Uno studio condotto alla Fondazione “Giovanni Paolo II” di Campobasso
pubblicato dalla più importante rivista scientifica mondiale del settore.
La principale rivista scientifica mondiale di
radioterapia, l’“International Journal of Radiation Oncology”, ha pubblicato
uno studio della Fondazione Giovanni Paolo II condotto dagli specialisti
dell’Unità di Radioterapia, diretta da Alessio Morganti, in sinergia con altri
colleghi del Dipartimento di
Oncologia e in collaborazione con altri centri di cura del Molise.
Il lavoro,
coordinato da Luciana Caravatta
di Termoli, riguarda il trattamento
palliativo delle metastasi cerebrali. E’ noto da molti anni come la
radioterapia sia efficace nel prolungare la sopravvivenza e nel controllare
sintomi come cefalea, nausea, vomito o vertigini, con miglioramento della
qualità della vita.
A differenza delle metodiche classiche che
necessitano di un ricovero in ospedale di almeno una o due settimane, questo trattamento permette di somministrare dosi biologicamente vicine a
quelle tradizionali in un lasso di tempo molto breve: solo due giorni. I
benefici per i pazienti, che si trovano in condizioni cliniche generali
particolarmente critiche, sono evidenti: evitare lo stress connesso ai numerosi
ricoveri e spostamenti e facilitare l’integrazione con altre modalità terapeutiche
come le cure assistenziali domiciliari o la chemioterapia. Si è avuto anche un miglioramento significativo
dei sintomi collegati alla malattia.
E’ in corso
di pubblicazione anche la seconda fase dello studio, che ha confermato su un
numero più ampio di pazienti i risultati positivi già ottenuti. E’ stata
dimostrata l’efficacia di questo trattamento, rispetto alla sola terapia di supporto,
per la cura dei sintomi, registrando anche un prolungamento della sopravvivenza, con un significativo miglioramento della
qualità della vita.
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