Narducci : “l’Italia non deve dimenticare”.
Nella splendida cornice di
Palazzo Pignatelli, è iniziato il 1° di agosto 2012 il tour de force che
per 15 giorni vedrà protagonista Roccamandolfi (IS), uno splendido comune
incastonato nelle montagne del Matese che celebra il suo millesimo anno di
fondazione. Un Comune che come tanti altri paesi molisani ha sofferto
l’emigrazione di massa diretta in ogni parte del mondo, ma anche i terribili
avvenimenti della seconda guerra mondiale sviluppatisi attorno “alla linea Gustav”,
allestita dai tedeschi per impedire l’avanzata delle truppe alleate verso il
nord. Sono davvero tanti i cittadini di Roccamandolfi che hanno sofferto le
tragiche peripezie di quei mesi e molti furono internati nei campi di
concentramento tedeschi.
Ieri, come primo atto dei
festeggiamenti, Roccamandolfi ha voluto onorare questi cittadini con la
medaglia d’onore, un riconoscimento concesso con Decreto del Presidente della Repubblica,
in base ad una legge dello Stato di cui pochi sono informati, soprattutto
coloro che sono emigrati nel dopoguerra.
Franco Narducci |
Soltanto grazie all’incessante lavoro
dell’on. Franco Narducci, parlamentare eletto all’estero e residente in
Svizzera, in quest’ultimo anno l’informazione ha preso a circolare anche tra le
comunità italiane emigrate. Ieri l’onorificenza è stata consegnata a 15
roccolani ex deportati e internati nel lager nazisti, 3 a cittadini ancora viventi e
12 ai loro discendenti, di cui 3 venuti appositamente dall’America Latina e
dall’Australia.
Per festeggiare il millesimo
anno di fondazione è stato organizzato anche il 1° incontro delle comunità dei
roccolani nel mondo, ideato e organizzato dal Presidente della Comunità
Virtuale dei Roccolani nel mondo (Co.Vi.Rom), il Dott. Vincenzo del Riccio
residente a Toronto, con il forte sostegno del Comune del Matese, il primis il
sindaco Dott. Giacomo Lombardi.
La consegna collettiva delle
onorificenze è stata curata, presso il comitato concedente, dal molisano Franco
Narducci, che ha ricevuto la fattiva collaborazione del Gen. degli Alpini
Giorgio Cornacchione, anch’egli di origine molisana, Presidente del Comitato
costituito presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri e Consigliere
militare del Presidente del Consiglio.
Nel suo intervento l’On.
Franco Narducci ha ricordato il forte legame che gli emigrati hanno mantenuto
con la loro terra d’origine e ha espresso parole di riconoscenza per i milioni
di uomini e donne che con il loro lavoro, spesso durissimo, con la loro umiltà
e con dignità hanno onorato l’Italia nel mondo e ne hanno promosso i valori
sociali e culturali. Dopo aver ringraziato il Dott. Pierluigi Amen, lo storico
che si è molto speso per informare il pubblico e le Istituzioni sull’esistenza
e la valenza storica dell’onorificenza, ha rammentato come la mancata
informazione sulla possibilità di richiesta impedisce sia agli aventi diritto
ancora in vita che ai loro eredi, residenti in Italia o nel mondo, di poter
richiedere la decorazione ufficiale della Repubblica Italiana, rinnovando così
fra le generazioni la memoria dei tragici avvenimenti che portarono alla
nascita della democrazia parlamentare nella nostra nazione.
Momenti di commozione e di
ricordo, si sono verificati nel corso della cerimonia di conferimento,
officiata dalla Vice-prefetto di Isernia, Dott.ssa Caterina Valente, coadiuvata
dal Gen. Cornacchione, dall’on. Narducci, dal Presidente della Provincia di
Isernia Luigi Mazzuto, dall’Assessore regionale all’emigrazione, Dott. Antonio
Chieffo, e dal Sindaco Lombardi, alla presenza del Vice-Presidente Vicario
dell’ANRP (Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia Internamento Guerra di
Liberazione e loro familiari), Dott. Michele Montagano, anch’egli reduce e
deportato di guerra, che ha guidato una delegazione giunta da Campobasso.
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