più volte, su richiesta della vittima, presso l’abitazione della donna, perché lo stalker aveva, anche,  minacciato  il figlio della persona offesa con una bottiglia rotta e successivamente   lo aveva picchiato ed  aveva  causato alla ex compagna, nei suoi ripetuti atti di violenza posti in essere nei suoi confronti, un vistoso livido all’occhio  causandole una prolungata malattia.
La condotta dell’uomo geloso si protraeva dal 2017 e il Questore di Campobasso ha  emesso a carico di I. M. un ammonimento al fine di cambiare atteggiamento, pena l’applicazione di più incisive sanzioni.
Il GIP del Tribunale di Campobasso ha ritenuto  integrati gli estremi dei gravi indizi di colpevolezza e ha  riqualificato il reato in maltrattamenti in famiglia, consistiti in fatti di lesioni, offese, minacce e violenza personale posti in essere in modo abituale che hanno provocato nella persona offesa uno stato di mortificazione ed un regime di vita vessatorio ed insostenibile. Il motivo di tale condotta,  affermata dal GIP, sta nel carattere violento dell’indagato, sia nella volontà della donna di troncare ogni rapporto, cosa che non è risuscita a fare per la paura di subire altre violenze. E quando acconsentiva ad uscire con l’uomo, lo faceva solo perché spaventata.
Le condotte illecite  ripetute sistematicamente ad ogni incontro per molti mesi e fino a qualche giorno fa, in un crescendo di violenza che ha  esposto la parte offesa a fatti anche più gravi. L’uomo, inoltre, è noto per la sua violenza e la  misura adottata non ha raggiunto gli effetti sperati dal Giudice.
Pertanto , la Squadra Mobile prelevava l’uomo e dava esecuzione alla misura della custodia in carcere, ritenuta l’unica misura, allo stato, adeguata a contenere la condotta illecita di I.M..                                                                                             

venerdì 22 marzo 2019

SE MARIE E GESÈPPE FUSSERE SCIUTE A MONTE,GESÙ CRISTE SARRIJE NÉTE NDA N’U PAGGHIÈRE.

Campobasso, 22 marzo2019


      
Un presepe è come... una poesia: l’impegno ed il tempo occorrenti alla sua realizzazione, ma 
anche l’eventuale ricchezza e ricercatezza di particolari, sono tali che alla fine si potrebbe definire...
un libro di poesie. Un libro di poesie rigorosamente scritto... a mano.
Orbene, se l’autore ha una bella scrittura tutti lo leggono: se scrive male si legge con difficoltà. 
Per evitare fatiche, allora, descrivo qui, in stampatello, questo presepe.



