Fondazione “Giovanni Paolo II”
Tra i pochi centri italiani a praticare questo innovativo trattamento.
Venerdì
3 agosto 2012 presso la
Fondazione di Ricerca e Cura “Giovanni Paolo II” La dottoressa Ada Carcagnì,
Direttore dell’U.O.C. di Emodinamica, ha eseguito una procedura con laser su un paziente ad alto rischio di complicanze.
Tale
metodica, che viene praticata in pochissimi centri italiani, ha permesso di
riaprire un bypass praticato 12 anni fa e
severamente compromesso. Il paziente è stato dimesso in ottime
condizioni solo due giorni dopo l’intervento.
Il principale nemico del sistema
cardiovascolare è
l'aterosclerosi,
favorita dal colesterolo alto e da altri fattori di rischio, tale patologia
consiste nella formazione di placche
sulla parete delle arterie che
possono ostruire i vasi, provocando, nei casi più gravi, infarti o ictus.
Oltre alla terapia medica le armi a
disposizione dello specialista nel trattare efficacemente il paziente con
ostruzione delle coronarie sono i by pass coronarci e l’angioplastica
coronarica. Quest’ultima è una procedura mini invasiva che utilizza dei
cateteri attraverso i quali vengono portati fino alle placche coronariche dei
palloncini e delle reticelle che permettono la disostruzione del vaso. Tale
metodica negli ultimi anni ha conquistato spazi sempre più ampi grazie anche
all’innovazione tecnologica.
Recentemente sono stati introdotti dei
cateteri laser per coronarie che permettono di trattare anche quei pazienti in
cui l’angioplastica percutanea diventa rischiosa o non praticabile.
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