Vincenzo Niro,Presidente della Prima Commissione Consiliare.
“La decisione scaturisce essenzialmente da una mera valutazione di ordine finanziario".
Vincenzo Niro |
Il
decreto spending review diventa legge e abolisce la Provincia di Isernia. Ieri
pomeriggio la Camera
dei Deputati ha approvato il decreto sulla revisione della spesa con 371 si, 86
no e 22 astensioni e da il via al riordino delle province.
Un
provvedimento, quella della soppressione delle Province, che, come ben sappiamo, riguarderà sicuramente anche la Provincia di Isernia e sul quale il consigliere
regionale e Presidente della Prima Commissione Consiliare, Vincenzo Niro, esprime fermamente la sua posizione di
contrarietà: “La decisione scaturisce essenzialmente da una mera valutazione di
ordine finanziario senza una approfondita analisi dei diversi contesti
territoriali e delle specifiche
caratteristiche strutturali dei sistemi politico-amministrativi che li
governano”.
“Inoltre
– continua Niro – siamo ancora in attesa di conoscere i criteri in base ai quali avverrà
il taglio delle Province e, se dovessero essere confermate le voci inerenti i
parametri fondamentali, in particolare il limite dei 350 mila abitanti, il
Molise potrebbe trovarsi nella condizione paradossale di non poter garantire
l’esistenza di alcuna Provincia”.
Certo
è che il Governo e il Parlamento procedono spediti in questa direzione, senza
avere evidentemente dubbi sulle conseguenze che tale decisione avrà sugli
assetti non solo amministrativi ma anche economici e sociali di molte realtà
locali. A tale proposito, secondo Niro: “L’eliminazione delle Province fatta tout
court, senza prima provvedere ad una verifica della riorganizzazione del
sistema associativo locale, portando a termine le procedure di azzeramento
delle Comunità Montane e di revisione delle regole associative per gli enti
territoriali, determinerà un condizione di caos gestionale che finirà per
produrre costi maggiori di quelli attualmente sostenuti. Inoltre non bisogna
dimenticare, cosa che purtroppo sta accadendo a molti, la fondamentale funzione
operativa e di coordinamento degli enti territoriali che le Province hanno
sempre svolto, e ciò in contesti spesso difficili da gestire, in particolari
condizioni sociali e di configurazione orografica, come è il caso proprio della
nostra realtà regionale”.
Il
provvedimento propone anche un altro elemento di riflessione relativo a quale
potrebbe essere il destino di una Regione, qual’ è il Molise, se i paramarti di
valutazione in queste scelte saranno ancora esclusivamente di ordine numerico.
“Per
tale regione – continua Niro – ora dobbiamo necessariamente prendere in
esame tutti gli elementi che possono contribuire a salvaguardare l’esistenza
della nostra Comunità Regionale puntando sul riconoscimento delle peculiarità
della Regione Molise, se del caso, anche attraverso l’attribuzione costituzionale dello Statuto
Speciale. Diversamente, o se vogliamo contemporaneamente, dobbiamo considerare con serietà ed attenzione anche la
possibilità di accrescere i confini regionali approfondendo i progetti, le
proposte e le richieste, che si fanno sempre più pressanti, di territori di
regioni limitrofe che aspirano all’unione con la Regione Molise ”.
“Certamente
– conclude Niro – dobbiamo compiere scelte strategiche,
immediate e condivise, per una rivisitazione dell’assetto politico-
istituzionale regionale in grado di tutelarsi da ogni ulteriore rischio di
impoverimento degli strumenti amministrativi e con essi dell’autonomia locale”.
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