Nulla, nel presepe, può essere casuale anzi, ogni dettaglio deve essere studiato e deve avere un proprio significato: questo nostro si sviluppa in senso verticale, ascendente, tanto da potersi idealmente inscrivere in un triangolo isoscele. Poiché il presepe è anche preghiera tale forma l’aiuta a salire in alto, proprio come l’incenso nelle liturgie. L’angelo annunziante, che è posto sul vertice del triangolo, è mobile,oscilla nell’aria proprio a rappresentare l’aria stessa, quale elemento cosmico, insiemea terra ed acqua: sembra mancare il quarto elemento, il fuoco, ma restiamo perfettamente in tema adeguandoci a S. Alfonso Maria dei Liguori che canta... “mancano panni e fuoco o mio Signore”. 
Il tutto è articolato in quattro scene oltre a quella Natività: solo in quest’ultima sono presenti personaggi. Nelle quattro scene anche le... quattro stagioni: l’estate delle vacanze al mare, l’autunno con le foglie gialle intorno all’albero di piazza De Galganis, l’inverno con la neve sui tetti delle case a schiera e la primavera nella luce della...scalinata angioina: è lì che possono sbocciare i sogni che poi si affidano all’Arcangelo. 
In genere nei presepi l’acqua (simbolo della purificazione) è presente nel ruscello, nel fiume, talvolta nel lago: qui invece si è voluto rappresentare il mare perché la destinataria del lavoro ama il mare di Macchia di Monte Sant’Angelo, il mare del Gargano, ed a ridosso del limpido mare, non appena si comincia a salire verso la Montagna del Sole, ci sono i... muretti a secco, dichiarati patrimonio immateriale dell’UNESCO proprio mentre questo lavoro volgeva alla fine. 
Tra i muretti la vegetazione spontanea classica, fichidindia ed agave, ma anche la vigna ed i classici orticelli, ormai abbandonati, un tempo coltivati anche nella periferia dell’abitato: tutti elementi rappresentativi della terra garganica. 
Poi il frammento di un tronco di ulivo, scavata dal tempo. Su un suo sperone sporgente due piccole file di candide case montanare, a schiera, e poco più a sinistra, in centro, una profonda fenditura naturale del legno: qui è posta la scalinata della Grotta che passando davanti alla Madonna dagli occhi vetro (Sepolcro dei Cantelmo) porta dritto dritto all’immagine dell’Arcangelo: un’immagine rara, esclusiva. 
All’ingresso della caverna è stata incastonata una scheggia della sacra pietra della Grotta. Appena appena più in alto, al di fuori della caverna, un’altra scena montanara: la chiesa delle Clarisse, così cara ai Montanari! 
Al vertice del cosiddetto “scoglio” la riproduzione dei sei gradini semicircolari che, nella realtà, accedono alla sacra Spelonca. Essi costituiscono il proscenio da cui Maria,Giuseppe e due zampognari adorano il Cristo appena nato. Dai gradini, delimitati da colonne e capitelli, si accede al classico “pagghière” dentro cui si trova Gesù Bambino, deposto in un trogolo ricavato da un frammento di un ramo di vite, coltivata dall’autore, sopra una coperta verde (il colore della speranza... ma anche simbolo della partenza, del permesso accordato, del consenso, dell’accesso, della via libera per procedere e... andare avanti.) con frangia. Le pareti interne del manufatto litico sono trasformate in... cielo stellato. La costruzione è infine sormontata dall’Angelo annunziante che oscilla.... È abitudine di chi ha realizzato questo lavoro di vestire l’Angelo, che annuncia la nascita, di rosa quando il presepe è dedicato ad una donna e di azzurro quando invece è dedicato ad un uomo. 
L’allegoria dei genitori di Cristo fermi all’esterno del “pagghière” vuole rifarsi alla leggenda del pellegrinaggio di San Francesco a Monte Sant’Angelo (il Santo delle stigmate si fermò sulla soglia della Grotta ritenendosi indegno di porre piede nel luogo senso della genitorialità di Maria e Giuseppe. Essi non sottraggono spazio, di per sé angusto,al Figlio di Dio e restano fuori, in adorazione, nella cosciente consapevolezza della supremazia della natura divina di Gesù, rispetto alla loro natura terrena, ma anche nella loro spontanea disponibilità a rinunciare a tutto, a favore del figlio appena nato: principio questo che ispira tutti i genitori degni di essere tali! Infine una riflessione sulla figura di Giuseppe: abiti non presepiali ma quasi contemporanei, pantaloni e mantello con pellegrina. Il Santo dell’umiltà, certo, ma anche della generosità e dell’amore paterno, ed infinito, per la Creatura che non è figlio suo e che nasce dal grembo della sua sposa Immacolata: rispetto all’iconografia classica ha conservato, in questa scena, solo il simbolico bastone fiorito ed i colori giallo e viola. 
La scalinata, la cornice dell’effige della statua del Sansovino, la chiesa delle Clarisse e le due file di case a schiera, sono state realizzate in pietra di Monte; le figure in pasta polimerica tipo FIMO dipinte con colori acrilici. Le aureole del Bambino, di Maria e di Giuseppe sono in filigrana di filo di rame argentato, mentre il bastone fiorito di Giuseppe è in filo di rame nudo e smalto. Le dorature (ali dell’Angelo e cornice di base) sono state eseguite con la tecnica della missione in foglia oro e con la stessatecnica, però con foglia ramata, sono state realizzate le colonnine della scalinata ed il mascherone applicato alla culla del Gesù Bambino, che è ispirato a quello delle porte di bronzo della Basilica di San Michele: i pellegrini erano soliti farne ricadere e tintinnare l’anello (riprodotto in ferro brunito) sul metallo delle porte perché ritenevano che quel suono scacciasse i diavoli. 
La culla, infine, è rimovibile, può essere cioè rimossa e poi ricollocata nel presepe la sera della vigilia di Natale a commemorare la Nascita: è tenuta in sito da una calamita. Altrettanto vale per il “tetto” del “pagghière”, in caso di necessità per la eventuale sostituzione del led principale. 
L'Autore Gennaro Ciccaglione
Il lavoro è stato... concepito l’11 marzo 2018, iniziato nella seconda metà di aprile 2018 ed ultimato 
l’11 marzo2019. Il 15 marzo, è stato presentato a quattro amici dell’autore e quindi benedetto da Monsignor Gabriele Teti, 1° Cappellano Militare capo della G. di F. in congedo, già maresciallo dei carabinieri.



AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI ISERNIA ANCHE QUEST’ANNO ORGANIZZA LE GIORNATE FAI DI PRIMAVERA

Campobasso, 22 marzo 2019

Il FAI in collaborazione con l’Isis “Majorana-Fascitelli”, e sotto il patrocinio dell’Amministrazione Comunale di Isernia anche quest’anno organizza le GIORNATE FAI DI PRIMAVERA nei giorni di sabato 23 e domenica 24 marzo.

