Campobasso 2 agosto 2012
ANNIBALE,LA BATTAGLIA DI CANNE.
LAGO DI OCCHITO. STORICO LUOGO DELL'EPICO SCONTRO.
di Gennaro Ciccaglione
Foto di Gino Calabrese
Qualche
anno fa (si fa per dire), esattamente il 2 agosto del 216 avanti Cristo, fu
combattuta la battaglia più cruenta della storia dell’umanità, per il numero di
vittime tra i due eserciti contrapposti: intorno agli 80.000 caduti,secondo le
stime più attendibili.
Essi
appartenevano a due civiltà contrapposte che dopo anni di guerra si
affrontavano a viso aperto, o quasi: Cartagine che attraversando i Pirenei e le
Alpi con i suoi elefanti aveva portato la guerra nella casa di Roma imperiale.
La
vittoria arrise ai cartaginesi il cui conduttore, Annibale, con la battaglia
cosiddetta di Canne, firmò il suo trattato di altissima strategia militare rimasto
in auge fino ai conflitti moderni, anche se non si vedevano più fronteggiarsi
arcieri, fanti e cavalieri con frecce, lance ed armi bianche, scudi, corazze ed
elmi piumati.
Quella
battaglia non è stata mai dimenticata, anzi è tuttora oggetto di studi e
dibattiti tesi non a “riscrivere” la storia ma a ricercare la verità storica,
che non appare più quella scritta finora sui libri di testo. Canne della
Battaglia, in provincia di Bari, sembra non essere il luogo di svolgimento di
quella carneficina, che ormai molti studiosi ritengono essersi consumata molto
più a nord, sul confine tra Puglia e Molise.
Nell’ambito
di questo dibattito, a volte lasciato cadere altre volte ravvivato, la Sezione
Provinciale dell’A.N.S.I. (Associazione Nazionale Sottufficiali d’Italia) di
Campobasso, “Nassiriya 2003” ,
qualche anno addietro lanciò il motto “RIPRENDIAMOCI LA STORIA” dando vita ad
una serie di dibattiti culturali, che si sono piano piano affievoliti, e
lasciando il posto all’Associazione storico-culturale “Canne pro veritate”.
La
battaglia dunque non è stata dimenticata? Assolutamente no. Forse le sue
vittime, si, sono state ignorate per secoli, almeno fino ad oggi, 2 agosto
2012.
Infatti è di oggi la significativa iniziativa dell’Associazione suddetta,
di onorare tutti i Caduti di Canne, indistintamente, con il lancio sulle acque
del lago di Occhito, che la teoria più attuale accredita come possibile e
probabile sito dello scontro, di una corona di fiori e d’alloro in loro
memoria.
Presenti,
oltre al Presidente dell’Associazione, Geppino CICCAGLIONE, i suoi soci
fondatori ed i sindaci dei comuni di Celenza e Macchia Valfortore, di Tufara e
di appassionati studiosi dell’intera vicenda, tra cui il professore Antonio
FRATANGELO.
L'occasione è propizia per aprire un dibattito sull'effettivo luogo della battaglia.
Io sono convinto, dopo aver esaminato una montagna di documenti, che lo scontro avvenne nei pressi dell'attuale lago di Occhito, nel MOLISE.
Eminenti studiosi potranno, in ogni momento, dimostrare il contrario
con appropriate e veritiere documentazioni.
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