Una grande festa di piazza dedicata ai beni culturali, storici e artistici: un’occasione unica per scoprire luoghi normalmente inaccessibili. In rispetto a questo spirito si è pensato di rendere fruibile e quindi visitabile per l’occasione, con un’apertura straordinaria, il percorso museale presente all’interno del Liceo Classico “O.Fascitelli”. I visitatori potranno avvalersi anche quest’anno di guide d’eccezione: gli studenti del Liceo che accompagneranno i visitatori all’interno delle sale multimediali e illustreranno gli aspetti storico-artistici della complessa e articolata storia della città. La cittadinanza tutta, è invitata a visitare il Museo, aperto eccezionalmente per l’occasione, nelle giornate di sabato, dalle 15:30 alle 19:00, e  di domenica, sia di mattina dalle 09:30 alle 13:00,  che di pomeriggio dalle 15:30 alle 19:00. Il percorso sarà così articolato: punto di ritrovo, ingresso del Liceo Classico “O.Fascitelli” in corso Garibaldi 8, presso cui i visitatori saranno organizzati in gruppi e guidati dai Ciceroni dell’Istituto all’interno del Liceo. Il percorso museale multimediale, realizzato grazie al finanziamento del Mibact, all’interno del progetto “Scuola: spazio aperto alla cultura”, è intitolato “La grande storia di Isernia: dalla preistoria alla globalizzazione”. I visitatori avranno modo quindi di visitare le sale del Liceo dedicate ai diversi momenti della storia della città di Isernia.
Sala Preistorica, esperienza di ricostruzione in realtà virtuale della fase paleolitica di Isernia “La Pineta”.
Sala Romana, visualizzazione stereoscopica immersiva della ricostruzione di Aesernia nel periodo romano.
Sala Medievale, Moderna e Contemporanea, incontro virtuale con illustri isernini del passato e ricostruzione degli avvenimenti principali fino ad oggi.
Corridoio, percorso fotografico “Isernia: come era e come è”, angoli della città ripresi in momenti diversi della sua storia.
Inoltre, nella splendida cornice del giardino pensile del Liceo gli alunni allestiranno uno spazio dedicato alla lettura di libri per bambini dai sei mesi ai sei anni.

PREFETTURA di CAMPOBASSO: SICUREZZA DELLA CIRCOLAZIONE

Campobasso, 22 marzo 2019

I drammatici sinistri con esito mortale, verificatisi nei giorni scorsi hanno riproposto all’attenzione dell’opinione pubblica la problematica della incidentalità stradale. 

I drammatici sinistri con esito mortale, verificatisi nei giorni scorsi su due delle principali arterie viarie di questa Provincia, hanno riproposto all’attenzione dell’opinione pubblica la problematica della incidentalità stradale e delle pesanti conseguenze che ne derivano soprattutto in termini di perdita di vite umane.
Il Prefetto Dott.ssa Maria Guia Federico ha da sempre riservato massima attenzione al tema sia attivando, in sinergia con le forze di polizia territoriale, misure di vigilanza e controllo sulle strade provinciali per la repressione e il contrasto di violazioni al codice della strada, sia promuovendo, insieme alle amministrazioni competenti e alle istituzioni scolastiche, iniziative di prevenzione quali campagne di sensibilizzazione ed attività formative sull’educazione al rispetto della normativa di settore, rivolte soprattutto ai giovani.
Da ultimo, nella riunione di coordinamento delle forze di polizia tenutasi ieri in Prefettura, si è ritenuto indispensabile, anche alla luce del tragico bilancio degli ultimi giorni, prevedere una ulteriore intensificazione dell’attività di prevenzione e contrasto riferita, in particolare, alle principali vie di comunicazione della provincia.
Tali strade saranno nei prossimi giorni interessate da controlli mirati volti a reprimere le violazioni al Codice della Strada, effettuate anche attraverso le apparecchiature elettroniche di ultima generazione in dotazione agli organi di polizia stradale. 
Nel contempo, è stata prevista anche la sensibilizzazione degli enti proprietari delle strade maggiormente interessate dalla incidentalità stradale, affinché valutino la possibilità di dotare le arterie, nei punti maggiormente critici, di manufatti o barriere che consentano migliori condizioni di sicurezza nella circolazione.




giovedì 21 marzo 2019

SI ALLUNGA LA STRISCIA DI MORTI SULLE STRADE MOLISANE.

Campobasso, 21 marzo 2019


Nello scontro frontale a San Polo Matese perdono la vita Angelo Iorio e Annalisa Salvati
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Uno scontro frontale, avvenuto questa mattina, 21 marzo 2019, intorno alle ore 7,45 lungo la Strada Statale 17, all’altezza dello svincolo di San Polo Matese, tra una Mercedes Station Wagon e un Suv Hyundai Tucson.

Nell’impatto fatale a perdere la vita, Angelo Iorio, 47enne di Bojano e responsabile di servizio presso la 3G di Campobasso, mentre la sua compagna, Annalisa Salvati, di 41 anni, anche lei dipendente dell'ufficio reclami della 3G, è morta successivamente all’ospedale ‘Cardarelli’ di Campobasso.
Il conducente del Mercedes è stato, invece, trasportato d’urgenza sempre al nosocomio del capoluogo di regione, in codice rosso.
Secondo le prime ricostruzioni dello scontro frontale, ancora al vaglio degli inquirenti, con molta probabilità, una delle due auto ha invaso la corsia opposta. Un impatto talmente violento da rendere il Suv irriconoscibile.
Una tragedia nella tragedia che distrugge un’intera famiglia: Angelo e Annalisa. Lasciano cinque figli.

mercoledì 20 marzo 2019

ULTIMORA - GRAVISSIMO INCIDENTE SULLA BIFERNINA, 4 DECESSI UN FERITO GRAVE

Campobasso, 20 marzo 2019

Gravissimo incidente stradale sulla Bifernina due  auto, una C3 ed una fiat Panda si sono scontrate frontalmente. Purtroppo il bilancio è di quattro morti, due donne e due uomini ed un ferito grave.  
Notizia da poco arrivata in redazione, è deceduta la donna ricoverata al Cardarelli sono quindi 5 le persone morte.

Alle ore 13 c.a. di oggi  sulla SS 647 Bifernina al Km.31 si è verificato un pauroso incidente stradale tra due autovetture. Una delle due autovetture è stata interessata da un principio d’incendio. Sul posto
è prontamente intervenuta una squadra dei Vigili del Fuoco del Comando Provinciale di Campobasso e  il personale  ha provveduto subito a disincastrare una donna affidata alle cure del personale sanitario 118 che ne ha disposto il trasporto all’ospedale Cardarelli del Capoluogo. 
Purtroppo per altre due uomini e due donne, il personale medico, ne ha dichiarato il decesso. Ancora una volta la Bifernina risulta una strada ad alta pericolosità in questo caso sono addirittura 5 le vittime di questo orribile incidente.

martedì 19 marzo 2019

TAGLIO DEL NASTRO PER L’AUTOEMOTECA DELL’AVIS REGIONE MOLISE

Campobasso, 19 marzo 2019

Il Prefetto di Campobasso, Dott.ssa Maria Guia Federico, ha inaugurato, lo scorso 14 marzo, accanto al Presidente dell’AVIS Molise Dott. GianFranco Massaro l’autoemoteca.

 L’Associazione si è dotata dell'auto per sostenere le proprie sedi dislocate sul territorio nella raccolta di sangue e plasma e permettere un accesso facilitato “a domicilio” ai cittadini, anche nei piccoli centri.
Prosegue così la collaborazione tra la Prefettura di Campobasso e l’Associazione Volontari Italiani Sangue avviata con l’iniziativa delle “Giornate Straordinarie Donazione Sangue” che hanno registrato le adesioni del personale della Prefettura stessa e di quello delle Forze di Polizia –particolare entusiasmo è stato manifestato dai giovani allievi delle locali Scuole della Polizia di Stato e dei Carabinieri - nell’intento di dare un esempio tangibile dell’impegno profuso dalle istituzioni pubbliche per la promozione della cultura della generosità e del dono.
La donazione volontaria di sangue, infatti, oltre a costituire una risposta immediata a gravi emergenze sanitarie, è indice del rispetto e della condivisione di un bagaglio di valori che si fondano sull’altruismo e sulla solidarietà umana. 
In questa ottica sono state coinvolte anche le scuole della provincia per un’azione di informazione e sensibilizzazione degli studenti sullo specifico tema e , in special modo, sul significato dell’atto di donare che, soprattutto per le nuove generazioni, assume una duplice valenza: momento di aggregazione in cui educarsi a sani stili di vita e abitudini alimentari equilibrate e, nel contempo, occasione per condividere comportamenti virtuosi, allontanandosi da quelli a rischio, purtroppo frequenti anche nella nostra realtà. 


domenica 17 marzo 2019

BASKET: MAGNOLIA, AVVIO TURBO E PROSECUZIONE DIESEL: SERATA ALTERNA A FAENZA

Campobasso, 17 marzo 2019

Le rossoblù cedono alle romagnole, ma restano comunque in vetta alla classifica del girone Sud di A2Coach Sabatelli: «Non siamo riusciti a riconoscere i vantaggi, finendo con l’essere statici in attacco»


INFINITYBIO FAENZA BASKET PROJECT GIRLS 69

LA MOLISANA MAGNOLIA CAMPOBASSO 59
(12-14, 29-25; 47-42)
FAENZA: Schwienbacher 8 (3/5, 0/2), Franceschelli 2 (0/3, 0/1), Ballardini 5 (2/5, 0/1), Morsiani 14 (7/16, 0/1), Preskienyte 10 (4/9, 0/2); Soglia 4 (1/4), Meschi 2 (0/1), Caccoli 2 (1/1), Policari 16 (2/2, 4/5), Franceschini 6 (3/4). All.: Bassi.
CAMPOBASSO: Porcu 8 (4/4, 0/6), Di Gregorio 11 (1/3, 3/4), Ciavarella 10 (3/8, 1/3), Želnytė 9 (1/2, 2/5), Bove 3 (0/4, 0/2); Marangoni 9 (4/9, 0/1), Reani 9 (1/5, 1/2). Ne: Sammartino, Falbo e Mandolesi. All.: Sabatelli.
ARBITRI: Fabbri (Livorno) e Giustarini (Grosseto).
NOTE: prima del match osservato un minuto di raccoglimento in memoria di Nadia Rovida. Tiri liberi: Faenza 11/15; Campobasso 10/16. Rimbalzi: Faenza 36 (Preskienyte 12); Campobasso 29 (Želnytė 5). Assist: Faenza 10 (Ballardini 4); Campobasso 12 (Porcu 4). Progressione punteggio: 2-12 (5’), 17-22 (15’), 41-35 (25’), 56-51 (35’). Massimo vantaggio: Faenza 13 (69-56), Campobasso 10 (2-12).
Una partenza lampo, un secondo quarto in difesa con il cuore gettato oltre l’ostacolo tra terzo e quarto periodo, dovendo fare i conti con le sole sette rotazioni a fronte delle dieci di un Faenza che, ben prima del  l’intervallo lungo, ha già messo sul parquet tutti gli elementi a disposizione di coach Bassi in una serata in cui è Policari, un vero e proprio rebus offensivo per le rossoblù, a trascinare al successo le romagnole. Così per La Molisana Magnolia Campobasso arriva la terza battuta d’arresto nelle ultime quattro gare con un copione che – a referto chiuso – finisce per ricordare quasi pedissequamente gli andamenti dei match interni con Palermo e Bologna.
AVVIO ARREMBANTE L’approccio delle magnolie, così come in altre circostanza, è all’insegna della grande determinazione e di scelte ben precise nel piano partita elaborato per la circostanza che mandano in confusione le faentine. Ciavarella e Di Gregorio, con le loro triple, scavano il solco che porta Bove con un 2/2 dalla linea dei liberi a firmare il massimo vantaggio di serata per le rossoblù (2-12). Nella seconda metà del primo quarto, però, l’attacco rossoblù finisce per fermarsi e mettersi a segno due soli punti a fronte dei dieci delle romagnole che si portano così ad un solo possesso di distacco dal quintetto di coach Mimmo Sabatelli.
INVERSIONE DI TENDENZA Al rientro sul parquet per il secondo quarto le rossoblù tornano a trovare la via in attacco, arrivando a prendere anche sette punti di margine dopo il canestro di capitan Di Gregorio (17-24). Trascinate da Policari, però, le romagnole mettono a segno un break di 8-0, sublimato dal canestro del sorpasso di Schwienbacher (25-24), primo strappo di una contesa in cui le molisane non riusciranno a mettere più la testa avanti, trovandosi sotto di quattro lunghezze (29-25) all’intervallo lungo.
TRIPLE LITUANE In avvio di terzo periodo Faenza corre veloce ed arriva anche al +10 del 37-27. Qui, però, due triple in successione di Laura Želnytė suonano la sveglia sul versante campobassano. Marangoni e Reani riavvicinano le campobassane ad un solo possesso di distacco (45-42), ma l’inerzia resta sempre dalla parte delle faentine.
STRAPPI DETERMINANTI Anche perché, nell’ultimo periodo, almeno inizialmente Campobasso prova a rientrare, ma finisce con il cedere definitivamente quando le romagnole arrivano sul +13, prendendosi abbondantemente anche la differenza canestri nel doppio confronto. Porcu sul finale limita il passivo che, per la prima volta in stagione, vede le magnolie cedere con uno scarto in doppia cifra. Per le rossoblù, raggiunte da Palermo, resta comunque la leadership in classifica per la miglior differenza canestri negli scontri diretti.
A REFERTO CHIUSO Per coach Sabatelli, al termine, le spiegazioni hanno un insieme di fattori ben preciso. «Al di là delle rotazioni, è emersa in questa circostanza meno grinta che in altre occasioni. Siamo partiti forte e concentrati, poi, però, ci siamo persi, arrivando secondi sulle palle vaganti e non riconoscendo e sfruttando i vantaggi, dando invece vita a situazioni di attacco statico. Ora è necessario riflettere con serenità per capire determinate situazioni che potrebbero portare a problematiche di carattere psicologico, visto che questa gara ha ricalcato l’andamento di altri confronti di quest’ultimo periodo. Il merito stasera va a Faenza. Mancinelli? Mi auguro di recuperarla così da avere una rotazione in più, ma senza avere fretta però. La Coppa Italia arriva, in tal senso, in un momento opportuno per poterci dare più mordente sia nell’immediato che in prospettiva».
LA ‘C’ NEL DESTINO Davanti a loro, infatti, le rossoblù avranno ora la Final Eight del trofeo tricolore che saranno ospitate nell’impianto di casa del PalaVazzieri. Venerdì ci sarà il confronto dei quarti di finale contro Moncalieri. Per il campionato, invece, se ne riparlerà a fine mese, quando il 30 marzo le rossoblù, sempre tra le mura amiche, dovranno vedersela contro il Civitanova Marche dell’ex Ada De Pasquale.

sabato 16 marzo 2019

ARRESTO PER VIOLENZA MINACCIA RESISTENZA E OLTRAGGIO A PUBBLICO UFFICIALE

Campobasso, 16 marzo 2019

Nell’ambito dei servizi di prevenzione e repressione dei reati, personale della Squadra Volante  della Questura di Campobasso ha tratto in arresto D.F. 


L'uomo  di anni 47 resosi responsabile di violenza, minaccia, resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale.
Alle ore 20:45 di ieri veniva richiesto al 113 l’intervento della Volante presso un condominio di Via Montegrappa dove un uomo infastidiva. Sul posto gli operatori accertavano la presenza di una persona, già conosciuta alle Forze dell’Ordine per i suoi numerosi precedenti penali, che insisteva di voler entrare a casa della madre lì residente. L’uomo, nei cui confronti l’Autorità Giudiziaria aveva già emesso un divieto di allontanamento dalla casa familiare per il suo comportamento violento nei riguardi della madre,  veniva convinto ad allontanarsi e scortato fino all’ingresso dello stabile. In quella circostanza la madre, presente all’intervento, riferiva che temeva per la sua incolumità in quanto il figlio più volte l’aveva picchiata e danneggiato l’appartamento e per tali motivi  non voleva ospitarlo in casa. Sembrerebbe che le ragioni di tali dissidi siano riconducibili a fatti di droga del figlio. L’uomo si convinceva a lasciare lo stabile, ma giunto nell’atrio, senza alcun motivo, cominciava ad inveire nei confronti degli operatori con minacce e frasi oltraggiose e improvvisamente si avventava sull’operatore della volante sferrandogli  uno schiaffo sulla guancia e sull’orecchio. Nella circostanza tirava anche un calcio al portone d’ingresso del palazzo rompendo il vetro. Veniva prontamente bloccato dagli operatori della volante e tratto in arresto per violenza minaccia resistenza ed oltraggio a pubblico ufficiale. Presso gli Uffici della Questura veniva richiesto l’intervento del 118  ed i sanitari, dopo aver visitato il poliziotto per  le lesioni subite, diagnosticava all’arrestato un evidente stato di agitazione psichica in verosimile assunzione di sostanze psicotrope.
L’uomo veniva associato presso la Casa Circondariale di Campobasso a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

BASKET: COPPA ITALIA, UN AVVICINAMENTO SPRINT PER LA FINAL EIGHT DI VAZZIERI

Campobasso, 16 marzo 2019


Sorrisi ed entusiasmo nella conferenza stampa di presentazione dell’evento tricolore campobassano
Il presidente Lbf Protani: «Kermesse attraente ed interessante». Rossella Ferro: «Ampio coinvolgimento»

La conferenza che ha rappresentato il momento effettivo dell’avvicinamento alla tre giorni della Final Eight di Coppa Italia aperta giovedì 21 (nel giorno della primavera) in occasione della cerimonia inaugurale al PalaVazzieri.
Un plotone di telecamere e flash ha fatto da cornice alla conferenza stampa di presentazione dell’evento che metterà in palio la coccarda tricolore tra gli otto team (i migliori quattro della poule Nord ed i top four del raggruppamento Sud al termine del girone d’andata) pronti a confrontarsi tra loro tra il 22 ed il 24 marzo.


PROSPETTIVE E PRONOSTICI A fare da sapiente navigatore in una mattinata di tante speranze il giornalista della Gazzetta dello Sport Antonino Morici che ha dato i tempi e fatto intervenire i singoli protagonisti (al tavolo e in platea) lungo un fil rouge all’insegna dell’orgoglio di una città e di un’intera regione nel vivere un simile evento.
FIEREZZA PRESIDENZIALE Ad aprire i lavori la presidente del team rossoblù Antonella Palmieri che ha lasciato intendere come il club sia già proiettato sull’appuntamento di Coppa in virtù di un lavoro portato avanti con determinazione sin dall’investitura da parte della Lega Basket Femminile.
ATTRAENTE ED INTERESSANTE Il numero uno della Lega Basket Femminile Massimo Protani ha poi preso a prestito due aggettivi ‘attraente ed interessante’ per proiettare i presenti su quello che sarà l’appuntamento di Coppa, che vedrà la presenza in città anche del numero uno nazionale della Federbasket Petrucci.
SPORT, MA NON SOLO L’aspetto del basket declinato con l’attenzione al sociale e ai messaggi di un sano e corretto stile di vita ha fatto da cornice agli interventi di Guido Cavaliere e Maripina Rubino. Il numero uno del Coni regionale ha sottolineato l’orgoglio del poter ospitare in regione un altro evento di assoluto spessore in un mese di marzo intenso. L’assessore comunale allo sport del Comune di Campobasso si è invece soffermata sul tour nelle scuole che ha fatto da sfondo all’avvicinamento all’evento.
RIFERIMENTO MAGNOLIA Il sindaco di Campobasso Antonio Battista ha guardato con orgoglio al mondo Magnolia, ribadendo la vicinanza del Comune per l’allestimento di un impianto in grado di dare respiro ai numeri ed alle potenzialità del club.
V COME VAZZIERI E VILLAGE Le due anime della Coppa Italia – il PalaVazzieri, dove ci sarà anche la mostra sul primo successo europeo delle azzurre, e la piazza davanti al Municipio sede del village con tutti gli eventi di supporto – sono stati il cardine dell’intervento di Rossella Ferro, direttore generale del team rossoblù. Nella sua analisi, la dirigente del club ha messo in evidenza alla platea la soddisfazione di partecipare ad un simile evento dove saranno presenti società con una storia di tutto rilievo nella disciplina.
COACH E SQUADRA A chiudere l’incontro con i media le testimonianze del coach Mimmo Sabatelli (curioso di avvicinarsi a quella che, personalmente, è una ‘prima’) e delle giocatrici Roberta Di Gregorio (capitano delle magnolie) e la campionessa del mondo del tre contro tre Giulia Ciavarella.
Tra familiarità (le tante citazioni sulla rosea per l’ala capitolina) curiosità su cavatiell e tracchiulell, preparazione fisica ed avvicinamento alla contesa una chiusura di conferenza all’insegna dei ritmi sprint nelle considerazioni dell’ala capitolina e della guardia tarantina, tra l’altro capitano dei fiori d’acciaio, e di certezze univoche. Ossia che, tra poco più di una settimana, tutti gli occhi del basket femminile nazionale (quarti e semifinali andranno in onda con streaming gratuito sulla piattaforma lbftv.it, la finalissima sarà, invece, trasmessa su Sportitalia) saranno sul Molise e Campobasso e, in particolare, sull’universo del PalaVazzieri.

venerdì 15 marzo 2019

MAGNOLIA, ALTRO SNODO SUL PERCORSO: QUINTETTO ROSSOBLÙ ATTESO A FAENZA

Campobasso, 15 marzo 2019

Nelle rotazioni delle campobassane rientra Marangoni. Mancinelli a referto, ma non ancora utilizzabile.
Coach Sabatelli: «Limitare Ballardini e le loro certezze, in attacco consolidare le nostre doti»
La seconda trasferta in successione da un lato. Dall’altro l’ultimo match prima dell’appuntamento con la Final Eight di Coppa Italia ospitata sul parquet di Vazzieri. La Molisana Magnolia Campobasso è pronta a proiettarsi sul confronto del ventiquattresimo turno al PalaBubiani di Faenza sul campo di una formazione, quella romagnola, quinta della classe ed in cerca di riscatto dalle ultime due battute d’arresto consecutive.



RITROVANDO SOFIA Reduci dall’affermazione di carattere e cuore ottenuta a Savona, le campobassane, nella circostanza, ritroveranno Sofia Marangoni, che ha ripreso a lavorare appieno col gruppo, avendo superato i malanni di stagione che l’avevano tormentata la scorsa settimana. Sarà col gruppo, ma andrà a referto esclusivamente per onore di firma, Elisa Mancinelli. L’esterna umbra sta proseguendo il lavoro di fisioterapia «anche se – spiega il coach delle magnolie Mimmo Sabatelli – in questo momento fornire delle indicazioni sull’effettivo rientro sarebbe azzardato».
SORRISI ED AZIONI Per il resto, il gruppo rossoblù ha lavorato sodo in un’atmosfera all’insegna del sorriso e della voglia di dare il massimo.
«Ci siamo preparati al meglio – conferma Sabatelli – in un contesto di grande serenità, cercando di preparare minuziosamente la contesa, come abbiamo sempre fatto, consapevoli di affrontare una squadra determinata a mettere da parte le ultime battute d’arresto, gare in cui comunque le faentine hanno dato del filo da torcere alle proprie avversarie in ossequio a quello che è il carattere del loro punto di riferimento Ballardini, pagando dazio solo a Bologna, team che, in questo momento, esprime una condizione invidiabile».
ANTAGONISTA GRANITICA Caratteristica, quella della tempra granitica delle faentine, che le magnolie conoscono bene memori del precedente dell’andata, quando (era il 24 novembre) le campobassane si imposero 95-90 dopo un tempo supplementare al termine di una gara particolarmente intensa da un punto di vista offensivo con le faentine capaci di risalire dal -21 del 65-44 in corso di terzo periodo.
«Così come in altre gare di questo tipo – aggiunge il coach rossoblù Sabatelli – a fare la differenza saranno i dettagli. Siamo consapevoli che le romagnole hanno un roster profondo con individualità importanti accanto a Ballardini come Schwienbacher, Policari, Preskyenite Soglia e Morsiani, motivo in più per mantenere alto il livello d’attenzione in ogni singolo frangente della contesa».
APPUNTI DI VIAGGIO A far compagnia alle magnolie – per il loro trainer – ci sarà senz’altro «la consapevolezza delle difficoltà da affrontare su un campo come quello del PalaBubiani, ma l’ulteriore certezza che la vittoria ottenuta domenica scorsa a Savona è di quelle importanti. Al di là di quelle che sono le posizione in classifica, le gare vanno sempre affrontate sul campo ed ognuna nasconde delle insidie. Questo gruppo, in un momento di difficoltà e con rotazioni risicate, ha fornito delle ottime risposte, dando un importante segnale di crescita a livello caratteriale».
TO DO LIST Così, sullo stretto versante del piano partita elaborato nella circostanza, per Sabatelli le certezze sono ben determinate.
«Sarà importante riuscire a riproporre le situazioni che ci hanno dato vantaggio all’andata. In difesa dovremo limitare Ballardini e cercare di non far emergere le loro caratteristiche principali, in attacco, invece, dovremo proseguire sulla falsariga di quelle peculiarità a livello tecnico e di intensità che ormai sono pienamente nelle corde di questo gruppo».


RINTRACCIATO A TEMPO DI RECORD ED ARRESTATO RAPINATORE DEL SUPERMERCATO “MD” DI VIA PUGLIA.

Campobasso, 15 marzo 2019


PERFETTA SINERGIA TRA SQUADRA VOLANTE E SQUADRA MOBILE DELLA QUESTURA


IL VIDEO
Video

Nell’ambito dei servizi di prevenzione e repressione dei reati, personale della Squadra Volante – Polizia di Stato, su disposizione della Sala Operativa, nel pomeriggio di ieri, interveniva in questa Via Puglia, dove era stata consumata una rapina all’interno di un supermercato. 
Dalle prime notizie fornite al 113 si apprendeva che  un uomo con volto travisato da una maschera di carnevale di colore bianco ed indossando un pantalone di colore grigio, un giubbino di colore celeste ed una felpa con cappuccio di colore nero, accedeva all’interno del supermercato “MD” e dopo aver minacciato la cassiera ed i clienti presenti si faceva consegnare il denaro incassato ammontante ad euro 400,00. Sul posto interveniva immediatamente personale della Squadra Mobile - Polizia di Stato, al fine di attivare  le opportune indagini per l’identificazione del responsabile.  Infatti le immagini registrate dalle telecamere interne hanno permesso di accertare la dinamica dei fatti, evidenziando che il rapinatore stringendo nella mano sinistra le banconote si allontanava in direzione di Via Sicilia.
Poco dopo la commissione della rapina, il personale della Squadra Volante riusciva ad identificare l’autore. Il personale della Squadra Mobile si attivava immediatamente per rintracciare il potenziale rapinatore che veniva intercettato e fermato nei pressi di Via San Francesco. Nonostante l’opposta resistenza, veniva eseguita nei suoi confronti la perquisizione personale ed addosso rinvenuta la somma di euro 340,00. Nella circostanza l’uomo ammetteva che il denaro era  il provento della rapina che aveva commesso poco prima e sottoposto a perquisizione domiciliare. 
L’atto dava esito positivo in quanto è stato rinvenuto il coltello della lunghezza complessiva di 22 cm utilizzato per minacciare la cassiera ed i clienti, nonché gli indumenti e la maschera indossata per occultare il viso. Tutti elementi catturati dal sistema di video sorveglianza e compatibili con la rapina. Oggetti che venivano debitamente sequestrati, unitamente al suo cellulare dove l’uomo aveva registrato le fasi preliminari e successive della rapina evidenziando l’abbigliamento indossato per commettere il reato.
Quindi tutti gli indizi raccolti nella quasi flagranza di reato, hanno permesso di trarre in arresto  l’uomo identificato per Copalucci Sergio di anni 31,  ed associato alla casa Circondariale di Campobasso a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.  L’uomo annovera numerosi precedenti di polizia.        
Si vuole evidenziare la perfetta sinergia operativa tra Squadra Volante e Squadra Mobile della Questura, che in un brevissimo lasso di tempo hanno messo a fattor comune tutte le informazioni oggetto di un rapido approfondimento investigativo che hanno consentito l’arresto del rapinatore.

giovedì 14 marzo 2019

CARDARELLI, AGGRESSIONE AL PRONTO SOCCORSO. È EMERGENZA SICUREZZA: “EPISODI SIMILI SONO ALL’ORDINE DEL GIORNO”

Campobasso, 14 marzo 2019

È avvenuto la notte appena trascorsa l’ennesimo caso di aggressione al Pronto Soccorso dell’Ospedale Cardarelli di Campobasso.



Di Fabiana Abbazia

Dalle prime notizie, sembrerebbe che ad andare in escandescenza al nosocomio di contrada Tappino, sia stato un tossicodipendente scagliatosi contro un operatore sanitario.
La richiesta di una sigaretta di cui, però, l'ausiliare non disponeva, perché non fumatore, sembrerebbe aver mandato su di giri l’uomo che, a quel punto, lo avrebbe aggredito, fuggendo subito dopo.
L’ennesimo caso, quello avvenuto la scorsa notte e su cui indaga ora la Polizia, che mette a dura prova tutti coloro che operano nel comparto e che ormai raccontano di aggressioni continue.
“È successo anche a me qualche giorno fa. Per fortuna sono riuscito a tranquillizzarlo. Conoscevo quel tossicodipendente e alla fine si è calmato. Ma la situazione, alle volte, è davvero insostenibile. Quando accadono cose simili non possiamo fare altro che avvisare le Forze dell’Ordine. Ma in molti sono quelli che ormai operano con la paura di subire aggressioni in ogni momento”, dicono tra i corridoi del nosocomio della città.
Prima di quanto accaduto la scorsa notte, l’ultimo caso, in ordine temporale, era avvenuto solo una settimana fa. In quella circostanza era intervenuto l’Ordine dei Medici che aveva alzato i riflettori sul decreto legge che equipara i medici a pubblici ufficiali, prevendendo la procedibilità d’ufficio per reati simili. “Deve diventare normativa vigente, con l’obiettivo di frenare un fenomeno ormai dilagante: i medici sono sempre meno sereni sui luoghi di lavoro e ciò crea tensioni, ansie, paure, pronte a ripercuotersi inesorabilmente nel quotidiano lavoro”, aveva fatto sapere l’Ordine in quell’occasione.
Parole che tornano d’attualità a pochi giorni di distanza, dove gli operatori del comparto nuovamente sono messi a dura prova.